PIAZZA AFFARI VOLA DELL'1,54% AI NUOVI MASSIMI DEL 2014 GRAZIE A DRAGHI E AI RECORD DI WALL ST. - BPM (+7%) - GIU' MPS (-2%), ESPOSTA VERSO ALITALIA PER 93 MLN - S&P CONFERMA RATING SULL’ITALIA CON PROSPETTIVE NEGATIVE - SPREAD A 152

Carlotta Scozzari per Dagospia

Le Borse continuano a cavalcare l'entusiasmo della riunione di ieri della Banca centrale europea (Bce), quando il numero uno Mario Draghi ha annunciato sia la riduzione dei tassi di interesse sia alcune ulteriori misure per stimolare l'erogazione di credito alle imprese, anche se non ancora un vero e proprio programma di acquisto titoli ("quantitative easing") sulle orme della Federal Reserve americana. In giornata, inoltre, l'agenzia Standard & Poor's ha confermato il rating "BBB" sull'Italia con prospettive "negative".

MARIO DRAGHI E SIGNORA MARIO DRAGHI E SIGNORA

Così, anche grazie a un dato macroeconomico sull'occupazione americana superiore alle attese, il Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso il venerdì ai nuovi massimi dell'anno, a quota 22.290,08 punti, con un rialzo dell'1,54 per cento. Nel frattempo, alla Borsa di Wall Street l'indice S&P500 ha aggiornato i nuovi massimi storici. Ulteriori segnali di distensione anche dallo spread tra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi, che si è portato a 152 punti.

Anche oggi gli acquisti hanno spinto il comparto bancario, e soprattutto Bpm che ha guadagnato il 6,99%, il Banco Popolare, su del 5,49%, e Bper, in progresso del 5,19 per cento. Flessione dell'1,95%, invece, per Mps, che oggi ha pubblicato il prospetto informativo dell'aumento di capitale da 5 miliardi che prenderà il via lunedì.

Logo \"Standard Poors\"Logo \"Standard Poors\"

Oltre al credito di 711 milioni nei confronti del gruppo Sorgenia della famiglia De Benedetti, passato a incaglio (anticamera della sofferenza), l'istituto capitanato da Alessandro Profumo e Fabrizio Viola ha fatto sapere che l’esposizione complessiva nei confronti di Alitalia, che in questi giorni dovrebbe raggiungere l’accordo per essere acquisita dall’araba Etihad, alla fine di marzo, ammontava a 93,3 milioni di euro, "di cui 63,4 milioni riferita a operazioni di natura auto-liquidabili (tra cui factoring e anticipi a fronte flussi biglietterie estere)".

ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLAALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

Tra l’altro, fuori dal Ftse Mib, la Cir della famiglia De Benedetti è salita del 3,14% nel giorno del consiglio di amministrazione per l'approvazione del bilancio 2013 e in attesa della chiusura delle sofferte trattative sulla ristrutturazione del debito da quasi 2 miliardi della controllata Sorgenia.

neige e rodolfo de benedetti trv x neige e rodolfo de benedetti trv x

In forte rialzo, sul Ftse Mib, Finmeccanica (+3,32%) e Telecom Italia (+3,9%), che ha beneficiato delle scommesse del mercato di una nuova fase di consolidamento del mercato della telefonia.

Ultimi Dagoreport

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA, SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…