profumo al thani

PROFUMO DI BUFALA - EQUITA, LA SOCIETA’ DELL’EX PRESIDENTE DEL MONTEPASCHI, LANCIA SOSPETTI SULL’OPERAZIONE CHE VEDREBBE IL QATAR DISPOSTO AD ENTRARE NELL’AUMENTO DI CAPITALE DI SIENA - “L’INTERESSE SEMBRA MOLTO PRELIMINARE” - ARIA DI SÒLA PER GLI OBBLIGAZIONISTI?

 

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

PROFUMO E VIOLAPROFUMO E VIOLA

I fondi del Qatar per salvare Mps? Una mezza bufala, sembrerebbe lasciare intendere l’ex presidente della banca senese Alessandro Profumo. Eh sì, perché mentre tutti si interrogano sulla possibilità di un salvataggio arabo, e mentre le stesse voci ieri hanno pompato il titolo Mps (+1,43%) in un giorno in cui piazza Affari è caduta (-1,58%), da una banca d’affari particolare è arrivata una bella manifestazione di scetticismo.

 

AL THANI 1AL THANI 1

Si tratta di Equita, particolarmente ascoltata tra gli investitori, che riferendosi alle presunte mire dei quattro fondi del Qatar ha scritto: “L’interesse sembra molto preliminare visto che restano da chiarire i termini dell’eventuale conversione dei bond subordinati in equity e l’entità dell’aumento di capitale sul mercato”.

 

Il dettaglio

 

Il punto d’interesse, in questo caso, non sta tanto nel contenuto dell’analisi, visto che segnala variabili ben note nel percorso di “resurrezione” di Mps. Sta semmai nell’autore dell’analisi. Si dà infatti il caso che Equita sia una banca d’affari/società di consulenza presieduta dall’ex presidente di Mps, Alessandro Profumo, che ne è anche azionista rilevante. Inutile far notare che Profumo, già numero uno di Unicredit, è stato ai piani alti di Rocca Salimbeni dal 2012 al 2015.

equita profumoequita profumo

 

E quindi conosce molti particolari della situazione finanziaria della banca che ormai è arrivata a capitalizzare mezzo miliardo di euro, quasi briciole rispetto ai fasti di un tempo. Ma è anche vero che l’ex presidente è uscito dalla banca senese non proprio in un clima da calorose strette di mani e affettuosi arrivederci. Elemento in più per provare a decifrare la comunicazione di Equita.

 

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  9protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 9

Di sicuro uno degli argomenti più spinosi per Mps, in vista dell’aumento di capitale rinviato al 2017, è proprio la conversione in azioni dei bond subordinati in mano soprattutto a investitori istituzionali (come i fondi pensioni) o alle assicurazioni. Molti di quelli che hanno manifestato interesse a entrare in Mps lo hanno fatto proprio ponendo l’accento sulla necessità di questa conversione. E poi è evidente che l’entità dell’aumento di capitale, 5 miliardi secondo il piano iniziale, sarà fondamentale.

 

Insomma, nella sua analisi Equita Sim cita due elementi noti, ma sembra volerli usare per “derubricare” l’interesse dei quattro fondi arabi. Come dire: se non si definiscono i due punti in questione parlare di “provvidenziali” fondi arabi lascia il tempo che trova.

 

 

Le novità

MARCO MORELLIMARCO MORELLI

 

A riprova di come questi elementi siano ben tenuti in considerazione, ieri sera il primo Cda della banca senese presenziato dal nuovo Ad Marco Morelli ha deciso di cambiare il piano deciso a luglio (quello che appunto prevedeva l’aumento di capitale da 5 miliardi e la cessione di 27 miliardi di crediti deteriorati).

 

Il Cda, in particolare, ha deciso di avviare “approfondimenti” per includere nella struttura dell’operazione “un’offerta diretta a titolari di strumenti di debito emessi o garantiti dalla banca, finalizzata alla loro conversione volontaria in capitale”.

 

Si tratta proprio della conversione dei bond subordinati, ipotizzata dalle indiscrezioni di queste settimane e chiesta a gran voce dai potenziali partecipanti al piano di rilancio.

 

MASSIMO TONONIMASSIMO TONONI

La banca, rispetto al piano varato a fine luglio dal cda presieduto da Massimo Tononi, ora dimissionario, e dall’ex amministratore delegato Fabrizio Viola, ha preso atto di un cambio di scenario sul mercato e della fredda accoglienza che avrebbe ricevuto sul mercato, secondo le indiscrezioni, la maxi taglia dell’aumento a fronte di un capitalizzazione che si è ridotta sotto i 600 milioni. A questo punto non resta che aspettare le prossime settimane. Anche per vedere se effettivamente c’è un nuovo vento arabo. O se avrà avuto ragione Profumo.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...