renzi pranzo moda milano

LO SMODATO RENZI SI ACCOMODA TRA LE DUE ZARINE WINTOUR E SOZZANI, E APPENDE IL CAPPELLO PURE SULLA SETTIMANA DELLA MODA: ''È STRANO CHE IO SIA IL PRIMO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AD APRIRLA'', PIÙ UNA SERIE DI BANALITÀ CHE NON È LUSSO MA INDUSTRIA - LA STESSA SCENETTA A PITTI 2014

renzi anna dello russorenzi anna dello russo

1.MODA: RENZI, PREMIER QUI DIVENTI UNA TRADIZIONE

 (ANSA) - "E' strano che io sia il primo presidente del Consiglio ad aprire la settimana della moda, l'importante è che non sia l'ultimo, che diventi una tradizione": così il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha aperto il suo discorso al pranzo inaugurale di Milano Moda Donna.

 

"Dobbiamo vincere i luoghi comuni per rispetto a chi lavora in questo settore, guai a pensare che sia un divertissement per pochi come viene fatta passare a volte perché la moda - ha proseguito il premier - è fatta da donne uomini che lavorano, che ci mettono passione, da imprenditori che hanno il coraggio di crederci anche quando non è facile".

renzi a milano tra franca sozzani anna wintourrenzi a milano tra franca sozzani anna wintour

 

2.MODA: RENZI, CI INSEGNA IL FUTURO DELL'ITALIA

 (ANSA) - "La moda o è innovazione o non è, la moda ci insegna il futuro dell'Italia, che non vive di nostalgia ma di curiosità, più innovatrice che tradizionalista, questo è ciò che la moda precorre". Questo il messaggio rivolto agli imprenditori e creativi della moda dal premier Renzi, il primo presidente del Consiglio ad inaugurare una fashion week in Italia. Nel suo discorso Renzi ha ricordato il passato straordinario del made in Italy, sottolineando che "ciò di cui abbiamo bisogno è prendere i valori del passato e portarli nel futuro".

matteo renzi giuliano pisapia a milano pranzo con la modamatteo renzi giuliano pisapia a milano pranzo con la moda

 

In questo senso, ha detto rivolto ai 180 ospiti riuniti a Palazzo Reale, "voi ci insegnate la direzione, la strada". Un discorso che vale anche nell'approccio alla globalizzazione: "l'Italia per anni ha avuto paura della globalizzazione, ma voi rappresentate il messaggio opposto, che è una grande potenzialità". "C'è bisogno di un'Italia capace di guardare al mondo con tenacia e con la consapevolezza - ha concluso - che il mondo ha bisogno di noi".

 

 

3. RENZI PRANZA CON LA MODA TRA REGALI A CONDÉ NAST E AUTO-PROMOZIONI

Daniela Fedi per www.ilgiornale.it

 

matteo renzi giorgio armanimatteo renzi giorgio armani

Sarà la prima settimana della moda milanese inaugurata da un premier e, conoscendo Renzi, si appunterà sul petto un medaglione grosso così dimenticando di aver già inaugurato un Pitti nel 2014. In realtà noi italiani arriviamo buoni ultimi dopo gli inglesi che hanno avuto una volta Cameron e una volta il principe Carlo a inaugurare le fashion week, mentre da anni in Francia mogli, fidanzate e amanti dei presidenti della Repubblica intervengono alle sfilate con tutti i sacri crismi del loro ruolo istituzionale.

 

matteo renzi e stella jeanmatteo renzi e stella jean

Perfino in America dove la moda conta dal punto di vista industriale come il due a briscola, le first lady sono da sempre le migliori testimonial degli stilisti a stelle e strisce senza contare che Obama ha ricevuto alla Casa Bianca anche la nostra Donatella Versace. Da noi a parte un tentativo (manco a dirlo) criticatissimo di Berlusconi, i politici finora hanno preso le debite distanze dal comparto moda che pure paga il saldo della bolletta petrolifera nazionale e dà lavoro a 90 mila persone circa.

 

matteo renzi con giuliano pisapia, cristina tajani e carlo capasamatteo renzi con giuliano pisapia, cristina tajani e carlo capasa

Renzi invece ha subito capito che conviene cavalcare la tigre e quindi oggi offre un light lunch al popolo della moda nella sala delle Cariatidi di Palazzo Reale insieme con il sindaco uscente Pisapia e il presidente di Camera della moda Carlo Capasa. Ci sarebbe da chiedere conto dei contributi stanziati dal Governo alle varie manifestazioni di settore. Voci di corridoio dicono che sono 4,5 milioni di euro a Milano Unica, la fiera del tessile che purtroppo continua ad arrancare dopo Premier Vision a Parigi, due milioni a Pitti di Firenze che gode di ottima salute più 1,5 milioni ad AltaRoma per il suo presunto ruolo di scouting dei giovani.

matteo marzottomatteo marzotto

 

maria luisa trussardi maria luisa trussardi

Questo ci sembra francamente scandaloso, quasi un regalo alla Condè Nast e al suo per altro ottimo concorso Who's on Next che sforna ogni anno nomi nuovi manco a dirlo sulla piazza di Roma. Sarebbe bello chiedere come mai e sentirsi rispondere per una volta sinceramente, ma non ci sarà il tempo di farlo stretti come siamo tra una sfilata e l'altra. In passerella nell'insolito ruolo di modella ci sarà anche l'assessore alla moda Cristina Tajani che ha accettato di sfilare per Chicca Lualdi.

 

laudomia puccilaudomia pucci

L'idea di far sfilare le donne normali è vecchia come il cucco e spesse volte peregrina, ma l'interesse istituzionale a questa fashion week è tale che l'assessore ha accettato e, conoscendola, farà di tutto, di più per fare del suo meglio.

 

lapo elkann a pranzo con renzilapo elkann a pranzo con renzi

Dunque buone sfilate a tutti e non dimenticate il mantra del terzo millennio: stay tuned. Infatti questa fashion week si svolge sotto il segno di Facebook, Instagram, Pinterest, Twitter e perfino Weibo, il sito di microblogging cinese. In attesa di capire se sarà un bene oppure no, noi dinosauri che continuiamo a credere nel potere del bello e delle parole ci pieghiamo alla miseria di un emoticon :)

franca sozzani giorgio armani a pranzo con renzifranca sozzani giorgio armani a pranzo con renzirenzi a milano settimana della modarenzi a milano settimana della modamilano moda a pranzo con renzimilano moda a pranzo con renzi goga ashkenazi goga ashkenazidonatella versacedonatella versaceandrea e diego della valle pranzo milano con renziandrea e diego della valle pranzo milano con renziermanno e toni scervinoermanno e toni scervinoil pranzo della moda con renzi foto anna dello russo il pranzo della moda con renzi foto anna dello russo

                

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…