evasione fiscale

SE GUCCI E UBS CI EVITANO LA PROCEDURA D'INFRAZIONE - LA BANCA SVIZZERA PAGA 110 MILIONI PER CHIUDERE LE INCHIESTE SULL'EVASIONE FISCALE, DOPO CHE IL GRUPPO KERING (PINAULT) HA SGANCIATO 1,2 MILIARDI. TUTTI SOLDI CHE ARRIVANO ALL'ERARIO E VANNO AD ARRICCHIRE IL ''TESORETTO'' CHE IL GOVERNO PORTA A BRUXELLES PER ABBATTERE IL DEFICIT ED EVITARE LA RANDELLATA SUL DEBITO

Giuseppe Guastella per il “Corriere della sera

 

ubs 6

Sono circa 220 le banche straniere sospettate di aver aiutato migliaia di italiani a nascondere soldi al fisco: è questo il nuovo filone di indagine al quale lavorano Guardia di Finanza e Procura di Milano, protagonisti con l' Agenzia delle entrate di una lotta all' evasione fiscale internazionale che dal 2014 ha fatto incassare all' Erario 5 miliardi e 633 milioni di euro grazie a patteggiamenti e accordi firmati da 115 soggetti, tra gli ultimi l' istituto di credito elvetico Ubs che ha accettato di versare 111 milioni e mezzo.

 

I dati sul contrasto all' evasione e al riciclaggio nel Nord-Ovest sono stati resi noti dal generale Giuseppe Vicanolo, comandante della Gdf per Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d' Aosta in occasione della celebrazione a Milano della fondazione del Corpo. «L' accordo con Ubs - dice il procuratore di Milano Francesco Greco - è estremamente significativo perché è il primo legato a una serie di accertamenti che riguardano principalmente istituti di credito svizzeri, monegaschi, di San Marino e del Liechtenstein».

gucci 2018

 

Greco spiega che «i dati della voluntary disclosure e lo scambio di informazioni tra oltre 100 Paesi, il Common Reporting Standard, permettono di individuare i soggetti italiani che non hanno aderito allo scudo fiscale ma hanno utilizzato gli stessi canali di riciclaggio di quelli che lo hanno fatto».

 

Nei primi casi conclusi è stato accertato che le banche avevano «una fitta rete di funzionari che venivano in Italia quotidianamente per contattare i clienti, offrire servizi di spallonaggio e soprattutto strumenti di copertura finanziaria e societari per nascondere all' estero i patrimoni illeciti. Ne è derivata un' accusa di riciclaggio rispetto alla quale le banche, dopo una iniziale resistenza, hanno deciso di patteggiare in sede penale e firmare un accordo fiscale per i guadagni realizzati in questi anni».

 

salma hayek pinault

L' unico precedente è quello del Credito svizzero che nel 2017 ha versato 172 milioni, ma «sono in corso trattative con decine di banche». L' attività Procura-Gdf-Agenzia delle Entrate che caratterizza il «Sistema Milano», partita negli anni scorsi dal contrasto all' evasione fiscale internazionale, «ha permesso di scoprire 9,8 miliardi di evasione, il 20% in più del periodo precedente», chiarisce Vicanolo, e che da ultimo ha portato l' azienda tessile Loro Piana ad un accordo con versamento di 200 milioni.

 

Parliamo di contestazioni come la «esterovestizione» (imprese italiane che fanno figurare la sede in Paesi a tassazione agevolata) o la «stabile organizzazione occulta» (aziende che non pagano le tasse per la loro attività nella Penisola). Il caso più clamoroso è quello di Kering, la multinazionale francese proprietaria del marchio Gucci che, per una «stabile occulta», ha versato 1 miliardo e 250 milioni.

PINAULT FIGLIO E PADRE

 

Il vice premier Luigi Di Maio ha ringraziato Gdf e Procura: «Se non andremo in infrazione (con la Ue, ndr ) lo dobbiamo anche a loro». Prima avevano messo mano alla cassa Amazon (100 milioni), Facebook (100), Google (306) e Apple (318).

 

«È un risultato unico nel panorama mondiale che ha messo in moto le autorità fiscali e le magistrature di diversi Paesi europei», dice Greco. «Pagano perché sanno di non aver pagato ciò che dovevano secondo le regole italiane, le stesse di tutti i Paesi Ocse», afferma Vicanolo, aggiungendo che ora «le multinazionali possono rivolgersi all' amministrazione finanziaria per verificare se ci sono elementi per contestare la stabile organizzazione, ottenendo uno sconto delle sanzioni del 50% e la non punibilità per l' omessa dichiarazione».

AGENZIA ENTRATE

 

La lotta all' evasione (identificati 3.971 evasori, 193 arrestati) si fa anche con gli accertamenti bancari che hanno permesso alle Fiamme gialle di recuperare nel Nord-Ovest 1,7 miliardi non versati (più 75%). «La fatturazione elettronica e l' archivio dei rapporti finanziari ci aiutano a colpire fenomeni come le false fatturazioni e le compensazioni illecite», dice il generale. Infine, la piaga dei lavoratori irregolari: nel Nord-Ovest dal 2018 ne sono stati scoperti 16.800, 10.500 in più. «La maggior sono impiegati nelle cooperative spurie usate da imprenditori senza scrupoli del settore della logistica e del facchinaggio penalizzando gli imprenditori onesti e i lavoratori costretti ad accettare il ricatto», spiega Vicanolo.

 

FRANCESCO GRECO

Nella miniera voluntary, la Procura scava una nuova vena. «Riguarda gli intermediari, come commercialisti, fiduciari, società di comodo, utilizzati dagli evasori italiani», annuncia Greco. Con i suoi pm ritiene che questi «terzi riciclatori» non possono beneficiare dell' impunità garantita dallo scudo fiscale, ma «per evitare questioni giuridiche sollevate da alcune difese, la Procura ha chiesto ai giudici di rimettere alcune disposizioni della voluntary alla Corte Costituzionale».

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