SOLITE SOLFE A VIA SOLFERINO - CONTINUANO A VOLARE PAROLE COME “DIGITALIZZAZIONE, RAZIONALIZZAZIONE, NUOVE EFFICIENZE” E SUPERCAZZOLE VARIE, MA CI SONO SOLO DUE CERTEZZE IN CASA RCS: SERVONO 800 MILIONI E TAGLI A DIPENDENTI (500) E PERIODICI (BALLANO ‘’NOVELLA’’, ‘’VISTO’’, ‘’OK SALUTE’’, ‘’EUROPEO’’ E ‘’MAX’’) - SULL’AUMENTO DI CAPITALE SI SCANNERANNO I SOCI DEL PATTO TRA UNA SETTIMANA…

Antonella Olivieri per il "Sole 24 Ore"

Alla fine le somme si tireranno sull'aumento di capitale. Il patto di Rcs che vincola il 63,54% del capitale (ma che complessivamente controlla il 65,67%) si riunirà mercoledì 19 dopo il consiglio della società che dovrà dare il via libera al piano industriale. Finora formalmente il tema dell'aumento non è stato affrontato negli organi sociali, ma l'ordine di grandezza del fabbisogno connesso al piano e al debito in scadenza è intorno agli 800 milioni.

A fine settembre il gruppo Rcs presentava una posizione finanziaria netta negativa per 875,6 milioni e a fine 2013 scadrà la linea di credito fino a un miliardo concessa da un pool bancario (la quota che fa capo a Intesa-Sanpaolo, che è anche azionista, dovrebbe essere nell'ordine dei 300 milioni). Rifinanziare il debito è impensabile, non solo perchè le condizioni originarie - tassi inferiori al 2% e niente covenants - sono irripetibili, ma anche perchè i flussi di cassa non sarebbero sufficienti a ripagarlo: il piano richiederà investimenti e il corollario di oneri di ristrutturazione.

L'aumento di capitale sarà perciò inevitabile per un importo di almeno 400 milioni. Il resto del fabbisogno potrà essere reperito, di fatto, solo con la cessione dell'immobile di via San Marco, retrostante la sede del Corriere della Sera di via Solferino, il cui valore di mercato, secondo le stime, potrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni. Per il momento il gruppo ha chiesto il cambio della destinazione d'uso da industriale a terziario, ma sulle spese relative si è scontrato sulla richiesta del Comune (7-8 milioni secondo le indiscrezioni). Tuttavia l'obiettivo è di concludere un accordo in tempi brevi.

Domani il cda si riunirà per approfondire alcune linee guida strategiche del piano al quale sta lavorando l'ad Pietro Scott Jovane, coadiuvato da McKinsey. Da lì al 19 ci sarà tempo per riflettere anche sull'aumento, anche se non ci si aspetta che la riunione del patto, formalmente convocato per l'analisi del piano industriale, sarà risolutiva sul tema.
Sul versante ricavi il piano insiste sulle prospettive della digitalizzazione che tuttavia sono per definizione aleatorie nell'attuale contesto settoriale.

Sul versante dei costi, indicherà la necessità di sviluppare nuove efficienze. Ma non sono attesi dettagli circa gli interventi sulle testate che dovrebbero essere discussi invece in sede aziendale nei prossimi mesi. Per quanto riguarda il Corriere della Sera, dove è appena stato raggiunto un accordo per il cambio di sistema editoriale, si farà il punto della situazione dopo il primo trimestre dell'anno prossimo. Il Corriere è ancora in equilibrio economico ma, secondo le proiezioni aziendali, anche i conti dell'area Quotidiani Italia sarebbero destinati a tingersi di rosso nel 2013.

Nell'area Periodici si parla di quattro o cinque testate che potrebbero essere cedute o chiuse (Novella, Visto, Ok salute, Europeo e Max), ma tutto il comparto è interessato da una revisione che potrebbe portare a una razionalizzazione di testate/trasferimento di contenuti online. Sul versante industriale, l'idea è quella di estendere anche sul mercato domestico il concetto di collaborazione che Rcs sta sviluppando in Spagna con il gruppo Vocento, condividendo con altri gruppi editoriali i centri stampa e razionalizzando la distribuzione.

 

 

SCOTT JOVANESEDE CORRIERE DELLA SERA GIUSEPPE ROTELLI Diego della valleGIOVANNI BAZOLIFerruccio De Bortoli

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...