giuseppe conte natale

NATALE IN LOCKDOWN, PASQUA ALLA CARITAS – LA STRETTA DELLE FESTIVITÀ RISCHIA DI COSTARE DIECI MILIARDI A RISTORANTI, BAR E NEGOZI – CI SONO 300MILA POSTI DI LAVORO IN BILICO E 60MILA IMPRESE A RISCHIO CHIUSURA: “LA METÀ NON RIUSCIRÀ A PAGARE LE TASSE AD APRILE, I RISTORI NON BASTANO” - IL GOVERNO HA FATTO CREDERE CHE A NATALE SAREBBE STATO TUTTO APERTO E I RISTORANTI HANNO RIEMPITO I FRIGO: IN CASO DI ZONA ROSSA DOVRANNO BUTTARE (LETTERALMENTE) 200 MILIONI DI EURO DI CIBO

LA CHIUSURA DEI RISTORANTI BY GIUSEPPE CONTE

Francesco Bisozzi per www.ilmessaggero.it

 

La nuova stretta di Natale rischia di costare circa dieci miliardi a ristoranti, bar e negozi. Tra i più colpiti il settore della ristorazione che grazie al solo pranzo di Natale fattura in un anno normale quasi 300 milioni e che per effetto di ulteriori limitazioni può arrivare a perdere, tra il 25 dicembre e l'inizio di gennaio, altri tre miliardi di euro di fatturato.

 

L'Italia in zona rossa a Natale e Capodanno comporterà invece per il settore del commercio al dettaglio 7 miliardi di perdite per via dei mancati acquisti di beni e prodotti, calcola Confesercenti. Dicembre è sempre stato un periodo clou anche per gli alberghi: nel 2019 gli hotel hanno fatturato 4 miliardi nel periodo natalizio, una buona parte dei quali tra il giorno di Natale e l'Epifania.

 

ROBERTO CALUGI

«A causa del clima d'incertezza ci sono in questo momento oltre centomila ristoranti con i frigoriferi pieni in vista del pranzo di Natale e che in caso di zona rossa totale dovranno buttare nel complesso più o meno 200 milioni di euro di derrate alimentari già acquistate», spiega il direttore generale di Fipe-Confcommercio Roberto Calugi.

 

chiusi per virus

Molte imprese del settore della ristorazione prima del virus realizzavano a dicembre il 20 per cento del loro fatturato annuo. «Se il settore rimarrà fermo anche nei giorni di festa, più della metà delle imprese della ristorazione non riuscirà a onorare le tasse prorogate ad aprile, dal momento che i ristori non bastano minimamente a coprire le perdite», prosegue il rappresentante della Federazione italiana dei pubblici esercizi. Piove sul bagnato. Il settore ha visto quest'anno il proprio fatturato contrarsi già del 40 per cento.

 

i cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 10

IL BARATRO

Almeno sessantamila le imprese della ristorazione a rischio chiusura e circa 300 mila i posti di lavoro in bilico attualmente. In crisi anche i fornitori: si prevede che a dicembre gli acquisti da parte dei ristoratori di materie prime alimentari saranno inferiori di 100 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

 

mauro bussoni confesercenti

Altrettanto drammatica la situazione in cui versano gli alberghi, che quest'anno stando alle stime di Federalberghi vanno incontro a un calo del fatturato dell'80 per cento. Questo mese il settore alberghiero perderà altri 4 miliardi: nel complesso il comparto dovrà accontentarsi nel 2020 di un fatturato complessivo inferiore ai cinque miliardi di euro, contro i venti miliardi di un anno fa.

 

L'Italia in zona rossa a Natale preoccupa infine Confesercenti. «Un blocco tra Natale, Capodanno ed Epifania comporterebbe per negozi e pubblici esercizi una perdita di 10 miliardi di euro, di cui 3 miliardi circa di consumi in bar, ristoranti e altri esercizi di somministrazione e 7 miliardi in acquisti di beni e prodotti», spiega al Messaggero il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni.

protesta dei ristoratori al pantheon 7

 

Nel commercio e nel turismo, ricorda Confesercenti, sono a rischio chiusura causa Covid circa 150 mila imprese, di cui 70 mila negozi e 80 mila attività legate all'alloggio e alla ristorazione, per un totale di 450 mila posti di lavoro.

 

«Se lockdown deve essere, il Governo si impegni a sostenere le imprese con ristori adeguati, certi e immediati», prosegue il segretario generale di Confesercenti. Sui ristori che verranno concessi per il mese di dicembre regna ancora la totale incertezza e visto che finora quelli precedenti hanno coperto nei migliori dei casi giusto il 25 per cento delle perdite subìte dalle attività messe in lockdown, gli imprenditori sono tutt'altro che ottimisti.

protesta dei ristoratori al pantheon 3CORONAVIRUS E RISTORANTI CORONAVIRUS E RISTORANTIdisoccupazione crisichiuso per viruschiuso per virus CORONAVIRUS E RISTORANTI

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…