TRACOLLA LA GRECIA, TRACOLLANO LE BORSE: PEGGIO DI MILANO (-2,4%) C’È SOLO ATENE (-4,2%) - LE BANCHE PERDONO OLTRE -5% - SPREAD 439, TOCCATI I MASSIMI DA GENNAIO - LAGARDE: “DOBBIAMO ESSERE PRONTI PER L’USCITA DELLA GRECIA” - TSIPRAS: ABBIAMO ASCOLTATO GLI ELETTORI - SEA-F2I: GAMBERALE INDAGATO PER TURBATIVA D’ASTA - JPMORGAN, DIMON MANTIENE CARICHE E STIPENDIO INVARIATI - B.POPOLARE IN ROSSO - LA SOLITUDINE DI ALEMANNO ALLA FESTA PER AURELIO REGINA…

1 - BORSA, LA GIORNATA: GRECIA E RECESSIONE AFFONDANO MIB CON BANCHE
(LaPresse) - La Grecia annuncia nuove elezioni nel pomeriggio per bocca del leader del Pasok, Evangelos Venizelos, e i listini europei accelerano al ribasso. In particolare affonda Milano, maglia nera tra le principali Borse europee con l'indice Ftse Mib che perde il 2,56% a 13.311,36 punti e il Ftse All-Share che lascia il 2,39% a 14.347,27 punti. Anche perché il Pil dell'Italia, stando all'Istat, si è contratto nei primi tre mesi dell'anno dello 0,8% confermando la recessione del Paese.

Affonda anche Atene, con l'indice Ftse Athex 20 che precipita del 4,25% a 212,35 punti. Venizelos ha comunicato il fallimento delle trattative per la formazione di un governo capace di rispettare gli impegni con Bce-Ue-Fmi, spiegando che "certe persone hanno freddamente messo i loro interessi di partito al di sopra dell'interesse nazionale".

Sul mercato obbligazionario si è alzata ancora la pressione, con lo pread tra Btp e Bund che è risalito ai massimi da gennaio oltre quota 440 punti base. Sul fronte macro Eurotat ha comunicato che il Pil dell'eurozona è rimasto fermo nel primo trimestre 2012, una lettura comunque migliore delle attese degli analisti, che avevano previsto una contrazione dell'economia dello 0,2%. In questo contesto, chiusura in calo per le principali Borse europee dopo l'annuncio di nuove elezioni in Grecia. Il Ftse 100 di Londra perde lo 0,51% a 5.437,62 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,79% a 6.401,06 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,61% a 3.039,27 punti. A Madrid l'Ibex arretra dell'1,6% a 6.700,7 punti.

In Europa affondano le banche, di nuovo colpite dalla crisi greca. A Milano, più volte sospese dalle contrattazioni nel corso della seduta, cadono Banco Popolare (-6,77% a 0,909 euro), Banca Montepaschi (-7,4% a 0,2252 euro), Bper (-8,79% a 3,672 euro), Popolare di Milano (-4,86% a 0,325 euro), Intesa Sanpaolo (-5,47% a 0,9765 euro), Mediobanca (-3,92% a 3,04 euro), Ubi Banca (-5,34% a 2,302 euro) e Unicredit (-5,53% a 2,526 euro).

Pesa anche il downgrade di 26 banche italiane deciso ieri da Moody's. Nel resto del paniere principale cadono anche Mediolanum (-5,68%) e Mediaset (-4,35%), Finmeccanica (-4,03%), A2A (-5,13%), Diasorin (-4,3%), Fiat (-2,03%) e Lottomatica (-3,01%), mentre tengono Stm (+0,1%), Tod's (+0,37%), Parmalat (+0,3%) e sale Campari (+1,59%). Fuaori dal paniere principale, nella galassia Ligresti raffica di vendite su Fonsai (-7,93% a 0,952 euro) e Premafin (-7,58% a 0,1841 euro). Pesante anche Unipol (-5,01%).

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 439 PUNTI, TOCCATI MASSIMI DA GENNAIO
(LaPresse) - Chiude in rialzo a 439,4 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, dopo aver toccato a 441,7 punti i massimi da gennaio. Il rendimento dei decennali italiani sul mercato secondario si attesta al 5,86%. Ieri il differenziale aveva terminato gli scambi a 424 punti. Sale anche la pressione sul debito sovrano spagnolo. Lo spread tra Bonos e Bund a 10 anni chiude a 487,7 punti base, con il tasso dei decennali di Madrid al 6,34%.

3 - GRECIA, TSIPRAS: ABBIAMO CERCATO DI RISPONDERE A RICHIESTE ELETTORATO
(LaPresse/AP) - "Abbiamo cercato di creare un governo che potesse rispondere alle esigenze minime dell'elettorato. La nostra richiesta principale era quella di annullare le nuove dure misure come il taglio delle pensioni e degli stipendi e ripristinare i diritti dei lavoratori". Così il leader di Syriza Alexis Tsipras commentando il ritorno del Paese alle urne dopo i colloqui falliti oggi.

4 - GRECIA: LAGARDE EVOCA LA POSSIBILITA' DI UN'USCITA ORDINATA DALL'EUROZONA
Radiocor - 'Speriamo che la Grecia non esca dall'euro ma dobbiamo essere tecnicamente preparati per ogni evenienza'. Lo ha detto al canale televisivo France 24 il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, commentando l'evoluzione della crisi in Grecia dove il presidente Papoulias non e' riuscito a favorire la formazione di un governo di tecnici e appare ormai inevitabile un nuovo ricorso alle urne a meta' giugno.

'Se gli impegni fiscali di questo paese non saranno rispettati - ha detto - allora si dovranno prendere le opportune contromisure e questo sia on termini di finanziamenti e tempi supplementari che di meccanismi di uscita che nel caso dovrebbero portare a un'uscita ordinata dall'euro'.

5 - SPAGNA, DE GUINDOS: IPOTESI SALVATAGGIO MADRID NEANCHE MENZIONATA IERI
(LaPresse/AP) - L'idea di un piano di salvataggio per la Spagna non è neanche stata menzionata nel corso dell'incontro dell'Eurogruppo di ieri a Bruxelles. Così il ministro dell'Economia di Madrid, Luis de Guindos, parlando dalla capitale belga dove si trova in occasione dell'Ecofin di oggi.

6 - SEA: GAMBERALE INDAGATO PER TURBATIVA D'ASTA
(ANSA) - Vito Gamberale, ad di F2i, è indagato dalla procura di Milano per turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sulla vendita delle quote Sea a F2i. Insieme con lui è indagato anche un suo collaboratore, Mauro Maia.

Secondo l'indagine coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, Mauro Maia sarebbe l'interlocutore con cui Gamberale era al telefono nel luglio scorso. Nel dialogo tra i due, intercettato, si parlava di un bando da fare su misura e l'ad di F2i si era detto "sicuro della vittoria della gara". Cosa che poi è avvenuta in autunno. A dare impulso alle indagini sono stati anche nuovi atti inviati dalla Procura di Firenze dove è aperta un'altra inchiesta.

7 - JPMORGAN, CEO DIMON MANTIENE TITOLO PRESIDENTE E STIPENDIO INVARIATO
(LaPresse/AP) - L'amministratore delegato di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, ha ottenuto voti sufficienti da parte degli azionisti per mantenere il titolo di presidente del board ed evitare la riduzione dello stipendio. L'annuncio è stato dato in occasione dell'assemblea annuale degli azionisti a Tampa, in Florida.

Dopo la perdita di 2 miliardi di dollari annunciata la scorsa settimana da JPMorgan Chase, alcuni soci hanno chiesto di dividere le due cariche e tagliare i bonus a Dimon. In apertura dell'assemblea alcuni azionisti hanno avanzato nuovamente le richieste. Secondo un conteggio di Associated Press, il ceo lo scorso anno ha beneficiato in totale di 23 milioni di dollari.

8 - JPMORGAN, CEO DIMON: FAVOREVOLI A REGOLE FINANZIARIE PIÙ INTELLIGENTI
(LaPresse/AP) - JPMorgan Chase è favorevole a una regolamentazione finanziaria migliore e più intelligente. Così l'amministratore delegato Jamie Dimon parlando all'assemblea annuale degli azionisti a Tampa, in Florida. Ieri il presidente statunitense Barack Obama ha detto che la perdita di 2 miliardi di dollari annunciata la scorsa settimana da JPMorgan Chase dimostra la necessità di riformare Wall Street. In merito alle perdite, Dimon ha detto che gli errori sono stati "auto-inflitti".


9 - B.POPOLARE: PERDE 109MLN IN I TRIM, PESA IMPATTO MERITO CREDITO

Radiocor - Il Banco Popolare ha chiuso il primo trimestre del 2012 con una perdita netta contabile di 109 milioni. Sul risultato pesa l'impatto negativo da 212 milioni relativo alla variazione in positivo del merito creditizio dell'istituto. Al netto di questa componente, il trimestre si chiude con un utile di 103 milioni, in calo del 25,4% rispetto al dato omogeneo dello stesso periodo del 2011.

I proventi operativi sono scesi dell'8,6% a 790 milioni, con margine di interesse in crescita del 5,5% a 471 milioni e commissioni nette a 336,6 milioni (+0,7%). In calo dell'1,7% gli oneri operativi, a 589 milioni, per un rapporto cost/income al 74,5%.

10 - BPM: +52,1% UTILE NETTO I TRIMESTRE A 64,3 MLN, CORE TIER 1 8,3%
Radiocor - La Banca Popolare di Milano ha chiuso il primo trimestre del 2012 con un utile netto di 64,3 milioni, in crescita del 52,1% rispetto allo stesso periodo del 2011. I proventi operativi sono aumentati del 13,7% a 433,7 milioni, con margine di interesse a 226,6 milioni (+9,3%) e commissioni nette a 119,1 milioni (-17,9%). Gli oneri operativi si sono attestati a 261,8 milioni (-1,5%), per un rapporto cost/income in calo di 9,3 punti percentuali al 60,4%. Sul fronte della solidita' patrimoniale, il core tier 1 sale all'8,3% dall'8,02% di fine 2011, mentre il coefficiente pro forma (al netto dei filtri prudenziali imposti da Bankitalia) e' al 10,07%.

11 - IMPREGILO: QUOTA ECORODOVIAS SUPERA 1 MILIARDO EURO DI VALORE
Radiocor - Alla fine del primo trimestre 2012 il gruppo Impregilo ha visto crescere ulteriormente il valore della partecipata Ecorodovias che fa capo alla subholding olandese Impregilo International Infrastructures. Secondo i documenti consultati dall'agenzia Radiocor, il gruppo al 31 marzo vantava una crescita dei ricavi nelle costruzioni, passati a 485,3 milioni (da 366,5 mln), e un vistoso valore di borsa (San Paolo) della partecipazione del 29,24% in Ecorodovias Infraestrutura e Logistica.

Il valore di mercato della quota, si legge nel documento, e' pari a 1.071 milioni di euro. Nel frattempo da Impregilo - al centro di una battaglia a suon di assemblee (e di parcelle agli studi legali coinvolti) fra il socio Igli che fa capo alla famiglia Gavio e possiede il 29,96% del capitale e il socio Salini saliti in breve tempo al 29,18% (ultima informazione del 27/4) - giungono le risposte alle numerose domande presentate all'assemblea del 27 aprile dall'avvocato Roberto Cera, per conto dei Sa lini.

12 - BENETTON, UTILE I TRIMESTRE CALA A 10 MLN, VIA DA BORSA IL 31 MAGGIO
(LaPresse) - Benetton chiude il primo trimestre 2012 con un utile in calo a 10 milioni di euro, rispetto ai 19 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio, e ricavi in diminuzione del 5,5% a 428 milioni di euro. E' quanto si legge in una nota, in cui il gruppo sottolinea che "in conseguenza della comunicazione del superamento da parte di Edizione Srl della percentuale del 95% di partecipazione" il titolo Benetton verrà revocato dalla quotazione in Borsa dal prossimo 31 maggio, con sospensione dalle negoziazioni per le sedute del 28, 29 e 30 maggio.

13 - LA SOLITUDINE DI ALEMANNO ALLA FESTA PER REGINA
Roberto Mania per "la Repubblica - Edizione Roma"

L´occasione era davvero ghiotta, quasi irripetibile. Ma per Gianni Alemanno, sindaco di Roma, si è trasformata nell´ennesimo flop. Giovedì scorso, Gran Teatro Saxa Rubra, parecchie centinaia di imprenditori (per quanto meno del previsto) in platea. Assemblea di Unindustria. L´ultima di Aurelio Regina. In prima fila, oltre al leader entrante di Confindustria, Giorgio Squinzi, e a quello uscente, Emma Marcegaglia, anche Giancarlo Cremonesi, presidente dell´Acea e della Camera di Commercio, che, a suo tempo, portò ad Alemanno i voti dei costruttori romani.

Assente, però, Francesco Gaetano Caltagirone, che della municipalizzata controlla oltre il 15%, primo dei soci italiani. Assenza significativa. Alemanno sale sul palco e pensa di essere tornato ai tempi dei suoi comizi giovanili. Va all´attacco della sinistra «becera» prigioniera delle «ideologiche che appartengono al Novecento». Ripete i concetti più di una volta. Parla della privatizzazione di Acea e cerca il consenso, l´applauso che non arriva. Il silenzio del teatro spiega molto: gli imprenditori che l´hanno sostenuto nella sua scalata al Campidoglio lo ascoltano come si fa con un disco rotto.

Aspettano con pazienza che finisca. Perché il progetto Acea di Alemanno è pasticciato e poco credibile. Non è una vera privatizzazione e nasconde l´obiettivo di fare un po´ di cassa da usare per le prossime amministrative. Operazione alquanto sfacciata. D´altra parte nemmeno il centro destra è del tutto convinto che si debba ora vendere il 21% di Acea. Agli industriali non interessa di schierarsi con il sindaco. Infatti Regina dirà poco dopo di «evitare i balletti su Acea». Se non è un benservito, poco ci manca. Niente applausi per Alemanno.

 

 

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