PER TRONCHETTI SCORRE LA “CLESSIDRA” - IL VERGINE DELLA BICOCCCA PENSA A UN’ALLEANZA CON IL FONDO DI CLAUDIO SPOSITO PER CONTENERE L’AVANZATA DI MALACALZA SU PIRELLI - CLESSIDRA POTREBBE SBARCARE NELLA MTP, LA CASSAFORTE DI FAMIGLIA, CHE CONTROLLA IL 55,39% DELLA HOLDING GPI CHE A SUA VOLTA DETIENE IL 41,71% DI CAMFIN - UNA PARTNERSHIP FINANZIARIA CON UN AUMENTO DI CAPITALE DA 50 MLN EURO…

Rosario Di Mito per "il Messaggero"

Prende un'altra piega il riassetto della catena societaria a monte di Pirelli. Negli ultimi giorni Marco Tronchetti Provera sta accelerando nella definizione di un'altra soluzione in modo da mettersi al riparo dalle insidie di una recrudescenza dello scontro con Malacalza Investimenti che, dal canto suo, starebbe affilando le armi per una mossa spiazzante: la risoluzione per inadempimento del patto con Tronchetti.

Pressoché accantonata l'opzione di coinvolgere Investindustrial, il fondo di Andrea Bonomi le cui richieste sono state giudicate troppo invasive, il patron del gruppo della Bicocca marcia verso un negoziato quasi esclusivo con Clessidra: il fondo guidato da Claudio Sposito potrebbe sbarcare nella Mtp sapa, la cassaforte di famiglia che possiede il 55,39% della holding Gpi, di cui i Malacalza posseggono il 30,94%. Gpi detiene il 41,71% di Camfin di cui la famiglia genovese ha rilevato due anni fa il 12,1% con un investimento complessivo di 80 milioni, blindato da un patto a tre con Malacalza e Camfin.

Perché l'imprenditore lombardo sembra più orientato verso Clessidra? E perché aprirebbe al partner finanziario le porte della cassaforte controllata al 100% dalla finanziaria Mgpm? (Di quest'ultima la nuda proprietà pari al 99% è intestata ai tre figli Ilaria, Giada, Giovanni mentre Tronchetti ha l'usufrutto e una quota dell'1%).

Il fatto è che i colloqui con Bonomi svoltisi quasi tutti presso il quartier generale di una grande banca creditrice del gruppo milanese avrebbero fatto emergere l'inconciliabilità delle pretese del finanziere milanese con le esigenze del patron della Bicocca. Investindustrial sarebbe stata disponibile a entrare in Gpi e in Camfin in alternativa a Malacalza, cioè rilevandone le partecipazioni oppure accanto al partner genovese allo scopo di costituire un cuscinetto per stabilizzare gli assetti.

In entrambe le ipotesi (peraltro rigettate da Malacalza che non mostra ora interesse a disinvestire tout court) Bonomi, disposto a impegnare fino a 500 milioni, sponsorizzava la fusione tra Gpi (ormai senza debiti dopo il recente aumento di 41 milioni osteggiato dai genovesi) con Camfin. In cambio, però, oltre a trovare spazio nella governance senza togliere il pallino a Tronchetti, avrebbe gradito protezioni assolute in termini di way out, cioè garanzie di uscita. E questo paracadute era rappresentato da un consistente pacchetto di Pirelli da calcolare in modo secco, al di là delle fluttuazioni di borsa.

Anche per lui quindi l'obiettivo in ultima istanza era il gioiello degli pneumatici, ormai divenuto una macchia di profitti. Va ricordato che in alcuni incontri con Tronchetti, prima che la querelle degenerasse, i Malacalza avevano chiesto una quota di circa il 5% della Bicocca, richiesta respinta al mittente.

La svolta impressa da Tronchetti attraverso il coinvolgimento di Clessidra parte proprio dalla difesa della Pirelli che il patron custodisce grazie anche all'appoggio di alleati fedeli come Massimo Moratti e Alberto Pirelli in Gpi e del patron dell'Inter in Camfin. Il fondo di Sposito fungerebbe dunque da partner finanziario, al contrario di quello di Bonomi che ha natura industriale. Anche per questo, probabilmente, vanta pretese più robuste.
Ma come avverrebbe l'operazione?

Clessidra potrebbe rafforzare la dotazione patrimoniale di Mtp sapa attraverso un aumento di capitale dedicato per un importo che potrebbe arrivare a 50 milioni (i numeri sono ancora fluidi). L'obiettivo sarebbe la raccolta di munizioni per fronteggiare qualunque sviluppo della battaglia in corso con Malacalza, dove in alternativa a Clessidra resta aperta l'ipotesi che vede in campo il fondo Qatar Investment Authority, in questo momento particolarmente aggressivo sull'Italia.

Quanto a Malacalza, che ha contestato il bond convertibile di Camfin per ripagare i 132,4 milioni di debiti perché avrebbe preferito una ricapitalizzazione, come detto sta studiando le contromosse. E nell'arco di una decina di giorni potrebbe impugnare il patto con Mtp sapa in Gpi in scadenza a luglio 2013 con disdetta a gennaio chiedendone la risoluzione per inadempimento: il punto cruciale su cui i genovesi faranno leva sarebbe la mancata consultazione, anche se Tronchetti ritiene aver attivato la modalità breve relativa a incrementi di debiti fino a 40 milioni. Ma questa è materia per gli studi legali.

 

CLAUDIO SPOSITOClaudio Spositotronchetti malacalzaVITTORIO MALACALZA E MARCO TRONCHETTI PROVERA IN TRIBUNA ALLO STADIO MEAZZA giovanni tronchetti provera katy saunders vanity2Duran Duran a Milano Ilaria Tronchetti Provera e Anselmo Guerrieri Gonzaga OlycomGiada Tronchetti Provera

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...