disoccupazione giovani millennials

HAI TROVATO LAVORO? NO, HO SMESSO DI CERCARLO. E L’ISTAT FOTOGRAFA UNA RIDUZIONE DELLA DISOCCUPAZIONE – IL DATO STATISTICO CONDIZIONATO DAI GIOVANI SCORAGGIATI CHE HANNO ABBANDONATO OGNI SPERANZA – E SE MIGLIORA LA PERCENTUALE DI CINQUANTENNI OCCUPATI E’ PER VIA DELL’AUMENTO DELL’ETA’ PENSIONABILE

 

Chiara Merico per La Verità

 

disoccupazionedisoccupazione

La disoccupazione diminuisce, ma il dato è tutt' altro che incoraggiante: se a febbraio la percentuale dei senza lavoro è scesa all' 11,5% dall' 11,8% di gennaio, è infatti per effetto di un aumento degli inattivi, soprattutto tra i giovani. Non significa quindi che si lavora di più, ma che sempre più persone rinunciano del tutto a cercare un' occupazione: e molte di loro, circostanza ancora più grave, sono proprio quelle che più avrebbero bisogno di lavorare per costruirsi un futuro. Mentre a crescere è il numero dei lavoratori più anziani, un dato che rappresenta la conseguenza dell' aumento dell' età pensionabile.

 

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE DISOCCUPAZIONE GIOVANILE

L' occupazione resta sostanzialmente stabile ma crollano, dopo la fine degli sgravi fiscali previsti dal Jobs Act, i contratti a tempo indeterminato, mentre aumentano precari con contratti a termine e lavoratori autonomi. Sempre più ragazzi, ed è il dato più preoccupante, decidono però di gettare del tutto la spugna, scoraggiati da un mercato del lavoro che non offre opportunità: il tasso di disoccupazione giovanile è sì sceso al 35,2% (minimo da agosto 2012), dal 36,9% di gennaio, ma la discesa è essenzialmente legata all' incremento del tasso dell' inattività, che risale di un decimo di punto a 34,8%.

 

L' aumento dell' inattività è particolarmente evidente nella fascia di età compresa tra 15 e 24 anni (+0,7 punti, a 74,7%) e potrebbe essere legato alla sfiducia nelle reali possibilità di trovare un impiego. «La creazione di nuova occupazione è stata particolarmente evidente fino a metà dell' anno scorso, poi c' è stato un assestamento. La risalita dell' inattività può essere l' indizio di un po' di scoraggiamento», ricostruisce Paolo Mameli, senior economist di Intesa Sanpaolo, secondo cui lungo tutto l' arco del 2017 l' andamento del tasso di disoccupazione sarà fortemente condizionato dalla dinamica degli inattivi, che potrebbe mostrare una certa volatilità.

VOUCHER JOBS ACTVOUCHER JOBS ACT

 

In media, secondo le stime dell' istituto bancario, quest' anno la disoccupazione dovrebbe attestarsi all' 11,5%, contro l' 11,7% del 2016. Un dato che ci pone ancora una volta a grande distanza dalla media dei Paesi dell' area euro: nel blocco della valuta unica a febbraio la percentuale dei senza lavoro è scesa al 9,5%, dal 9,6% del mese precedente, ai minimi da 8 anni.

 

In presenza di dati tutto sommato migliori rispetto alle aspettative, Mameli sottolinea la presenza di alcune criticità: «Come detto il calo dei disoccupati è dovuto all' aumento degli inattivi, soprattutto tra i giovani, che segnala un possibile ritorno dell' effetto scoraggiamento dopo la risalita della disoccupazione vista nella parte finale del 2016». Inoltre, «l' aumento degli occupati continua a riguardare quasi esclusivamente gli ultracinquantenni, il che sembra essere più l' effetto del graduale aumento dell' età pensionabile che non del ciclo economico». Infine, nota l' economista, «nel mese si è verificata una ricomposizione dell' occupazione a vantaggio di quella temporanea e a discapito dei posti di lavoro permanenti».

 

RENZI JOBS ACTRENZI JOBS ACT

Numeri e tendenze che non alimentano certo l' ottimismo, se non quello del Pd e del governo. Di qualche luce ma molte ombre parlano i sindacati come l' Ugl, la Cisl invita a smorzare gli entusiasmi, mentre la Confcommercio è più diretta e definisce il mercato in frenata. Ma il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, twitta che «l' impegno per le riforme ottiene risultati», mentre il ministro dell' Agricoltura, Maurizio Martina, che corre per la segreteria del Pd in ticket con l' ex premier Renzi, esulta: «I dati sul calo della disoccupazione, in particolare di quella giovanile, confermano che la strada presa in questi anni è giusta. Il Jobs Act e gli altri interventi che abbiamo impostato stanno producendo effetti concreti e positivi».

 

DISOCCUPATIDISOCCUPATI

E lo stesso Renzi non si lascia sfuggire l' occasione per lodare l' operato del suo governo, scrivendo nella ultima e-news: «Possono dire tutti quello che credono: ma il Jobs Act funziona, ormai negarlo è impossibile, amici». Nessun cenno all' aumento degli inattivi, nessun riferimento all' effetto degli sgravi contributivi che, una volta cessato, ha di fatto neutralizzato la spinta propulsiva che il Jobs Act aveva dato alle nuove assunzioni. Anzi, l' orientamento per le prossime misure sembra essere il medesimo: ancora incentivi, sempre temporanei, al posto di serie misure strutturali.

 

Come anticipato dalla Verità, allo studio dei tecnici al lavoro sul Def 2018 ci sarebbe un taglio del cuneo fiscale valido per 3 anni, per i neoassunti con meno di 35 anni di età. Un' altra misura costosa - le stime parlano di 1 miliardo, spesa che graverebbe ancora sui contribuenti - e che rischia ancora una volta di creare distorsioni del mercato del lavoro, fornendo la breve illusione di una ripartenza, destinata però a svanire una volta terminato l' effetto degli incentivi.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…