DA WALL STREET ALL’EUROPA, LA PAURA PER LO SCOPPIO DELLA BOLLA DELL’AI ATTRAVERSA L’OCEANO – LE BORSE DEL VECCHIO CONTINENTE SONO IN ROSSO. PESA LA FLESSIONE DI IERI DELL’INDICE DOW JONES: GLI INVESTITORI AMERICANI PREVEDONO UN FORTE CALO DEI TITOLI TECNOLOGICI, SPINTI NEGLI ULTIMI MESI DAL BUSINESS DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – A PIAZZA AFFARI CROLLA IL TITOLO DI NEXI, L’AZIENDA DI PAGAMENTI DIGITALI, DOPO LA PUBBLICAZIONE DEI CONTI DEI PRIMI NOVE MESI DELL’ANNO E LE PREVISIONI PER IL PROSSIMO TRIMESTRE, CHE HANNO DELUSO GLI ANALISTI…
BORSA: MILANO SEMPRE SOTTO PARITÀ, FTSE MIB -0,11%
(LaPresse) - Resta sotto la parità la Borsa di Milano, con l'indice Ftse Mib che cede attualmente lo 0,11% a 43.215,30 punti.In rialzo Finecobank, che oggi ha presentato i risultati economico-finanziari relativi ai primi 9 mesi 2025. Bene anche Moncler (+2,15%), Mediobanca (+1,48%) e Stellantis (+1,4%). In calo deciso invece Nexi (-6,05% nel giorno della presentazione dei conti), Lottomatica (-2,98%), Leonardo (-2,37%) e Tim (-1,96%).
BORSE IN ROSSO, A MILANO CROLLA NEXI. COSA STA SUCCEDENDO?
Estratto dell’articolo di Sandra Riccio per www.lastampa.it
Seduta di vendite per le principali piazze europee che tuttavia recuperano parte delle perdite di inizio giornata. A Milano poco dopo le 10 l’indice FtseMib è in regresso dello 0,41%. Sul listino milanese pesa il tonfo della fintech Nexi che crolla di oltre il’7% dopo i conti che hanno deluso gli analisti. In rosso anche Francoforte (-0,51%) e Londra (-0,11%).
A pesare sull’andamento generale è la chiusura negativa di ieri a Wall Street con l’indice Dow Jones dei titoli principali che ha perso lo 0,5%, scendendo a 47.085 punti. L’S&P 500, più ampio, è arretrato dell’1,2% a 6.771 punti mentre il Nasdaq, l’indice tecnologico, ha ceduto il 2% a 23.349 punti. Tra i titoli più colpiti ieri dalle vendite c’era la star di Borsa Palantir che nonostante una previsione di ricavi sorprendentemente forte ha perso oltre l’8% del proprio valore.
[...] gli investitori stanno cominciando a mettere sempre più in discussione le alte valutazioni borsistiche, soprattutto dei titoli tecnologici. In precedenza, il tema di tendenza dell’Intelligenza artificiale aveva alimentato forti aspettative di rialzo.
Inoltre diverse figure di spicco di Wall Street hanno messo in guardia, alla luce delle valutazioni elevate dei titoli statunitensi, da un possibile calo imminente di circa il 10%.
David Solomon, Ceo di Goldman Sachs, ha dichiarato durante un meeting con gli investitori a Hong Kong che, nel medio termine, è probabile una correzione dei mercati azionari compresa tra il 10 e il 20%. «E non credo che la maggior parte dei presenti consideri questo scenario davvero realistico» ha aggiunto Solomon, precisando che potrebbe comunque volerci circa un anno prima che ciò accada.
Anche Ted Pick, Ceo di Morgan Stanley, ha detto che ritiene probabile una flessione intorno al 10% e ha invitato gli investitori a familiarizzare con questa eventualità. Ken Griffin, fondatore dell’hedge fund Citadel, ha aggiunto durante lo stesso incontro: «Il mercato toro è già in una fase molto avanzata». [...]
[...] Tornando a Piazza Affari, l’attenzione è tutta sulla fintech company Nexi che è stata bersagliata dalle vendite dopo i risultati dei nove mesi e, in particolare, dopo la guidance per l'anno più cauta. Le azioni sono scivolate in area 4 euro, a un passo dai minimi storici.
L’ad della società ha detto in una call di vedere nel quarto trimestre una crescita dei margini di pochi milioni sopra il terzo trimestre dopo avere archiviato i primi nove mesi dell'anno con ricavi ed Ebitda in crescita su anno, e confermato la guidance per il 2025.






