2025moneta

CAFONAL: ANGELUCCI BATTE “MONETA” – AL TEMPIO DI ADRIANO IL MURDOCH ALLA GRICIA PRESENTA IL NUOVO INSERTO DI ECONOMIA, “MONETA”, CHE USCIRÀ ABBINATO A “GIORNALE”, “LIBERO” E “IL TEMPO” – PER IL LANCIO ACCORRONO TUTTI, TRANNE SALLUSTI E FELTRI. IN LORO ASSENZA, A SOVRINTENDERE ALL’ORGANIZZAZIONE DELL’EVENTO, CI HA PENSATO L’OCCHIO SEMPRE VIGILE DI MARIO SECHI – ARRUOLATI ANCHE GIORGETTI E DESCALZI – “MINZO” CON LA FIDANZATA BENEDETTA FRUCCI, BISIGNANI INCEROTTATO, CERNO CON QUALCHE CHILO IN MENO, MELANIA RIZZOLI: CHI C’ERA... 

Descalzi al veleno sullUe - Altro che scossa da Trump, siamo gia morti

 

 

EDITORIA, DE PAOLINI (MONETA): "IN UN MOMENTO DI CRISI IMPORTANTE FARSI SENTIRE"

Estratto dell’articolo da www.adnkronos.com

 

 

osvaldo de paolini antonio angelucci

Una bussola per orientarsi nella tempesta dell’economia dei nostri giorni. Così è stato presentato a Roma, alla sala del Tempio di Adriano, il nuovo settimanale di economia ‘Moneta’, legato ai quotidiani ‘Il Giornale’, ‘Libero' e ‘Il Tempo’. La rivista del Gruppo Angelucci, diretta da Osvaldo De Paolini, si propone di parlare di problemi quotidiani legati all’economia per arrivare a più persone possibile.

 

Al lancio c’era un ricco parterre, tra cui il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, intervistati rispettivamente dal direttore del quotidiano ‘Libero’, Mario Sechi, e Tommaso Cerno, direttore del giornale ‘Il Tempo’.

 

antonio angelucci melania rizzoli (2)

“In un momento in cui c’è crisi dell’editoria ma necessità delle informazioni è importante farsi sentire presenti e far sentire la presenza di un giornale di carta”, ha spiegato a margine dell’evento il direttore De Paolini.

 

‘Moneta’ quindi nasce con l’obiettivo di “arrivare a tutti coloro che hanno interesse ad approfondire temi di economia - ha affermato De Paolini - essendo infatti un settimanale legato a giornali generalisti cercherà di essere più vicino ai problemi quotidiani ma sempre legati all’economia”.

 

In un momento di instabilità globale con la scure dei dazi americani che pende sulle produzioni europee, è “giusto creare una bussola per orientarsi”, ha aggiunto Nicola Speroni, amministratore unico del settimanale.

 

“La rivista vuole cercare di far comprendere e spiegare alla gente in modo abbastanza semplice e con un occhio particolare al mondo di risparmiatori, imprenditori di piccole e medie imprese che magari non hanno la ribalta che meritano quotidianamente”, ha concluso Speroni.

 

DESCALZI, SUI DAZI EVITARE UNA SPIRALE DI CONTROMISURE

augusto minzolini e benedetta frucci (3)

(ANSA) - "Trump può aver dato una scossa, ma secondo me bisogna essere vivi per sentirla. Se sei quasi nel torpore della morte difficilmente riesci a sentirla". Lo ha detto Claudio Decalzi, amministratore delegato dell'Eni, parlando dei dazi dell'amministrazione Usa e della risposta europea durante la presentazione del settimanale 'Moneta'.

 

Descalzi, sui dazi, ha invitato a "non entrare in una spirale di azioni e reazioni che possono fare del male a chi le fa". In Europa "abbiamo imposto dazi indiretti su tutta la parte di green deal con le regole e tasse importazione per le società non solo europee", ha detto Descalzi. Quando poi in Europa "si nota che dimezzare emissioni dimezza il Pil o dà stagnazione, vuol dire che c'è qualcosa che non torna".

 

tommaso cerno (3)

"Non so - ha proseguito Descalzi - se può cambiare l'Europa. C'è uno stato amministrativo centralizzato lontano dalle persone che ha autorità, ma non responsabilità, che ha concepito queste cose negli ultimi 20 anni. Poi ci sono le persone, se non cambiano le persone difficilmente cambiano le direzioni.

 

L'attitudine a regolamentare cose che non sono neanche nate, solo perché sono state annunciate, è tipico della cultura europea degli ultimi 20 anni da quanto l'Europa ha cominciato ad appiattirsi e non crescere".

 

Sempre in tema di integrazione europea, Descalzi ha detto "siamo un gruppo di persone con culture, lingue, mix energetico diverso, costi e logiche differenti" che "si concentra a Bruxelles che ha un'autorità. Però poi quando l'autorità non è equipollente alla responsabilità si possono fare errori. Chi paga gli errori? sono gli Stati che devono applicare delle regole".

 

Descalzi si è detto scettico anche sulla possibilità di una politica energetica comune europea: "secondo me sono parole e rimarranno tali". L'Europa - ha detto - non ha mai avuto un progetto di sicurezza energetica, un piano. E' molto difficile perché hai una differenziazione di diversi tipi di energia. L'Europa si è accorta di avere un problema energetico dopo la guerra con la Russia. Tutto questo si traduce in costi".

mario sechi (2)simone angelucci antonio angelucci (2)osvaldo de paolini melania rizzoli (2)luigi bisignani antonio angeluccidavide desariomario sechi (5)giancarlo giorgetti (4)osvaldo de paolini tommaso cerno (2)giancarlo giorgetti (8)osvaldo de paolini melania rizzoliantonio angeluccisimone angelucci antonio angelucci giancarlo giorgettiantonio angelucci melania rizzoligiancarlo giorgetti (9)pubblicomario sechi (3)mario sechi (4)tommaso cerno (1)osvaldo de paolini lorenzo tagliavanti claudio descalzi antonio angelucci (2)giancarlo giorgetti (5)claudio scalzi mario sechiaugusto minzolini (1)osvaldo de paolini tommaso cernoosvaldo de paolini lorenzo tagliavanti claudio descalzi antonio angelucciantonio angelucci (2)mario sechitommaso cernomario sechi osvaldo de paolini melania rizzoliclaudio descalzi mario sechi osvaldo de paolinigiancarlo giorgetti (6)tommaso cerno (2)mario sechi giancarlo giorgettiandrea meschini pio bastonimatteo tanzilli mara carlucciomario sechi melania rizzoligianluca comin (2)simone angelucci antonio angelucci giancarlo giorgetti (2)claudio descalzi mario sechi osvaldo de paolini melania rizzoliclaudio descalzi (3)osvaldo de paolini (3)osvaldo de paolini (2)claudio descalzi (2)simone angelucci antonio angeluccidavide desario mario sechigiancarlo giorgettisimone angelucci antonio angelucci giancarlo giorgetti (3)simone angelucci antonio angelucci (4)claudio descalzi (6)simone angelucci antonio angelucci (3)osvaldo de paolinigiancarlo giorgetti (7)davide desario (2)giancarlo giorgetti (2)giancarlo giorgetti (3)luigi bisignani osvaldo de paoliniclaudio descalziclaudio descalzi (5)

 

augusto minzolini e benedetta frucci (2)gianluca comin

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…