cafonal calcio pasolini

PASOLINATE CAFONAL - QUATTRO SQUADRE (ATTORI, SCRITTORI, GIORNALISTI, RIFUGIATI) SI SFIDANO PER IL TORNEO DEDICATO A PPP: PREMIATI DA FRANCESCHINI E FRANCESCA DE SANCTIS, BECCATEVI LA VERSIONE SPORTIVA DI EDOARDO LEO, MARCO RISI, ENZO DE CARO, CRUCIANI, GARRONE, MANNONI, LABATE, MENICHINI, PAGANI - IN TRIBUNA ABEL FERRARA E NINETTO DAVOLI

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

team giornalisti italiani in allenamentoteam giornalisti italiani in allenamento

Da www.ansa.it

 

Il ricordo di Pier Paolo Pasolini passa anche attraverso il calcio. Quello giocato, come a Pietralata, una delle tante periferie descritte dallo scrittore, poeta e regista friulano. A 40 anni dalla sua uccisione, attori, scrittori, giornalisti si sono sfidati sul campo del Fulvio Bernardini in un quadrangolare intitolato "Pasolini gioca ancora". Ad aggiudicarselo è stata la nazionale scrittori Osvaldo Soriano Fc che ha superato soltanto ai rigori la Pasoliniana, formazione composta da veterani della squadra di rifugiati Liberi Nantes.

stefano di traglia francesco sicilianostefano di traglia francesco siciliano

 

Ma in campo si sono affrontate un po' tutte le anime di Pasolini, rappresentate dal Team Giornalisti Italiani e l'Italianattori che il poeta corsaro contribuì a fondare. "Nel mio ruolo di ministro della Cultura, credo di dovere, in qualche modo, scusarmi per le istituzioni che non hanno capito Pasolini e, anzi, spesso lo hanno emarginato", dice il ministro Dario Franceschini che ha dato il calcio d'inizio del torneo assieme a Ninetto Davoli. "Pasolini è stato tante cose - aggiunge il ministro -. Anche calcio. Ci sono delle immagini bellissime di Pasolini in giacca e cravatta che gioca con i bambini nella periferia romana.

squadra pasoliniana in allenamentosquadra pasoliniana in allenamento

 

E questa iniziativa, qui a Pietralata, è il modo migliore per iniziare questo ricordo di Pasolini". Davoli, protagonista di suoi tanti film, oggi non è in campo ma i ricordi dell'amico sono vivi. Anche di quando inseguivano un pallone. "Non dico che viveva per il calcio, ma quasi- spiega -. Lo chiamavano lo Stukas perché era velocissimo. Aveva una passione sviscerata. Qualche volta capitava che doveva fare delle conferenze ma se c'era una partita delle volte diceva una scusa per venire a giocare".

sorteggio delle partitesorteggio delle partite

 

Su un campo da calcio, Pasolini tentò anche di superare un diverbio con Bernardo Bertolucci. "Ma Bertolucci ci ha un po' fregato perché schierò degli ex giocatori - spiega Davoli -. Pasolini si arrabbiò? A lui mica gli piaceva perdere. Giocava sulla fascia, era uno che faceva il doppio passo alla Biavati, era il suo idolo". Nel gioco del pallone, l'artista trovò un linguaggio, una forma espressiva assolutamente complementare alla letteratura. Il simbolo di una purezza perduta.

ninetto davoli con edoardo leoninetto davoli con edoardo leo

 

"Mi dispiace non aver mai avuto la possibilità di giocarci contro, sarebbe stato bello - si rammarica Matteo Garrone, per un giorno regista di centrocampo -. Da Davoli mi facevo raccontare sempre aneddoti legati alla sua vita e al calcio. Aveva una grande capacità di riuscire a capire prima di tutti gli altri quello che sarebbe successo nel nostro Paese". Giacomo Losi, invece, lo affrontò da avversario in un'amichevole al Flaminio tra l'Italianattori e gli ex di Roma e Lazio.

maurizio mannoni e il ministro dario franceschinimaurizio mannoni e il ministro dario franceschini

 

"Mi impressionò la sua voglia - sottolinea -. Mi sembrava un ragazzino. Incitava i compagni, correva su tutti i palloni. A chi lo paragonerei? Come spirito mi sembra Florenzi. Fisicamente era mingherlino ma la voglia di giocare era tanta. Il calcio di oggi? Ho paura che gli farebbe schifo come fa a tanti di noi".

matteo garronematteo garrone

 

Meglio quello di periferia, dove attori, giornalisti e scrittori tornano bambini. "Quando arrivò la notizia della sua morte eravamo sul campetto con Troisi e Arena - rivela Enzo Decaro -. Calò un silenzio gelido. Per noi che eravamo adolescenti fu la perdita di un punto di riferimento che era fondamentale proprio perché non aveva punti di riferimento se non la sua coscienza morale".

marco risi ai rigorimarco risi ai rigoristefano menichini saluta la mogliestefano menichini saluta la mogliejonis bascirjonis bascirgiuseppe cruciani prima della partitagiuseppe cruciani prima della partitadino giarrusso e maurizio mannonidino giarrusso e maurizio mannonimaurizio mannonimaurizio mannonifrancesca de sanctis madrina del quadrangolarefrancesca de sanctis madrina del quadrangolaremalcom pagani  portieremalcom pagani portieremaurizio mannoni federica de sanctis  francesco sicilianomaurizio mannoni federica de sanctis francesco sicilianogiacomo losigiacomo losifrancesco siciliano  sorteggia le partite con i capitani delle squadrefrancesco siciliano sorteggia le partite con i capitani delle squadrefrancesca d alojafrancesca d alojaabel ferrara  ninetto davoliabel ferrara ninetto davolimarino sinibaldi e andrea vianellomarino sinibaldi e andrea vianello

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO