1- QUI FINISCE L’AVVENTURA AMPEZZANA CON UN REPORTAGE FOTOGRAFICO CHE IL RUSPANTE PIZZI DA ZAGAROLO HA VOLUTO INTITOLARE POETICAMENTE "CAFONAL MASTIKAZZI" 2- PURO HORROR! IMMAGINATE "NON APRITE QUELLA PORTA" TRA LE VALLI DOLOMITICHE 3- CHE ALLEGRIA, CHE VOGLIA DI RESTARE ANCORA QUI AL FRESCO A VEDERE GLI ANIMALETTI CHE PRIMA CORRONO FELICI E POCO DOPO ME LI RITROVO FUMANTI NEL PIATTO 4- NEGLI INCONTRI DEI LOS CISNETTOS SI È ASSISTITO A UN ALTRO HORROR: IL RITORNO, PREPOTENTE, DEI MONARCHICI. MASSì, CORTINA NON È DI DESTRA, È A FAVORE DEL RE! 5- E MARIA PIA DI SAVOIA SI ABBANDONA AI RICORDI: IL FUHRER SI RECA A CASA DEL RE (AL QUIRINALE), RIFIUTA QUALSIASI COSA MARIA JOSÈ GLI OFFRA DA MANGIARE, MA CHIEDE DUE TAVOLETTE DI CIOCCOLATO FONDENTE CHE CONSUMA CON COLTELLO E FORCHETTA!

Ampezzanus Maleficus per Dagospia
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

1 - IL RITORNO DEI MONARCHICI

Caro Dago,
l'avventura ampezzana volge al termine. Martedì metterò il lucchetto al mio pagliaio, senza aver trovato il proverbiale ago, e col mio fagottino sulle spalle mi avvierò verso valle. Che tristezza, che voglia di restare ancora qui al fresco a vedere gli animaletti che prima corrono felici e poco dopo me li ritrovo fumanti nel piatto.

Ma nelle notti cortinesi, si è assistito a un altro fenomeno che mi ha un pochetto inquietato: il ritorno, prepotente, dei monarchici. Diciamocelo francamente, Dago, il pubblico di Cortina non è di destra, è a favore del re. Il che, in un momento in cui la classe politica latita come non mai, dà molto da pensare.

Comunque Cisnettone, che fiuta l'aria che tira come neanche il cagnone di Cesara Buonamici, decide di scodellare due-dibattiti-due sulle teste coronate, nonostante la sua vecchia militanza nel Partito Repubblicano di Ugo La Malfa.

Il primo dibattito sulle teste coronate va in scena venerdì 26, quando sulle poltrone smontezemolate Frau si siedono Maria Pia di Savoia (prima intervista dai tempi dei Faraoni), figlia dell'ultimo re d'Italia Umberto II. Con lei Carlo Giovanelli, il trinariciuto principe del jet set, lo chiccosissimo Antonio Caprarica in giacca bianca trapuntata, e quella giovanotta matta di Alfonsina Signorini.

Si parla di matrimoni reali e dell'attenzione che hanno saputo catalizzare, ma anche della testa calda di Alberto di Monaco e del suo sposalizio che ha rischiato di saltare per la sua infaticabile attività tra le lenzuola.

È Alfonsina La Pazza a esordire, sostenendo che c'è ancora molto "bisogno di fiaba", anche se i reali non vendono più come una volta. Ha ragione, e d'altronde la sua ricetta vincente con Chi, più che sui reali, si basa sulla realtà. Sulle coppie che scoppiano e su quelle che scopano.

Maria Pia di Savoia si abbandona ai ricordi e racconta del tempo che è passato dalla sua ultima visita a Cortina in cui, insieme al nonno andava a scalare le montagne. Insieme a loro c'era anche Indro Montanelli (sempre detto che era monarchico). E chissà che non sia nata da lì la passione per il giornalismo dell'ex testa coronata.

Anche il naso di Giovanelli vuole dire la sua e ricorda il suo debutto nella società, quando, alla festa della Principessa Pallavicini, ballò una delle ultime quadriglie della storia. Prima che, aggiungo io malefico come da copione, la quadriglia medesima venisse bandita dai salotti buoni perché, in una gara tra i balli più ridicoli del mondo sarebbe arrivata seconda. E perché solo seconda, dirai tu curioso? Perché è troppo ridicola per arrivare prima.

Ok, smetto di fare lo spiritoso e ti consegno una frase del principino che ti farà trasecolare: "Questi ultimi matrimoni ricordano la frase del "Gattopardo" di Luchino Visconti in cui si dice "bisogna che tutto cambi perché tutto rimanga tale e quale". A condurre Laura Laurenzi in Bettiza, che di teste coronate se ne intende assai.

Ma, dicevo, due serate sui monarchici. Infatti, sabato 27 a Villa Arzilla si ritrovano alcuni interpreti della sera precedente (Maria Pia, Giovanelli, la Laurenzi) accompagnati dal marito della Savoia, un parente stretto di Tutankamon, che risponde al nome di Michel de Bourbone-Parme e che non spiccica una parola d'italiano neanche se lo scrolli. Si esprime solo in francese, ma è così chic che nessuno osa dire nulla anche se più d'uno, palesemente, non capisce un tubo. La star della serata è comunque la figlia di Umberto II che esordisce raccontando quanto fosse bello stare in esilio in Portogallo.

Giuro Dago, ha proprio detto così. Poteva andare a cavallo coi cuginetti e fare un po' quello che voleva a Cascais. Beata lei! Vuoi altri aneddoti? Eh, ma sei proprio incontentabile. Ok, beccatene altri quattro o cinque. Primo, lo sai chi ha celebrato la comunione e la cresima di Maria Pia? Ma certo, chi altri se non Papa Pio XII. E, ancora, l'erede di casa Savoia ricorda il suo incontro con Hitler. E c'è da scompisciarsi: il Fuhrer si reca a casa del re (che era al Quirinale), rifiuta qualsiasi cosa Maria Josè gli offra da mangiare, ma chiede due tavolette di cioccolato fondente che consuma con coltello e forchetta.

Non basta, Dago, Maria Pia definisce suo padre (e qui mi perdonerai ma le virgolette sono d'obbligo) "l'uomo più educato mai conosciuto, dotato di una grandissima memoria". E, infine, non va dimenticato l'amore per il giornalismo che la principessa ha praticato per un po'. Ma se te la immagini cronista di nera a raccogliere le testimonianze dei passanti che hanno assistito allo scippo della vecchietta ti sbagli di grosso: ha avuto modo di chiedere impressioni e opinioni a tutto il bel mondo. Un paio di nomi? Sofia Loren e Ted Kennedy. Hai detto un prospero.

Ora mi eclisso Dago, devo mungere la mia mucca altrimenti non so con cosa fare colazione domattina. Ma, posso assicurartelo, riceverai altre mie tracce.
Tuo affezionatissimo

Ampezzanus Maleficus

 

VAMP DANTAN TONNO PINNA GIALLA SACRIFICALE DA FRANCESCO DE SANTIS TETTONA IN GRAN FORMA TAVOLATE PIA E LILIO SFORZA RUSPOLI LA TAVOLATA DI ALEMANNO ISABELLA BRUNO ASTALDI FRANCESCO DE SANTIS GRUPPO BONTEMPONI PRONTI ALLO GNAM GIANNI ALEMANNO CON ISABELLA BRUNO ASTALDI FLAVIO CAROLI

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