concorso dirigenti scolastici dirigente scolastico scuola preside presidi valditara

CONCORSO DI COLPA – IL CONCORSO PER IL RECLUTAMENTO DI 578 DIRIGENTI SCOLASTICI (CIOÈ I PRESIDI) È FINITO NEL CAOS, TRA RICORSI AL TAR IN NUMEROSE REGIONI, DENUNCE IN PROCURA E INTERROGAZIONI PARLAMENTARI DA PARTE DI PD E M5S – I BOCCIATI ALLO SCRITTO DENUNCIANO VIOLAZIONI DELL’ANONIMATO, PRESUNTI FAVORITISMI, CONFLITTI D’INTERESSE TRA CANDIDATI E COMMISSARI, DISCRIMINAZIONI VERSO I DISABILI – I CANDIDATI “FANTASMA” IN LOMBARDIA – IN CAMPANIA LA SELEZIONE È STATA CONGELATA E…

Estratto dell’articolo di Viola Giannoli per www.repubblica.it

 

https://www.repubblica.it/scuola/2025/04/14/news/concorso_scuola_presidi_ricorsi_anomalie_denunce_interrogazioni_parlamentari-424126673/

 

CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI

Opacità sull’estrazione delle tracce. Dubbi sullo scioglimento dell’anonimato. Collaborazioni professionali tra candidati e commissari. Esaminati ed esaminatori che si sono scambiati, negli anni, i ruoli. Sostituti chiamati a giudicare seppur bocciati alle prove preselettive. Colleghi che correggono i compiti di altri colleghi.

 

Uso di codici non consentiti. Griglie di correzione con cancellature. Potenziali conflitti d’interesse. Addirittura presunte discriminazioni di candidati con disabilità accertate. E commissari che, uno dopo l’altro, si dimettono.

 

Abbastanza per far sì che sul concorso ordinario per il reclutamento di 578 dirigenti scolastici, bandito il 18 dicembre del 2023 dal ministero dell’Istruzione e del Merito, si alzi un polverone nazionale fatto di ricorsi al Tar in numerose regioni, denunce in procura e interrogazioni parlamentari. Alla fine, in Campania, la selezione è pure stata congelata. [...]

 

La selezione sospesa in Campania

DIRIGENTE SCOLASTICO

L’ultimo atto, per ora, è che uno dopo l’altro i commissari d’esame si sono dimessi e pure i sostituti dei dimissionari hanno dato forfait. Ufficialmente per ragioni personali e di salute. Ma c’è il sospetto che le defezioni siano dovute al putiferio sulle presunte irregolarità denunciate nel concorso.

 

Così il direttore scolastico regionale, Ettore Acerra, che pure ha ribadito la regolarità delle procedure, non ha potuto far altro che congelare il calendario e sospendere l’intera selezione regionale a un passo dagli orali. [...]

 

Nei ricorsi al Tar e nell’esposto in procura sono finiti sospetti sulle fughe di notizie circa i quesiti delle prove scritte e sulla mancanza di trasparenza, presunti favoritismi di alcuni componenti della commissione verso esaminati con i quali hanno conflitto di interesse, supposti trattamenti iniqui riservati ai candidati disabili, per i quali non sempre sarebbero state rispettate le norme a tutela.

 

I candidati fantasma in Lombardia

CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI

Anche in Lombardia il ricorso al Tar curato dall’avvocato Domenico Naso sta per essere depositato perché, secondo i candidati esclusi dalla prova orale, “dall'analisi dei verbali e dei documenti ottenuti tramite richieste ufficiali di accesso agli atti sarebbero emerse diverse anomalie sia formali che sostanziali”, spiega una docente a Repubblica.

 

Tra le criticità ce n’è una comune a tutte le Regioni che riguarda l'estrazione delle tracce della prova scritta che sarebbe avvenuta 48 ore dopo il compito e in assenza di testimoni, anziché contestualmente allo scritto. In molte aule, inoltre, i candidati raccontano di aver avuto a disposizione la busta contenente il codice identificativo e una penna per tutta la durata della prova: con quella avrebbero potuto copiare numeri e lettere associati al proprio compito, violando così l’anonimato.

 

PRESIDE - SCUOLA

Dai verbali emergerebbe pure che alcuni elaborati sarebbero stati riaperti in più riprese, anche in giorni e mesi differenti; altri ancora non risultano valutati. Una candidata disabile ha scritto a Repubblica per denunciare, invece, che il tempo aggiuntivo concessole dall’Ufficio scolastico regionale fosse troppo poco rispetto a quanto richiesto nel suo certificato medico e che l’attrezzatura della sua postazione (pc e tastiera) presentasse dei malfunzionamenti che le hanno reso più ostico il compito.

 

giuseppe valditara - foto lapresse

Ma ci sono pure due casi curiosi: la prova suppletiva che riguardava solo due candidate ha visto anche la partecipazione di nove candidate “civetta” che avendo però consegnato il compito in bianco hanno reso riconoscibile le vere partecipanti al concorso.

 

Ci sarebbe pure una candidata assente alla prova scritta, o almeno così si evince dal verbale d’aula, ma il cui nome comparirebbe misteriosamente nell’elenco degli ammessi all’orale. I bocciati, inoltre, hanno sottoposto la correzione dei compiti all’intelligenza artificiale. Ebbene, sostengono che la maggior parte di loro, bocciati allo scritto, avrebbero superato la prova con votazioni pure alte.

 

L’anonimato violato nel Lazio

CONCORSO DIRIGENTI SCOLASTICI

Un altro faro si è acceso nel Lazio. Il gruppo dei ricorrenti ha sollevato le stesse anomalie: l’estrazione delle prove, l’identificazione dei candidati, correzioni estremamente veloci dei compiti (cinque quesiti a risposta aperta e cinque a risposta chiusa in inglese), firme olografe al posto di quelle digitali, griglie di valutazione pubblicate in ritardo, candidati tutelati dalla legge 104 collocati nello stesso istituto per sostenere la prova “in apparente violazione dei principi di inclusione e anonimato”. [...]

 

L’incompatibilità dei commissari in Sicilia

PRESIDE - SCUOLA

Un ricorso al Tar del Lazio è già arrivato dalla Sicilia dove l’iter concorsuale sarebbe stato viziato da altre anomalie. Ci sarebbero commissari che hanno tenuto corsi propedeutici al concorso ad alcuni dei vincitori, “un chiaro caso di incompatibilità”, sostiene un docente escluso. [...]

 

[...] Su tutto questo e sulle altre regioni pronte a muoversi – come il Veneto, la Puglia e l’Abruzzo – ai ministri dell’Istruzione Giuseppe Valditara e della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo sono arrivate già cinque interrogazioni parlamentari da Movimento Cinque Stelle, Verdi e Pd.

giuseppe valditara foto mezzelani gmt 273

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)