donatella di cesare balzerani

DIAMO ALLA DI CESARE QUEL CHE E' DELLA DI CESARE! LA CORSA DI DONATELLA DI CESARE, CANDIDATA IN CALABRIA NEL LISTINO CIVICO DI TRIDICO, DIVENTA UN CASO PER L'ELOGIO CHE LA FILOSOFA FECE DELLA BRIGATISTA MAI PENTITA BARBARA BALZERANI – IL M5S DIFENDE LA “PACIFINTA” DI CESARE CHE VIENE PROTETTA ANCHE DA TRIDICO (“INDEGNO ATTACCARLA UTILIZZANDO UN VECCHIO TWEET STRAVOLTO PER ATTRIBUIRLE TESI MAI SOSTENUTE E PAROLE MAI PRONUNCIATE”). MA LA SUA CANDIDATURA, FONTE DI GRAVE IMBARAZZO NEL PD, È CONSIDERATA “INACCETTABILE” DAL CENTRISTA ERNESTO MARIA RUFFINI...

Roberto Gressi per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

DONATELLA DI CESARE

Barbara Balzerani, Colleferro, 16 gennaio 1949 - Roma, 4 marzo 2024. Dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse, condannata a sei ergastoli per aver partecipato a diversi omicidi. C’era a via Fani, quando la scorta fu trucidata e Aldo Moro rapito.

 

C’era nei giorni del sequestro, culminati con l’assassinio del presidente della Democrazia cristiana. Fece la sua parte nell’agguato mortale al magistrato Girolamo Minervini, partecipò al sequestro del generale Nato James Lee Dozier.

 

 

 

Mai pentita, scrisse in carcere la sua autobiografia di irriducibile, con il titolo Compagna Luna.

 

(...) Oggi se ne riparla perché Donatella Di Cesare, filosofa, saggista ed editorialista, professoressa di Filosofia teoretica alla Sapienza, forse si candida come capolista nel listino civico di Pasquale Tridico (M5S) che per il Campo largo tenta di conquistare la Calabria.

 

DONATELLA DI CESARE TWEET SU BARBARA BALZERANI

Alla morte di Barbara Balzerani, la professoressa Di Cesare le dedicò un ricordo su Twitter. Eccolo: «La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna».

 

 

 

Tweet quasi subito cancellato, ma non per un ripensamento. Spiegò lei stessa che voleva evitare che fosse frainteso e se ne facesse un uso strumentale. Sui social un messaggio cancellato diventa scritto nella pietra. Ma ancora in tv, su La7, da Giovanni Floris, la professoressa ha confermato di non avere nulla di cui vergognarsi e che semmai è disponibile a una discussione sugli anni di piombo, ma non a farsi tritare dagli «architetti del linciaggio».

 

Contro la candidatura c’è la rivolta del centrodestra, e non solo.

 

pasquale tridico

Uno dei punti di forza delle democrazie è quello di non negare mai, a nessuno e per nessuna ragione, la libertà di pensiero e di parola. Ma pure la critica, anche dura, ha diritto di cittadinanza. Pasquale Tridico, che almeno al momento non fa passi indietro, sostiene che è indegno attaccare Donatella Di Cesare, «filosofa, pacifista e femminista, utilizzando un vecchio tweet stravolto per attribuirle tesi mai sostenute e parole mai pronunciate». Difesa da campagna elettorale. Anche se il pacifismo di Di Cesare si spinge fino a negare le armi a Kiev, spianando la strada a Putin.

 

Ma, soprattutto, non solo quel messaggio non è stato mai smentito, ma nemmeno spiegato.

 

E allora «la tua rivoluzione è stata anche la mia», lascia spazio a una cascata di ambiguità, anche se la vocazione non violenta viene rivendicata a gran voce. E «le vie diverse non cancellano le idee», non legittima che si possa tradurre con: tu con le armi e io con le battaglie sociali abbiamo perseguito lo stesso obiettivo? E se è incontestabile il diritto di piangere una vita spezzata, anche per chi di vite ne ha spezzate tante, colpisce l’uso del termine «malinconia», che vuol dire anche nostalgia per qualcosa che non ritorna.

donatella di cesare 3

 

Difficile pensare che un’allieva di Hans-Georg Gadamer possa aver inciampato nell’uso delle parole.

 

Questa storia va pure al di là della candidatura, pur fonte di grave imbarazzo nel Pd, e considerata «inaccettabile» da Ernesto Maria Ruffini. Quella delle Br è la storia di una ferita grande: troppo sangue, troppi morti, troppe complicità morali. Per questo sarebbe lecito chiedere alla professoressa una ritrattazione, o almeno una spiegazione.

 

Donatella Di Cesare ha gentilmente richiamato il Corriere della Sera , ma solo per ringraziare e dire che non ha nulla da aggiungere .

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