vittorio feltri tradimento corna

“A 50 ANNI HO SCOPERTO CHE L’INFEDELTÀ È UN TOCCASANA” - UNA LETTRICE SI CONFESSA A FELTRI: “AVEVO SACRIFICATO TUTTO PER MIO MARITO DA CUI HO RICEVUTO SOLO EGOISMO. POI UN GIORNO HO INCONTRATO COLUI CHE MI HA CAMBIATO LA VITA E QUESTA PASSIONE MI HA RIGENERATA…” - VITTORIONE: “SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA SENZA REMI MA PIENA DI CORNA. NON DOBBIAMO RAMMARICARCENE. IO E MIA MOGLIE…”

1 - CARO DIRETTORE, L’INFEDELTA’ E’ UN TOCCASANA. MI FA GODERE E VIVERE FELICE

Lettera di Elisabetta a “Libero quotidiano”

 

tradimento

Caro Direttore, fino a due anni fa una rubrica come questa mi avrebbe fatto inorridire e l'avrei considerata peccaminosa, blasfema e per nulla meritevole di occupare ogni giorno le pagine di un quotidiano prestigioso come il suo. Al massimo l'avrei relegata al mondo del cinematografo, come un copione scritto e recitato solo per attirare gli spettatori.

 

Questo avrei pensato fino a due anni fa... poi, sono stata colpita anch'io dal fuoco della passione travolgente, incontrollabile e viscerale, e mi sono abbandonata alle lusinghe dei piaceri della carne. Io, proprio io, considerata irreprensibile ed esempio di amore di coppia che resiste nel tempo e fronteggia ogni sorta di difficoltà, anteponendo sempre la serietà e i doveri di moglie fedele e sottomessa.

VITTORIO FELTRI

 

Io, definita "bellezza di marmo" perché bella e simpatica ma chiusa e riservata, considerata inaccessibile da tutti gli uomini di mia conoscenza e disposti ad offrirmi passione, amore, storie importanti e tenore di vita a cinque stelle A cinquant'anni mi sono ritrovata grigia e spenta. Avevo sacrificato interessi, passioni e desideri per il bene della famiglia ed in cambio avevo ottenuto solo egoismo da parte di mio marito.

 

È stata questa consapevolezza, o forse lo spirito di sopravvivenza... o forse il Dio Eros che ha bussato alla mia porta spingendomi a non pensare più con la testa, ma a cedere alle pulsioni del mio cuore.

 

cornuto 2

È stato allora che ho incontrato colui che mi ha cambiato la vita! Per motivi professionali ero costretta ad incontrarlo. All'inizio ero perfino sdegnata dalle sue avances e dalle doti affabulatorie e di simpatia che usava per attirare la mia attenzione, ma ero anche segretamente compiaciuta per quel qualcosa che ardeva nel mio corpo, come mai prima di allora. Non è stato facile. Ero bloccata dalle gabbie mentali in cui mi ero rinchiusa per anni.

 

Lui ha insistito, continuato, rischiato e si è insinuato dolcemente nei miei pensieri. I suoi occhi scuri che mi spogliavano con lo sguardo e che bruciavano di desiderio per me erano eccitanti ed invitanti. Quando poi mi ha sfiorata con il suo corpo e baciata d'impeto ho sentito il mio corpo vibrare... e la passione è esplosa fragorosa, come una miccia accesa in una stanza piena di barili di dinamite.

 

È stato tutto perfetto e magico: l'odore della sua pelle, la fusione dei nostri corpi in un abbandono totale al puro piacere, istintivo e libero. Questa passione inebriante è ancora immutata. Ogni volta io entro in un'altra dimensione, dove esistiamo solo noi due e le nostre emozioni, simbiosi assoluta di sensi con emozioni sempre diverse.

 

tradimento 4

Questa passione stupenda mi ha rigenerata. Sono ringiovanita, è aumentata la mia forza vitale, sono più allegra e positiva, è aumentata la mia autostima e sto realizzando anche qualche sogno nel cassetto! Tutti dicono che sono migliorata, che mi vedono diversa e vorrebbero sapere il segreto di questo mio cambiamento perché, in effetti, cambiando me stessa è cambiato tutto! Perciò, per me, l'infedeltà non è più da condannare ma è solo da vivere e godere!

Con stima sincera

P.S. Il suo pensiero, sulla vita e la politica, e le iniziative di Libero sono fantastiche!

Convivere logora: serve svago

 

2 - LA CONVIVENZA LOGORA L’AMORE, PER SOPRAVVIVERE SERVE SVAGARSI

Risposta di Vittorio Feltri

 

MELANIA RIZZOLI E VITTORIO FELTRI

Cara Elisabetta, siamo tutti sulla stessa barca senza remi ma piena di corna. Non dobbiamo rammaricarcene, ma prenderne atto con serenità. I matrimoni si consumano quanto le suole delle scarpe. Quelli che resistono all'usura dell'abitudine sono una fortunata minoranza. La convivenza purtroppo logora i sentimenti e non solo quelli.

Il fatto stesso di dormire nello stesso letto è denso di rischi. Se il coniuge sbadiglia, dopo un po' ti dà sui nervi, se starnuta tre volte di fila, idem, non parliamo se tossisce. Se poi russa lo soffocheresti col cuscino. È così.

 

Inutile prendersi in giro. Mia moglie ed io abbiamo separato prima le camere, poi i piani, infine le città. Io vivo a Milano 5 giorni, lei a Bergamo. Quando rientro a casa sono felice di vederla, sto bene con lei, è simpatica e intelligente. Il nostro è un rapporto stretto proprio perché lo abbiamo allargato. Le ho dato tutto quello che avevo in modo che si senta sicura e protetta.

VITTORIO FELTRI

 

Recentemente abbiamo festeggiato le nozze d'oro. Un traguardo non facile da raggiungersi. Ma so per quale motivo lo abbiamo tagliato insieme. Non ci siamo mai rotti le scatole a vicenda, abbiamo vissuto gomito a gomito. Mi pare sufficiente. Un giorno lei mi chiese cosa avrei fatto se per caso l'avessi trovata a letto con un altro. La mia risposta fu questa: «Ti avrei raccomandato di cambiare le lenzuola».

 

Niente di serio. Volevo che sapesse che noi due siamo una cosa sola poiché abbiamo deciso di campare insieme, dividendoci sacrifici e sforzi nel tirare avanti la famiglia, quattro figli meritano attenzioni. Il resto, le cadute, le debolezze, non devono incidere nel profondo del cuore. Ecco, questa in sintesi la mia storia.

 

Mi pare che la tua non sia tanto diversa. Ciò che hai fatto non è né grave né greve, bensì un risvolto neanche troppo peccaminoso di una lunga esistenza che spesso richiede qualche svago. Io non ho titoli per assolverti né per condannarti, ma so di essere uguale a te. Sono fedele alle persone che amo, ma ne ho amate parecchie.

E poche mi hanno creduto. Pazienza.

 

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...