
ACCORDI “CORRUTTIVI”, CONFLITTI DI INTERESSE IGNORATI, INCARICHI E “ALTE PARCELLE”: L’INCHIESTA SULL’URBANISTICA IN CITTÀ È L'ENNESIMA MINA SUL "MODELLO MILANO" (GIÀ PERICOLANTE, COME LA SCRITTA GENERALI SUL GRATTACIELO A CITYLIFE) – IL FULCRO È IL RAPPORTO TRA L’ASSESSORE ALLA RIGENERAZIONE URBANA, GIANCARLO TANCREDI, IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PAESAGGIO, GIUSEPPE MARINONI, E IL COSTRUTTORE FEDERICO PELLA: SECONDO I PM, MARINONI ERA IN UNA “TOTALE MESSA A DISPOSIZIONE” DEGLI INTERESSI ECONOMICI DI PELLA, PARTECIPANDO AGLI AFFARI E CONDIZIONANDO LE SCELTE AMMINISTRATIVE CONDIVISE CON L’ASSESSORE TANCREDI – COINVOLTE 6 SOCIETÀ CON TANGENTI FINO A 2,5 MILIONI DI EURO – IL CONFLITTO DI INTERESSI AVREBBE RIGUARDATO ANCHE SAN SIRO…
Pm Milano, assessore parte di patto corruttivo sull'edilizia
(ANSA) - L'assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, avrebbe fatto parte con un suo "contributo" all'accordo "corruttivo" stretto tra Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione paesaggio, e Federico Pella, "manager e socio della società di ingegneria J+S spa", uno degli indagati per i quali la Procura ha chiesto il carcere.
Lo si legge nelle imputazioni del decreto di perquisizione dei pm eseguito oggi dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Milano a carico di oltre 20 indagati. Quel presunto patto corruttivo, secondo i pm, sarebbe stato "remunerato anche attraverso contratti di collaborazione e di partenariato di fatto", da cui sarebbe conseguita una "totale messa a disposizione della funzione di Marinoni" nella Commissione a favore "degli interessi economici della J+S" su interventi edilizi.
E Marinoni (anche per lui chiesto il carcere) avrebbe partecipato "ai conseguenti affari e guadagni". Marinoni, si legge ancora, avrebbe condizionato di conseguenza "le scelte amministrative di trasformazione urbanistica", che passavano per la Commissione paesaggio, "condivise con l'assessore Tancredi, il quale dava un contributo alla realizzazione del patto corruttivo".
Tancredi, per il quale i pm hanno chiesto i domiciliari, avrebbe agevolato "l'attività svolta da Marinoni in conflitto di interessi", anche "riconfermandolo" al vertice della Commissione per il "2025-2029".
E pure "fornendo specifico supporto all'affare Nodi e Porte metropolitane, accordando il patrocinio del Comune di Milano e partecipando e stimolando incontri con gli operatori privati interessati alla realizzazione dei progetti urbanistici elaborati" dalla società di Pella e "dallo Studio Marinoni".
L'ipotesi di corruzione è contestata dal 22 dicembre 2021 fino ad oggi e a Tancredi sono contestate anche ipotesi di falso e induzione indebita a dare o promettere utilità.
URBANISTICA: PM MILANO, 'DA ASSESSORE PRESSIONI PER FAVORIRE CATELLA E BOERI'
(Adnkronos) - L'immobiliarista Manfredi Catella fondatore di Coima e l'architetto Stefano Boeri si sarebbero rivolti all'assessore comunale di Milano alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi per farlo ''interferire'' nelle valutazioni della Commissione per il paesaggio, ''così inducendo indebitamente il presidente della Commissione Paesaggio Marinoni ad orientare la Commissione (stessa, ndr) a esprimere parere favorevole'' sull'intervento edilizio denominato P39-Pirellino e Torre botanica.
E' uno dei passaggi del decreto di perquisizioni e sequestro della Procura di Milano in uno dei filoni sull'urbanistica che vede una ventina di indagati e che a portati i PM a chiedere sei misure di arresto.
In particolare Tancredi, ''facendo proprie le richieste di Boeri e Catella che minacciavano la 'rottura' delle relazioni che la mancata approvazione avrebbe provocato e riferendo che 'ovviamente' anche il sindaco Sala (estraneo, ndr) era stato informato da Boeri per averne l'appoggio, faceva pressioni su Marinoni, affinché facesse esprimere la Commissione in modo favorevole sull'intervento così da garantire gli interessi di Catella e Boeri''.
All'esito di queste ''ripetute pressioni'' su Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione per il paesaggio, nella seduta del 5 ottobre 2023, la Commissione esprimeva il parere favorevole, utilità indispensabile per ottenere le autorizzazioni edilizie, come richiesto da Tancredi che sponsorizzava gli interessi di Boeri e Catella'' sostiene la pubblica accusa.
Pm Milano, conflitto di interessi anche su opere stadio San Siro
(ANSA) - Il presunto "conflitto di interessi" di Giuseppe Marinoni, presidente della Commissione paesaggio che avrebbe agito con la "copertura" dell'assessore Giancarlo Tancredi, avrebbe riguardato, oltre a numerosi progetti immobiliari indicati nelle imputazioni, "anche la vicenda delle opere relative allo stadio Meazza e alle aree limitrofe del quartiere di San Siro".
Lo scrivono i Pm di Milano negli atti, facendo sempre riferimento ai rapporti tra Marinoni e "la società J+S di Pella", specializzata anche nella realizzazione di "strutture sportive". Dalle chat riportate emerge che Marinoni e Pella, "in accordo con Tancredi", avrebbero cercato "l'appoggio" dell'imprenditore Massimo Caputi (non indagato negli atti) per "ricevere un incarico per le opere relative allo stadio Meazza, su cui il sindaco Sala doveva prendere una decisione, avendo Marinoni e Pella elaborato le loro 'strategie' sullo stadio in vista di ogni possibile opzione".
Agli atti messaggi dell'ottobre 2023. Sempre i Pm scrivono che Tancredi, il 22 dicembre 2024, "faceva riconfermare al sindaco Sala la nomina di Marinoni nella stessa Commissione".
Tancredi, si legge ancora, già da dirigente comunale fino al 2021 "si era trovato a decidere su interventi cruciali, quali la riqualificazione degli scali ferroviari, l'ex Pirellino acquistato da Catella ceo di Coima, il progetto di rifacimento dello stadio di San Siro e il quartiere adiacente da parte di Inter e Milan".
Era stato lui il responsabile unico del procedimento che aveva fornito "un parere tecnico dopo aver acquisito i documenti relativi al nuovo 'Meazza'". Sulla sua nomina era già stata sollevata una "questione di incompatibilità" sulla base di una delibera Anac del 2018, per la quale "un dirigente di un Comune" con più di 15mila abitanti "non può assumere un ruolo politico nello stesso Comune". E ancora furono Tancredi e Marinoni a scegliere nel 2022 Giovanni Oggioni, arrestato lo scorso marzo, come vicepresidente della Commissione paesaggio.
Pm Milano, assessore confidava nell'appoggio del sindaco Sala
CROLLO DELL INSEGNA GENERALI - TORRE DI ZAHA HADID A MILANO CITYLIFE - FOTO LAPRESSE
(ANSA) - L'assessore del Comune di Milano Giancarlo Tancredi, per il quale sono stati chiesti gli arresti domiciliari, avrebbe ricevuto "gli investitori nei suoi uffici, per partecipare insieme a Marinoni", presidente della Commissione paesaggio, "alle loro trattative".
E in "tali contrattazioni su quantità di volumi e superfici, confidando nell'appoggio del sindaco Sala, per una rapida e concreta attuazione, suggeriva il ricorso ad accordi di Ppp", ossia di partenariato pubblico-privato, che "fissassero quote di Ers", edilizia residenziale sociale, "atte a 'giustificare' l''interesse pubblico' degli interventi" immobiliari e "a 'smarcare i piani attuativi', anche per gli edifici di elevata altezza".
Lo scrivono i pm di Milano negli atti della nuova inchiesta sull'urbanistica. Nelle carte si parla di uno "studio", passato per l'approvazione di una delibera di Giunta del 12 gennaio 2023, proposta dallo stesso Tancredi, e conferito proprio allo "studio Marinoni" su "Nodi e Porte Metropolitane Milano 2050". Uno "studio" finalizzato, secondo i pm, "a un'operazione di vasta speculazione edilizia gestita da Marinoni e Tancredi sui tavoli istituzionali". Il tutto "attraverso una 'strategia' urbanistica di pianificazione di dettaglio di estesissime aree del territorio di Milano" e sugli "svincoli" tra la città e l'hinterland.
Inchiesta urbanistica: indagate 6 società, per pm tangenti fino a 2,5 mln
(LaPresse) - Sono sei le società immobiliari indagate con i rispettivi manager dalla Procura di Milano nella nuova inchiesta sull'urbanistica per corruzione. Tra le principali Kryalos Sgr con il presidente e ad Paolo Bottelli, società di gestione del risparmio indipendente e privata che gestisce 86 fondi e oltre 14 miliardi di euro di immobili, che secondo le accuse ha pagato 2.579.127,98 euro di fatture per incarichi e consulenze all'ex membro della commissione paesaggio, Alessandro Scandurra, che non avrebbe dichiarato il "conflitto di interessi" né si sarebbe astenuto dal voto sui progetti immobiliari di via Verziere 11 e via Cavallotti 14.
Indagata anche Castello Sgr, con l'amministratore delegato Giampiero Schiavo, per 321mila euro di incarichi sempre a Scandurra che non si sarebbe astenuto dal voto sul progetto di "Torre Futura" di via Calvino 11.
Le altre società immobiliari che rispondono per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti sono la Egidio Holding, che detiene in pegno le quote del Gruppo Bluestone di Andrea Bezziccheri, e ha disposto consulenze per 279.136 euro all'architetto Scandurra mentre la società aveva al vaglio della commissione paesaggio 5 diversi progetti immobiliari a Milano: 'Hidden Garden' di Piazza Aspromonte, 'Salomone 77', 'Grazioli 59', 'Park Tower' di via Crescenzago 105 e 'East Town' nel quartiere Lambrate tra via Folli e via Sbodio.
Indagate anche le società Lombardini22, con il manager Paolo Facchini, per un "rapporto economico" da quasi 27mila euro con l'allora presidente della commissione paesaggio, Giuseppe Marinoni, mentre si votatavi sui progetti 'Bastioni di Porta Nuova 19' e 'Corte di Bayres-Corti Segrete'.
Infine sono iscritte la ACPV Architects delle archistar Patricia Viel e Antonio Citterio (indagati) per i rapporti d'affari con Marinoni sui progetti 'I Portali - Gioia 20' e 'Tortona 25' e la società di ingegneria J+S spa di Concorezzo di cui è indagato e ne viene chiesta la custodia cautelare in carcere l'architetto e socio Federico Pella. Secondo la Procura quest'ultima avrebbe avuto la "totale messa a disposizione della funzione di Marinoni" per i progetti di alcuni propri clienti fra cui la 'Goccia-Bovisa', via Palizzi 89, Pisani 16-18-20 e via Gardella 2. CRO LOM flo/lca 161334 LUG 25
«Piano regolatore ombra» e «con alte parcelle»: così per i pm l'assessore Tancredi «fece confermare a Sala» la nomina di Marinoni in commissione paesaggio
Luigi Ferrarella per www.corriere.it
È la Commissione Paesaggio del Comune, con i conflitti di interesse dei suoi componenti, il fulcro del coinvolgimento odierno dell’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Tancredi nell’inchiesta in cui i pm chiedono al gip gli arresti domiciliari suoi, dell’immobiliarista Manfredi Catella e di altre quattro persone.
La ricostruzione della Procura è infatti che l'assessore Tancredi il 22 dicembre 2024 abbia «fatto riconfermare al sindaco Sala la nomina di Giuseppe Marinoni nella stessa Commissione Paesaggio per il quadriennio 2025/2028».
E che Marinoni, perseguendo l'obiettivo di attuare un «Pgt ombra», e «con alte parcelle» (frasi tratte dai pm evidentemente o da intercettazioni o dal sequestro di messaggi sui cellulari), abbia «ricevuto incarichi privati dagli operatori della finanza immobiliare e proprietari di aree coinvolti nei maggiori interventi urbanistico-edilizi sul territorio del Comune di Milano», progetti sui quali la commissione di Marinoni era poi chiamata a esprimersi.
In più, ad avviso dei pm, «Tancredi operava attivamente anche al fine di "motivare" gli uffici del Comune ( "spaventati" dalle volumetrie e dalle altezze proposte) ad esprimersi positivamente», e «al contempo metteva al corrente Marinoni di ogni passaggio della sua opera di convincimento, organizzando appuntamenti con le società coinvolte per avvertirle e prepararle, anche per risolvere insieme a Marinoni alcuni aspetti salienti».
MARCELLO VIOLA CON LA COVER DEL TELEFONO DELL INTER
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Più in generale, invece il procuratore Marcello Viola inquadra le perquisizioni di stamattina nel «fenomeno legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia» che «ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo, tant'è che le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri e all'adozione di misure cautelari personali».