losito tarallo

“LUCIFERO NON ESISTE. E DI CERTO NON SONO IO” – ALBERTO TARALLO SI DIFENDE IN ATTESA DI ESSERE CONVOCATO IN PROCURA PER LE INDAGINI SUL SUICIDIO DI TEODOSIO LOSITO: “LE CONFESSIONI DI MORRA E DEL VESCO? VENDETTA MISERABILE DI ATTORUCOLI SENZA NÉ ARTE NÉ PARTE” – LA TESTIMONIANZA DELLA DEPUTATA DI “FORZA ITALIA” (ED EX DI PAOLO BERLUSCONI): “OGNI TANTO CI SENTIAMO, MA IO NON HO CONOSCIUTO UN SANTONE DELL' OLIO, HO CONOSCIUTO UN RAGAZZO CHE STAVA STUDIANDO PER DIVENTARE PARROCO..."

ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO

1 – TARALLO PRONTO A PARLARE COL PM «DI CERTO LUCIFERO NON SONO IO»

Giovanna Cavalli e Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

 

Il diavolo si è scocciato. «Lucifero non esiste, non è mai esistito. E di certo non sono io», sibila Alberto Tarallo e vorrebbe dire molto di più. Ma il suo avvocato, la penalista Daria Pesce, vigila su ogni sillaba, perché c' è il pm Carlo Villani che da un momento all' altro lo convocherà in Procura, nel fitto carnet di persone informate sui fatti, tra vip e controvip, che ha consegnato al cancelliere (ieri toccava a Patrizia Marrocco, onorevole di Forza Italia ed ex manager della Ares Film, che poi lasciò al suo destino).

PAOLO BERLUSCONI PATRIZIA MARROCCO

 

Per chiarire se davvero qualcuno abbia spinto al suicidio Teodosio Losito - lo sceneggiatore di fiction e suo compagno per quasi vent' anni - che quell' 8 gennaio del 2019 si impiccò con la sciarpa della mamma stretta al collo, nella villa di Zagarolo di cui, passati i fasti della Ares Film, gli era rimasta soltanto la nuda proprietà.

 

Come insinuato dalle confessioni notturne, avventate o premeditate, di Adua Del Vesco e Massimiliano Morra, che al Grande Fratello Vip evocarono l' ombra di un «Innominabile» e fosco individuo che controllava con il forcone le loro vite dentro e fuori dal set e da Villa Dafne, e in cambio si era preso la loro anima: «Lui è il Male».

alberto tarallo

 

Sospetti e congetture portarono a Tarallo, presunto Produttore-Tiranno, che le liquida con immutato disprezzo: «La vendetta miserabile di attorucoli senza né arte né parte, che dopo di noi non hanno mai più lavorato».

 

Ce n' è per tutti. Adua è «una sventurata che non sa quel che dice», Massimiliano «quello che poi, uscito dalla Casa, ha cambiato idea e mi ha chiesto scusa». Su Gabriel Garko, vera star degli sceneggiati di quei tempi d' oro e di ascolti record su Mediaset, lascia perfidamente che parli una lettera di Teo (che ci legge, ma tiene per sé) indirizzata proprio al divo de «L' Onore e il Rispetto», in cui rievoca gli inizi difficili: «

 

adua del vesco e massimiliano morra 5

Caro Gabriel... ai provini ti schifavano, non interessavi, non bastava essere il più bello d' Italia. Non ti voleva nessuno, noi per te abbiamo messo a rischio il nostro lavoro. Alberto ti ha mascolinizzato. Sei un arido, hai saputo mettere le persone una contro l' altra, con i tuoi comportamenti da mign...».

 

Le regole di comportamento, ribadisce Tarallo, erano necessarie: «Nessuna costrizione, soltanto una certa disciplina, la giusta contropartita per compensi stellari. Anche a me piacerebbe guadagnare centinaia di migliaia di euro senza fare sacrifici o rinunce, però nello spettacolo non funziona così.

 

patrizia marrocco

Garko e la Grimaldi avrebbero voluto rendere pubblico il proprio vero orientamento sessuale, in contrasto con i personaggi che interpretavano. Ma il pubblico delle fiction non glielo avrebbe mai perdonato, lo sapevano benissimo».

 

E adesso che Giuseppe Losito, fratello di Teo, non soltanto gli contende l' assicurazione sulla vita da 300 mila euro, sostenendo di esserne il legittimo beneficiario ma - convinto che esista un secondo e più recente testamento - si prepara a chiedere una perizia grafologica su quello del 2007, scritto a mano, che nomina il produttore come erede universale di un patrimonio che potrebbe valere 7 milioni di euro ma anche zero, dipende dalle interpretazioni, Tarallo si veste da angelo e racconta che «pur sconsigliato, ho accettato l' eredità sebbene ci fossero più debiti che soldi, per occuparmi di lui anche dopo la sua morte, il mio ultimo gesto d' amore per Teo».

 

gabriel garko adua del vesco

2 – LA DEPUTATA FI E GLI EX SOCI ARES "LOSITO FREQUENTAVA UN SANTONE"

Andrea Ossino e Francesco Salvatore per “la Repubblica – ed. Roma”

 

«Ho detto a Teo la verità, che avevo letto la lettera d' amore e d' addio ad Alberto Tarallo, e gli ho chiesto cosa stesse combinando. Mi ero veramente spaventata». Così aveva raccontato in un' intervista la deputata di Forza Italia Patrizia Marrocco, ieri ascoltata per oltre 4 ore dai magistrati che si occupano dell' inchiesta sulla morte dello sceneggiatore Teodosio Losito, suicidatosi l' 8 gennaio del 2019.

 

adua del vesco e massimiliano morra 4

Marrocco non è solo stata una dei fondatori nel 2006 della Ares Film, la casa di produzione su cui indaga il pm Carlo Villani. La deputata infatti era molto legata a Losito. È a lei, infatti, che lo sceneggiatore aveva affidato una lettera da conservare e poi da consegnare ad Alberto Tarallo, il compagno di vita e di lavoro dello sceneggiatore, finito nell' occhio del ciclone per i sospetti di un' istigazione al suicidio insinuati, al Grande Fratello Vip, dai due ex attori Ares Adua Del Vesco e Massimiliano Morra.

teodosio losito

 

«Teo venne a casa mia e mi disse: "Saprai tu quando darla ad Alberto" ha rivelato nelle scorse settimane la deputata - Non c' ho pensato due volte a leggerla e a quel punto sono corsa subito a casa loro, ho citofonato e lui mi ha detto: "Che ci fai qui?". Io gli ho detto la verità, che avevo letto la lettera e gli ho chiesto cosa stesse combinando», ha spiegato Marrocco durante la trasmissione televisiva "Non è l' Arena".

alberto tarallo

 

Poi ha aggiunto: «Anche in quell' occasione lui parlò con Christian, che gli disse di pregare molto, che la vita è meravigliosa e che non avevamo il diritto di togliercela ». Marrocco si riferisce a Christian Del Vecchio, un uomo che si autodefinisce 'messaggero della Vergine', ed è a capo di un' associazione religiosa che si chiama Amarlis, Associazione mariana accoglienza refugium lilium inter spinas. In un video sulla pagina Facebook si parla di un olio miracoloso originato da una foto della Madonna capace di guarire i malati.

Tarallo, Losito, Garko, Clemente Mimun

 

La donna lo avrebbe frequentato proprio come Losito ed Adua Del Vesco. «Ogni tanto ci sentiamo, ma io non ho conosciuto un santone dell' olio - ha detto la deputata - ho conosciuto un ragazzo che stava studiando per diventare parroco».

 

Stando alla lettera d' addio che ha fatto preoccupare Marrocco, Losito avrebbe cercato di proteggere Tarallo assumendosi le responsabilità della crisi della Ares che non garantiva più i milioni di ascolti delle prime serie de "L' onore e il rispetto". La donna ha lasciato la Ares Film quando il fallimento dell' azienda era quasi all' orizzonte; viveva a Zagarolo ed aveva un rapporto stretto con Losito. Gli avrebbe suggerito anche un percorso psicologico. Losito, in un primo momento, era seguito da uno psicologo parente di Tarallo. La deputata ha avuto anche un legame sentimentale con Paolo Berlusconi.

adua del vesco e massimiliano morra 6

 

E Mediaset, con Rti, possedeva il 5 per cento delle quote societarie dell' Ares. Per gli inquirenti che indagano sulla morte dello sceneggiatore e sui bilanci della società cinematografica la Marrocco è una testimone chiave.

alberto tarallo

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?