
I CONCESSIONARI CHE FRIGNANO PER I LETTINI VUOTI VOGLIONO PIÙ TURISTI IN SPIAGGIA? ABBASSINO I PREZZI! - PER UNA VOLTA, IL PREZZEMOLONE DELLA POLEMICA SOCIAL ALESSANDRO GASSMAN NE DICE UNA GIUSTA: "LA STAGIONE NON STA ANDANDO BENE? FORSE AVETE UN PO’ ESAGERATO CON I PREZZI” – ANCHE SE I DATI SONO ANCORA PROVVISORI, IL SINDACATO ITALIANO BALNEARI HA INDICATO UNA FLESSIONE MEDIA DELLE PRESENZE INTORNO AL 15%, CON PUNTE DEL 25% IN CALABRIA ED EMILIA-ROMAGNA – DANIELA SANTANCHÈ INTERVIENE IN DIFESA DEI SUOI EX "COLLEGHI" BALNEARI: “PARLARE DI CRISI DEL TURISMO DI AGOSTO È ALLARMISTICO E FUORVIANTE..."
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Estratto dell’articolo di Riccardo Bruno per il “Corriere della Sera”
Alessandro Gassmann ha le idee chiare sugli ombrelloni chiusi. «Cari amici gestori di stabilimenti balneari. Leggo che la stagione non sta andando bene. Secondo voi perché? Forse avete un po’ esagerato con i prezzi?». […] «Abbassateli e le cose, forse, andranno meglio».
Il «forse» è significativo: è un problema economico o c’è dell’altro? È soltanto una questione di alternative low cost oppure sta cambiando il modo di concepire le vacanze? La stagione è ancora nel pieno, i dati sono evidentemente provvisori, ma il Sindacato italiano balneari ha già indicato una flessione media delle presenze intorno al 15%, con punte del 25% in Calabria ed Emilia-Romagna.
STABILIMENTO BALNEARE - SPIAGGIA
Al di là delle cifre, è esperienza diffusa che molti lidi sono rimasti semideserti, soprattutto nei giorni feriali. «In realtà giugno non era andato male, mentre a luglio c’è stata sicuramente una flessione — conferma Simone Battistoni, presidente dei Balneari dell’Emilia Romagna —. È un fenomeno a macchia di leopardo, a Rimini è stato più contenuto, Ferrara e Ravenna ne hanno risentito di più». Anche per Battistoni il problema è economico, nel senso però che girano pochi soldi: «Anche quando le spiagge sono piene, i consumi si sono ridotti anche a fronte di prezzi rimasti praticamente invariati. Se prima la gente veniva per due settimane adesso ne fa solo una, oppure viene il weekend e torna a casa».
Non è solo la Riviera Romagnola: altro mare, stesse spiagge vuote in Versilia, oppure sulle coste laziali o calabresi. […] Mare in difficoltà ma anche gli agriturismi hanno lo stesso problema. Nonostante il pienone atteso a Ferragosto, Agriturist (che fa capo a Confagricoltura) lamenta che «la tendenza dominante è la minore durata dei soggiorni, con prenotazioni di due o tre notti al massimo, e una crescita del fenomeno delle vacanze mordi e fuggi».
FORTE DEI MARMI DANIELA SANTANCHE
Va tutto male? La ministra Daniela Santanchè si ribella: «Parlare di crisi del turismo di agosto è allarmistico e fuorviante. I primi due mesi estivi hanno visto l’Italia al top del mercato Mediterraneo con, da un lato, un 48% di saturazione per giugno e oltre il 43% a luglio e, dall’altro, una tariffa media più bassa rispetto a competitor di primissimo livello come Grecia e Spagna».
Gabriele Manella, docente di Sociologia del turismo e sviluppo del territorio all’Università di Bologna-Campus Forlì, prova a leggere i cambiamenti in atto. «Probabilmente è il concorso di diversi fattori: c’è un effetto dovuto al caro-prezzi, per cui molte località costiere, un tempo in voga, oggi soffrono maggiormente. C’è poi un aspetto legato ai mutamenti della quotidianità, che comportano anche vacanze meno lunghe rispetto al passato. E aggiungerei anche il fatto che ci sono molte più località che scoprono, o riscoprono, una vocazione turistica; oppure si sperimentano forme diverse di turismo, come quello lento o itinerante».
Tuttavia il professor Manella invita a non trarre conclusioni troppe affrettate: «Aspetterei prima di dire che il modello romagnolo o di altri territori sono in crisi. La Riviera ha superato l’impatto della mucilaggine nel 1989, credo che continuerà a essere molto competitiva anche in futuro». […]
DANIELA SANTANCHE DIMITRI KUNZ
ALESSANDRO GASSMAN
alessandro gassmann