termovalorizzatore gualtieri

ALL’USCITA 24 C’E’… SANTA PALOMBA CON IL NUOVO TERMOVALORIZZATORE! IL SINDACO GUALTIERI ANNUNCIA UNA SVOLTA NELLA LOTTA ALL'EMERGENZA RIFIUTI, CON LA CAPITALE SEMPRE SULL'ORLO DELLA CRISI: “ENTRO DUE ANNI AVREMO L’IMPIANTO ATTIVO E ZERO DISCARICHE” - L'AREA PRESCELTA È LA ZONA INDUSTRIALE DI SANTA PALOMBA, A SUD DELLA CAPITALE, AL CONFINE CON I COMUNI DI POMEZIA, ARDEA E ALBANO. DOVREBBE ESSERE TUTTO PRONTO PER IL GIUBILEO DEL 2025

Fabio Rossi per “il Messaggero”

 

GUALTIERI 11

La Capitale avrà il suo termovalorizzatore, entro due anni. Ad annunciarlo è il sindaco Roberto Gualtieri, durante la seduta straordinaria dell'assemblea capitolina sulla gestione del ciclo dei rifiuti e il piano industriale dell'Ama. «Con l'obiettivo ambizioso di zero discariche a Roma abbiamo deciso di realizzare un termovalorizzatore a completo controllo pubblico con le migliori competenze industriali», sottolinea Gualtieri.

 

La scelta del Campidoglio rappresenta una svolta importante nella lotta per evitare l'emergenza rifiuti, con la Capitale sempre sull'orlo della crisi. «Roma è più pulita di come l'abbiamo trovata ma ben al di sotto degli standard che ci siamo prefissati - ammette l'inquilino di Palazzo Senatorio - I miglioramenti risentono della precarietà degli sbocchi e degli strumenti di raccolta».

 

IL PIANO Ad accelerare la decisione dell'amministrazione comunale è il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla precedente giunta, quella di Virginia Raggi, che puntava al 70 per cento di raccolta differenziata per chiudere il ciclo di rifiuti. Che, invece, è tuttora affidato alla spedizione della maggior parte dell'immondizia raccolta verso impianti anche molto lontani dalla Capitale, con spese ingenti.

 

TERMOVALORIZZATORE

«Stiamo lavorando con il Governo e la Regione per permettere a Roma di chiudere il proprio ciclo dei rifiuti - spiega Gualtieri - con tutti gli strumenti necessari e di ricorrere alle procedure anche straordinarie per garantire rapidità, certezza ed efficienza, superando il vincolo posto dal piano regionale». E da ambienti vicini alla Regione il via libera sembra molto vicino, vista anche l'importanza strategica della scelta, così come sembra concreta la possibilità di inserire questo impianto nel novero dei progetti finanziabili con i fondi del Pnrr.

 

L'ITER L'orizzonte è quello del Giubileo del 2025: un evento di risonanza mondiale, per il quale la Città eterna non può farsi trovare in queste condizioni. L'area prescelta è la zona industriale di Santa Palomba, a sud della Capitale, al confine con i comuni di Pomezia, Ardea e Albano. Lì sorgerà un nuovo impianto in grado di trattare 600 mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati, che renderà necessaria soltanto una piccola discarica di servizio da 60 mila tonnellate. Secondo le stime del Campidoglio, il termovalorizzatore renderà possibile produrre il fabbisogno annuo di energia elettrica di 150 mila famiglie e risparmiare il gas utilizzato da 60 mila famiglia ogni anno.

 

TERMOVALORIZZATORE

IL DIBATTITO La svolta della Capitale riceve subito la benedizione di Enrico Letta: «Condivido e apprezzo la decisione di Gualtieri di dare una svolta alla politica dei rifiuti a Roma attraverso una strategia di valorizzazione energetica strutturale», commenta il segretario dem. Secondo Nicola Zingaretti, «Roma deve essere autosufficiente in tempi brevi o rimarrà sotto i rifiuti per sempre», sostiene il governatore, che per aiutare il Campidoglio dovrà adeguare lo schema attualmente in vigore nel Lazio. Superando anche i maldipancia degli alleati M5S: «Il piano rifiuti della Regione Lazio non prevede l'installazione di nuovi inceneritori», ricorda l'assessora regionale Roberta Lombardi.

 

Ma il fronte politico favorevole al nuovo impianto è vasto: «L'importante è che a Roma finalmente si decida, dopo tanti dubbi e incertezze del passato, per un termovalorizzatore che permetterà di risparmiare, abbassare le tariffe per i cittadini e produrre energia dai rifiuti», sottolinea Raffaele Ranucci, ex senatore dem e promotore della lista civica per Gualtieri.

 

TERMOVALORIZZATORE SANTA PALOMBA

Di «ottima decisione» parla Carlo Calenda, leader di Azione ed ex candidato sindaco della Città eterna. Anche dal centrodestra si plaude alla scelta, rivendicandone la paternità: «Gualtieri dà ragione alla Lega e annuncia la realizzazione di un termovalorizzatore», dice la deputata del Carroccio, Barbara Saltamartini. Si smarca però Fratelli d'Italia, con il capogruppo capitolino Giovanni Quarzo: «Questa tecnologia è ormai obsoleta e superata - sostiene l'esponente di Fdi Gualtieri evidentemente ignora l'esistenza di gassificatori e dissociatori molecolari al plasma, impianti industriali di nuova generazione già molto diffusi in Usa e Asia».

roberto gualtieri foto di bacco

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…