testamento eredita

MAI PIU’ A BABBO MORTO - ALLUNGAMENTO DELLA VITA, CRISI ECONOMICA E DEMOGRAFICA CAMBIA IL MODO DI LASCIARE L’EREDITÀ A FIGLI E NIPOTI - DEI 5 MILA MILIARDI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE CIRCA IL 60% È IN MANO AGLI OVER 65 - ECCO COME SI CERCA DI INTERVENIRE SULLE DISUGUAGLIANZE TRA GENERAZIONI (E DI FARLO NEI TEMPI GIUSTI)

Dario Di Vico per il “Corriere della Sera”

 

TESTAMENTOTESTAMENTO

L'eredità sta cambiando. E il motivo è semplice: attorno sono mutate tante condizioni di contesto come l' allungamento della vita media, la demografia, l' apartheid del mercato del lavoro che penalizza i giovani. Si affermano così due esigenze nuove: trasferire prima della morte risorse alle nuove generazioni e lasciare soldi al non profit da parte degli anziani senza figli.

 

Entrambe in qualche maniera cercano di intervenire sulle disuguaglianze, direttamente passando risorse ai discendenti nel tempo giusto, indirettamente aiutando le organizzazioni del terzo settore. Diventa fondamentale avere l' eredità quando si sta progettando il proprio itinerario di vita e quando maturano scelte chiave come frequentare un costoso corso universitario, comprare un appartamento oppure iniziare un' attività economica.

 

Thomas Piketty Thomas Piketty

È a questo punto che i nonni o i genitori possono intervenire just in time e non rimandare tutto al post mortem quando probabilmente il destino dei figli/nipoti è già irrimediabilmente segnato in termini di disagio abitativo o di esclusione sociale. Persino l' economista francese Thomas Piketty nel suo voluminoso studio sul capitale ha dedicato alla questione alcune pagine analizzando l' età media dei deceduti e degli eredi in Francia.

 

«Nel XIX secolo si ereditava attorno ai 30 anni, nel XXI si erediterà attorno ai 50 e questo perché l'età media al momento della nascita dei figli si è stabilizzata nel lungo periodo attorno ai 30 anni ed è quella che viene chiamata la durata delle generazioni».

C' era una volta la nuda proprietà, uno strumento di mercato che serve a far sì che gli anziani possano rendere liquido il valore dell' immobile in cui vivono vendendolo ante mortem .

 

millennials 7millennials 7

Lo strumento non ha mai sfondato per un preciso motivo: è una cinica scommessa sulla durata della vita dei venditori, più corta è più chi ha comprato entra in possesso del bene prima e quindi paga meno. La fissazione del prezzo di vendita è poi legata a tutta una serie di calcoli sulle aspettative di vita degli stessi venditori che comunque non rendono facile l' intera operazione. Spiega Luca Beltrametti, docente di economia all' università di Genova: «È vero la nuda proprietà non si è mai affermata perciò il legislatore è intervenuto nel 2015 creando la norma del prestito vitalizio ipotecario. Che rende più facile l' idea di una trasmissione intergenerazionale della ricchezza nei tempi giusti».

 

millennials 6millennials 6

È chiaro che l' aiuto degli anziani ai propri familiari più giovani avviene in tanti modi, sotto forma di aiuti cash, regali, sostegni di welfare. Ma si tratta di trasferimenti che non toccano il patrimonio che in Italia per gli anziani è quasi totalmente fatto di case. Dei 5 mila miliardi che grosso modo vale il patrimonio immobiliare circa il 60% è in mano agli over 65, in più è costituito da appartamenti di ampia metratura e spesso situati in zone centrali delle città, riuscire a mettere in circolo queste risorse prima della morte dei loro possessori è un' operazione che ha una valenza quasi di sistema. Non risolve certo i nodi della disuguaglianza giovanile, della mancata mobilità sociale ma può rappresentare una sponda interessante per le politiche pubbliche di redistribuzione, anche perché si tratta di trasferimenti che avvengono nell' ambito della singola famiglia e quindi in un ambiente altamente fiduciario.

millennials 5millennials 5

 

In cosa consiste il prestito vitalizio ipotecario? Lo strumento è ancora poco conosciuto perché i decreti attuativi sono di qualche mese fa e finora solo quattro banche (Monte dei Paschi, Intesa, Unicredit e Banca Popolare di Sondrio) hanno cominciato a utilizzarlo. Il nonno ottiene dagli istituti di credito una somma in contanti pari mediamente al 30% del valore del suo immobile (si può arrivare anche al 60%) e la trasferisce ai nipoti che possono utilizzarla per aprire un ristorante, far partire una startup, pagarsi le spese universitarie all' estero, acquisire una licenza taxi o magari comprarsi un monolocale dove andare a vivere. L' anziano può decidere di non pagare nulla fino al giorno della morte.

 

A quel punto tra la banca e gli eredi si apre un confronto: i giovani hanno 12 mesi per rimborsare il prestito avuto negli anni precedenti con l' aggiunta di interessi e spese e in caso positivo mantengono il possesso della casa dei nonni. Se non hanno i soldi per chiudere l' operazione scatta l' opzione B, la vendita della casa da parte delle banche che rientrano dei soldi del prestito e girano agli eredi il surplus.

 

anziani arzillianziani arzilli

Il meccanismo è garantito da una perizia indipendente che obbliga le banche a non svendere l' immobile lasciando all' asciutto gli eredi. In questo modo si compra il tempo. Spiega Claudio Pacella, fondatore di 65plus, una società che fa consulenza alle banche per prodotti finanziari per la terza età: «Con la nuda proprietà la vendita anticipata era irreversibile, qui invece gli eredi non rinunciano alla casa dei nonni che resta in famiglia e comunque hanno avuto finanziamenti al momento giusto, quando servivano veramente». In più il fatto che la casa possa restare in famiglia responsabilizza sulla manutenzione gli inquilini, che pur anziani non la lasciano andare.

 

È presto per sapere se questo nuovo strumento finanziario funzionerà ma dai primi mesi arrivano segnali incoraggianti. Esiste ovviamente un' altra strada più tradizionale per trasmettere ricchezza agli eredi ed è quella delle donazioni dal notaio. Non ci sono però informazioni certe sul flusso e le sensazioni sono divergenti. «L' unico dato a cui far riferimento - dice Arrigo Roveda, presidente del Consiglio notarile di Milano - è quello Istat sui trasferimenti a titolo gratuito che è spurio perché comprende tutte le forme, non solo le donazioni. Ebbene nel 2015 e nel primo semestre 2016 il trend fa segnare -10%». Comunque secondo uno studio dell' università di Bologna oggi 9 startup su 10 sono finanziate dai genitori e dai parenti.

ANZIANI ANZIANI

 

Finora abbiamo parlato di anziani con eredi ma le statistiche ci dicono che aumenta il numero di coloro che muoiono senza persone di famiglia a cui trasferire la ricchezza accumulata. Secondo il professor Gian Paolo Barbetta che per conto della Fondazione Cariplo ha curato uno studio, «nell' arco dei prossimi 15 anni è destinato a essere trasferito mortis causa circa un quinto della ricchezza netta del Paese. All' interno di tale flusso appare ragionevole immaginare che il valore potenziale dei lasciti al terzo settore corrisponda all' 1% di quell' ammontare.

 

In Italia il valore economico di tale ricchezza potrebbe oscillare tra i 100 e i 129 miliardi, nella sola Lombardia potrebbe attestarsi a 12 miliardi». Una somma che ovviamente aiuterebbe il non profit a dotarsi delle risorse necessarie per intervenire sulla disuguaglianza non solo generazionale.

 

ANZIANI ARZILLIANZIANI ARZILLI

«Per le organizzazioni del terzo settore è sicuramente una sfida perché mobilitare questa ricchezza significa non solo attrezzarsi operativamente sul fundraising ma anche saper spiegare ai donatori il valore della propria azione» aggiunge Barbetta. Segnali positivi di un dialogo tra anziani e terzo settore vengono da una ricerca del comitato Testamento Solidale con il Consiglio nazionale del notariato che segnala una crescita dei lasciti filantropici a due cifre dal 2014 in poi. Dei 100 mila testamenti registrati ogni anno 9 mila appartengono a questa categoria. Donano di più le donne, la media è sotto i 20 mila euro e solo l' 8% è sopra i 100 mila euro e la motivazione principale di questa filantropia dal basso è avere condiviso in vita con il non profit un' esperienza di carità.

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...