proteste alla gkn di firenze

BUONE NOTIZIE DALL’EX GKN DI CAMPI BISENZIO: IL TRIBUNALE DI FIRENZE HA ACCOLTO IL RICORSO CONTRO IL LICENZIAMENTO DI 185 DIPENDENTI - LA GIUDICE HA RILEVATO ERRORI DI COMUNICAZIONE NELLE MOSSE DELLA PROPRIETÀ (LA "QF SPA" IN LIQUIDAZIONE DELL’IMPRENDITORE FRANCESCO BORGOMEO, CHE AVEVA RILEVATO LA FABBRICA NEL 2021) ANNULLANDO LA DECISIONE PER "COMPORTAMENTO ANTISINDACALE"

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Estratto dell’articolo di Ernesto Ferrara per “La Repubblica”

 

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«Attenzione ragazzi, i compagni tedeschi sono vegani: cosa possiamo fare di vegano?». Un brivido solo scuote la formidabile organizzazione del veglione operaio dell’ex Gkn di Campi Bisenzio ed è quando ieri arriva la conferma che dalla Germania si muoveranno almeno 50 attivisti, quasi tutti vegani, di un gruppo ambientalista che sostiene la causa operaia più famosa d’Italia. Male di poco: in un paio d’ore si decide che accanto alla leggendaria penna alla pecora campigiana sarà proposto anche un menù vegan. Il resto, tutto confermatissimo: djset e concerto di gruppi come i Meganoidi, cena e comizi. […]

 

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Capodanno di festa e lotta, quello che si prepara davanti ai cancelli della vecchia fabbrica di componenti per l’automotive che il fondo inglese Melrose voleva chiudere 1.000 giorni fa e da allora combatte. Il salvataggio dello stabilimento resta una chimera ma ieri il Tribunale del lavoro di Firenze ha accolto il ricorso presentato dalla Fiom-Cgil contro la procedura di licenziamento collettivo avviata dalla proprietà, la Qf spa in liquidazione dell’imprenditore Francesco Borgomeo, che aveva rilevato la fabbrica nel 2021 ma da allora, in perenne scontro con le Rsu, non è riuscito nel rilancio.

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La procedura dei licenziamenti, senza la sentenza del giudice, sarebbe stata efficace dall’1 gennaio. Invece la giudice Anita Maria Brigida Davia ha riscontrato errori di comunicazione nelle mosse della proprietà, annullando i licenziamenti per «comportamento antisindacale». Notizia accolta con giubilo dal Collettivo e dalla Fiom. E il Capodanno operaio davanti alla fabbrica, già fissato in attesa della sentenza, da ieri ha avuto un altro boom di adesioni: 2 mila iscritti prima, 5 mila attesi a ieri. Borgomeo adesso potrebbe riproporre i licenziamenti attesi i due mesi di legge.

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A meno che non saltino fuori nuovi investitori e nuovi progetti. E il governo che fin qui si è parecchio defilato è chiamato a metterci la faccia: i licenziamenti sono bloccati ma la cassa integrazione scade il 31 e senza una proroga in 185 rimanere senza stipendio e ammortizzatori sociali. Adesso sia Fiom che Regione Toscana chiedono che sia il Ministero delle Imprese ad intervenire.

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