autobus atm uccide cristina conforti 4

LUCI ROSSE E CRONACA NERA - "CIAO TESORO, TUTTO OK?" - UN AUTISTA DELL'ATM INVESTI' E UCCISE UNA DONNA VICINO MILANO PERCHE' IMPEGNATO IN UNA CONVERSAZIONE HARD SU MESSENGER - L'UOMO STAVA CONCORDANDO UN INCONTRO SESSUALE E "NON PRESTAVA ADEGUATA ATTENZIONE ALLA GUIDA" - IL MEZZO DOPO AVER URTATO IL MARCIAPIEDE COLPI' LA DONNA CON IL CRISTALLO DEL PARABREZZA...

Federico Berni per il corriere.it

 

Autobus Atm

«Ciao tesoro tutto ok?». È questa l’unica parte riferibile della conversazione preparatoria di un incontro a luci rosse che l’autista del bus 727 stava intrattenendo in una chat di Messenger, il servizio di messaggistica di Facebook, mentre era al volante del mezzo pubblico lungo via Gorki, un lungo rettilineo che costeggia il perimetro del Parco Nord di Cinisello Balsamo, nell’hinterland nord di Milano.

 

Sono le 15.25 dell’11 dicembre 2020, quando lo scambio a luci rosse si interrompe. L’orario è decisivo nella contestazione di omicidio stradale mossa dalla procura di Monza al conducente Atm (l’azienda del trasporto pubblico milanese). Alle 15.27, infatti, Areu, l’agenzia per il soccorso regionale lombardo, registra la chiamata per l’invio dei soccorsi in via Gorki, all’altezza delle strisce pedonali del civico 77.

 

Autobus Atm uccide Cristina Conforti

La vittima Cristina Conforti, madre di due figli

L’autobus, negli istanti precedenti, aveva appena colpito Cristina Conforti, 53 anni, impiegata presso il vicino comune di Bresso, madre di due figli. La donna stava tornando da una passeggiata nel verde. Era sull’attraversamento pedonale quando viene investita dal mezzo condotto dal 49enne, che proprio in quell’attimo fatale era impegnato, secondo le conclusioni del sostituto procuratore Michela Versini, in uno scambio di messaggi pornografici via Messenger. L’imputato è un 49enne brianzolo, e nei suoi confronti gli inquirenti hanno chiesto il rinvio a giudizio (l’udienza è fissata il 22 giugno davanti al gup Marco Formentin).

 

L’indagine del pm

Autobus Atm uccide Cristina Conforti 2

Decisivi, per lo sviluppo delle indagini, sono stati gli accertamenti svolti su incarico del pm sul telefono dell’autista, a cura del consulente tecnico Maria Pia Izzo. Il magistrato ha disposto il sequestro dell’hard disk delle telecamere interne del bus, che però non ha dato risultati perché guasto, secondo quanto riferito da fonti legali. La dinamica parziale dell’incidente è stata registrata da un altro mezzo pubblico che passava nello stesso momento.

 

Ma è la perizia sullo smartphone dell’imputato che ha aggravato ulteriormente la posizione dell’autista. È emerso infatti che l’uomo era impegnato in una conversazione per concordare prestazioni sessuali con un’altra persona, nella quale ha mandato quattro invii di testo, ognuno con relativa risposta, tra le 15.20 e le 15.25 (l’interlocutore gli manderà anche l’estratto di un video di pornhub alle 15.42), e la morte della donna è da collocare poco prima delle 15.27.

 

Autobus Atm uccide Cristina Conforti 3

La richiesta di rinvio a giudizio

Circostanza molto grave, se confermata, che viene inserita nello stesso capo di imputazione. Il «conducente», si legge nella richiesta di rinvio a giudizio «non prestava adeguata attenzione alla guida, essendo impegnato in conversazioni scritte via Facebook», tanto da «urtare con il pneumatico il cordolo in cemento del marciapiede, non accorgendosi della presenza del pedone», così «colpendola con il cristallo del parabrezza e proiettandola alla base dell’autobus» per poi investirla e «trascinarla fino alla fine della corsa», e causarne il decesso.

 

Autobus Atm uccide Cristina Conforti 4

«Non sapevamo neppure con quali parole spiegare ai familiari di Cristina l’utilizzo che questa persona stava facendo del proprio cellulare — ha detto Fernando Rosa, responsabile di Giesse Risarcimento Danni di Monza, agenzia alla quale si sono rivolti i parenti della vittima — È inaudito morire in simili circostanze. Inizialmente sembrava solo una banale distrazione, invece è emerso qualcosa che non ci saremmo mai aspettati».

 

Autobus Atm uccide Cristina Conforti 5

Da Atm fanno sapere che il loro dipendente, subito dopo il fatto, è stato immediatamente sospeso sia dalla guida, sia da altre attività che hanno a che fare con il servizio su strada, e destinato ad altre mansioni, in attesa del giudizio.

Autobus AtmAutobus Atm uccide Cristina Conforti 6

Ultimi Dagoreport

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…

ignazio la russa enrico pazzali banche dati spioni spionaggio

FLASH! – CON L’INCHIESTA SUGLI SPIONI DI ''EQUALIZE'' FINITA NELLE SABBIE MOBILI MILANESI, ENRICO PAZZALI È POTUTO TORNARE IN CARICA COME PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE FIERA MILANO (DA CUI SI ERA AUTOSOSPESO) - DAVANTI A TALE "SCANDALO", IL CDA DELL’ENTE HA PAURA A REVOCARGLI LE DELEGHE, ANCHE SFRUTTANDO LA SCUSA DEL GARANTISMO. ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL POTERE A MILANO DI LA RUSSA, GIÀ GRANDE AMICO DI PAZZALI – PS. SI VOCIFERA CHE IL TIFOSO ‘GNAZIO SIA MOLTO INTERESSATO AI GUAI DELL’INTER, DOPO LA BOMBASTICA INCHIESTA DI “REPORT” SUI CONTI DEI NERAZZURRI…

matteo salvini marine le pen emmanuel macron giorgia meloni

DAGOREPORT - COME DAGO-ANTICIPATO, MACRON E MELONI SI SONO SCAMBIATI IERI SERA A PALAZZO CHIGI IL RAMOSCELLO D’ULIVO. CHI HA AVUTO, HA AVUTO; CHI HA DATO, HA DATO: SCORDIAMOCI IL PASSATO. DEL RESTO, PRIMA DEL VIAGGIO IN ITALIA, MACRON E MATTARELLA HANNO PREPARATO BEN BENE L’INCONTRO DELLA PACE - ALLA FINE, DOPO DUE ORE DI FACCIA A FACCIA, TROVATA LA QUADRA SU UCRAINA, DAZI, TRUMP E SPESE MILITARI, L’UNICO GROSSO PROBLEMA SI E' CONCRETIZZATO NELLA PRESENZA NEL GOVERNO DI SALVINI CHE SIEDE TRA I “PATRIOTI” ORBAN E LE PEN. TANT’È CHE SALVINI STAMATTINA AI SUOI FEDELISSIMI HA COMMENTATO, SECCO: “E’ CADUTA LA GIORGIA”. EVITANDO PERÒ DI AZZARDARE ALCUNA DICHIARAZIONE SULL’INCONTRO DI LADY GIORGIA COL "GUERRAFONDAIO MATTO" DI FRANCIA - CHISSA', SENZA UN SALVINI TRA I PIEDI, FORSE MELONI AVREBBE GIA' COMPIUTO, SE NON UN TRASLOCO, UN AVVICINAMENTO AL PPE, PER LA GIOIA DI URSULA E DI MERZ. E QUANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA HA FATTO PRESENTE IL SUO FARDELLO LEGHISTA, MACRON HA REPLICATO CHE LA SUA ANTAGONISTA MARINE LE PEN NON SARÀ NEL GOVERNO MA HA UN PESO ELETTORALE BEN MAGGIORE DELLA LEGA…

alberto nagel philippe donnet francesco milleri gaetano caltagirone

DAGOREPORT - NON È UNA BATTAGLIA, È UNA GUERRA ALL’ULTIMO SANGUE IL RISIKO CHE DA SEI MESI STA STRAVOLGENDO LA SCENA ECONOMICA E FINANZIARIA ITALIANA, PROTAGONISTA L’82ENNE CALTAGIRONE IMPEGNATO NELLA SUA SFIDA FINALE: SE NON CONQUISTA GENERALI ASSICURAZIONI, PERDE LA FACCIA NON SOLO L’EX PALAZZINARO ROMANO MA ANCHE IL GOVERNO MELONI, CHE PUNTA A ESPUGNARE CON L’IMPRENDITORE-EDITORE IL POTERE ECONOMICO MILANESE - OGGI, SORPRESONA: IL FINORA RAPIDO E INVINCIBILE CALTARICCONE HA CHIESTO IL RINVIO SINE DIE DELL’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA CHE IL 16 GIUGNO DECIDERÀ SULLA MOSSA DEL CEO ALBERTO NAGEL DI DISFARSI DELLA QUOTA DEL 13% DI GENERALI PER ACQUISIRE DAL LEONE DI TRIESTE, BANCA GENERALI. COME MAI HA CHIESTO IL RINVIO SINE DIE? TEME MAGARI CHE IL SUO PARTNER, IL CEO DELL’IMPERO DEL VECCHIO, FRANCESCO MILLERI, CHE ULTIMAMENTE HA APPLAUDITO ALL’OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI, SI DEFILI DA CALTAGIRONE ALL’ASSEMBLEA DEL 16 GIUGNO? SE CALTARICCONE NON VINCE, SARANNO DOLORI A PALAZZO CHIGI…