matteo salvini no vax

AVVISATE SALVINI: SCHIERARSI COI NO VAX NON PORTA VOTI – IL SONDAGGISTA ANTONIO NOTO: “I PARTITI DI PIAZZA E DI GOVERNO NON HANNO MAI AVUTO UN CICLO LUNGO. RIFONDAZIONE COMUNISTA FU DISTRUTTA DA QUESTO. UN PARTITO NON PUÒ STARE CON DUE PIEDI SU UNA SCARPA” – PIEPOLI: “CI VORREBBERO DELLE RICERCHE ETNOGRAFICHE, PER CAPIRE IN PROFONDITÀ LO STATO D'ANIMO DEI LEGHISTI…”

Pietro De Leo per “Libero quotidiano”

salvini

 

Il Covid e la sua onda lunga con i riflessi delle politiche anti-contagio hanno rappresentato di per sé un soggetto politico, capace di scompaginare governi, consacrare o stroncare leadership, marcare le diverse intensità presenti nei partiti. È il caso, quest' ultimo della Lega, dove si affollano istantanee contrapposte.

 

Da un lato ci sono i ministri che votano in consiglio dei ministri per l'introduzione del Green Pass e dall'altro i deputati che l'altroieri in Commissione Affari Sociali della Camera si esprimono contro il certificato (in linea con il partito, hanno specificato "fonti" di via Bellerio). Da una parte c'è un grappolo di deputati che, a Roma, raggiungono la piazza dei no-pass popolata anche di no-vax e dall'altra i governatori che spingono sulle immunizzazioni. Insomma, la sembianza di una Lega di lotta e di governo diventa dicotomia e pone, però, interrogativi sui riflessi di tutto questo nei termini del consenso.

MANIFESTAZIONE NO VAX

 

Libero ne ha parlato con autorevoli sondaggisti. Partendo da un punto: potrebbe pagare, elettoralmente, la strizzata d'occhio verso chi è ostile ai vaccini?

 

Secondo Antonio Noto, dell'istituto demoscopico Noto Sondaggi, no. «Contrariamente a quanto si possa pensare - osserva - il popolo no-vax è molto trasversale. Spesso nelle piazze troviamo quelli di estrema destra, ma ce ne sono molti anche di sinistra». Dunque, lanciare segnali in quella direzione «non produce consenso».

 

salvini

Peraltro, Noto sottolinea che, anche se le posizioni della Lega non sono coincidenti con quelle dei no-vax, non sono mancati distinguo rispetto alla strategia di immunizzazione del governo, «ma nonostante questo non si è fermato il calo» nei sondaggi. Dunque, che dire di questo volto multiforme tra la compagine di governo e chi flirta con il malcontento? «I partiti di piazza e di governo - spiega Noto - non hanno mai avuto un ciclo lungo», e rimanda ad una esperienza della storia recente: «Rifondazione Comunista fu distrutta da questo. Un partito non può stare con due piedi su una scarpa».

 

no vax stazione milano

Per Carlo Buttaroni, di Tecnè, nella Lega «ci sono evidenti contraddizioni, che si pagano». Il partito di Salvini, afferma, «rispetto alla fase del governo con il M5S ha subito una notevole diminuzione di consensi». E aggiunge: «Gli elettori hanno bisogno di semplicità e coerenza, considerando che oramai la politica riscuote un tempo di attenzione molto ridotto della giornata, e i temi vengono poco approfonditi». Buttaroni, poi, illustra il cammino della Lega di nuova generazione nella complessità popolare: «Salvini è riuscito per un lasso di tempo a tenere insieme due tipi di elettorato. Uno che si riassume nei "dimenticati", gli sconfitti della globalizzazione, di cui era stato originariamente interprete il Movimento 5 Stelle.

 

giuseppe conte matteo salvini meeting rimini 1

Ed un blocco moderato. Si tratta di mondi paralleli, ma che comunque convivevano. Ora, questa magia si è rotta, soprattutto con la prima area sociale, riscontrabile soprattutto al Centro-Sud; ma anche nel bacino moderato, collocabile al Nord, una parte è in crisi perché certi messaggi eccessivi sono malvisti». Che fare, quindi? «Salvini è a un bivio, tra queste due anime. E la scelta è molto difficile».

 

Per Nicola Piepoli, dell'omonimo istituto di ricerca, non è dunque solo e soltanto una questione di trend di gradimento: «Ci vorrebbero delle ricerche etnografiche, per capire in profondità lo stato d'animo dei leghisti». Se si guarda agli andamenti del consenso, osserva, «abbiamo un'altalena, su e giù. Ma ciò non indica una direzione specifica, che invece sarebbe fondamentale comprendere».

no vax stazione milano

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...