covid coronavirus bollettino

BOLLETTINIAMOCI! - OGGI 72.568 NUOVI CASI (IERI SONO STATI 85.288) E 137 MORTI (IERI 180), CON 490.711 TAMPONI EFFETTUATI E IL TASSO DI POSITIVITÀ CHE CRESCE AL 14,8% - I POSTI LETTO NEI REPARTI ORDINARI SCENDONO DI 63 UNITÀ MENTRE QUELLI IN TERAPIA INTENSIVA SONO 25 IN MENO DI IERI - IL MINISTRO DELLA SALUTE SPERANZA ASSICURA CHE LO STATO DI EMERGENZA NON VERRÀ RINNOVATO: "DOMANI CI SARÀ UN CONSIGLIO DEI MINISTRI PER DEFINIRE UN CRONOPROGRAMMA…"

Paola Caruso per www.corriere.it

 

bollettino 16 marzo 2022

Sono 72.568 i nuovi casi di Covid in Italia (ieri sono stati 85.288, qui il bollettino). Sale così ad almeno 13.563.466 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 137 (ieri 180), per un totale di 157.314 vittime da febbraio 2020.

 

Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 12.351.985 e 55.967 quelle che sono diventate negative nelle ultime 24 ore (ieri 53.349). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 1.054.167, pari a +18.043 rispetto a ieri (+32.885 il giorno prima).

 

tamponi 2

I tamponi e lo scenario

I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 490.711, ovvero 96.304 in meno rispetto a ieri quando erano stati 587.015. Il tasso di positività sale al 14,8% (l’approssimazione di 14,788%); ieri era 14,5%.

 

La curva ha toccato ieri il «picco settimanale» della sua altalena e inizia a muoversi verso il basso, come di consueto. Ma la tendenza resta in salita e lo mostra il confronto con lo scorso mercoledì (9 marzo), quando sono stati registrati +48.483 casi con un tasso dell’11,2%: infatti, oggi, ci sono più nuove infezioni di quel giorno, con una percentuale superiore (14,8% contro 11,2%). È il Lazio ad avere il maggior numero di nuovi contagiati (+8.756 casi), seguito dalla Lombardia (+8.183).

curva dei contagi bollettino 16 marzo 2022

 

Il ministro della Salute Roberto Speranza assicura che lo stato di emergenza (che termina il 31 marzo) non verrà rinnovato e dice: «Domani ci sarà un Consiglio dei ministri per definire un cronoprogramma puntuale di accompagnamento all’uscita dallo stato di emergenza». E le regioni chiedono al governo l’eliminazione delle restrizioni entro Pasqua. «Dobbiamo procedere verso la normalizzazione — spiega il presidente Massimiliano Fedriga, al termine della Conferenza delle Regioni — ove le condizioni epidemiologiche lo permettano».

 

ospedali covid 7

Anche a livello globale il trend del contagio è in lieve crescita (ma non in tutti i Paesi). Secondo l’Oms, «dopo una consistente diminuzione del numero di nuovi casi nel mondo», che andava avanti «dalla fine di gennaio 2022», dal 7 al 13 marzo il numero settimanale di contagi ha segnato un +8% rispetto a alla settimana precedente, per un totale di 11 milioni di nuovi casi. Continuano invece a diminuire i decessi, pari a -17% nello stesso arco di tempo rispetto alla settimana prima (oltre 43 mila vittime).

ospedali covid 6

 

Il sistema sanitario

Si riducono le degenze in ogni area e in rianimazione ci sono meno 500 persone. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono -63 (ieri +5), per un totale di 8.410 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono -25 (ieri -16) — si tratta del saldo tra le persone uscite e quelle entrate in TI —, portando il totale dei malati più gravi a 477, con 31 ingressi in rianimazione (ieri 51).

 

ospedali covid 5

Le vittime

Sono 137 le vittime nel bollettino contro le 180 di ieri. Nel conteggio sono stati inseriti diversi decessi pregressi di Campania e Sicilia, come indicano le note. Due le regioni che hanno zero lutti: si tratta di Basilicata e Valle d’Aosta. Il maggior numero di morti è in Sicilia: qui sono 29 i decessi, di cui 14 avvenuti nelle ultime 48 ore e 15 nei giorni precedenti.

 

I casi regione per regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore.

 

Lombardia 2.415.343: +8.183 casi (ieri +9.540)

Veneto 1.395.268: +5.795 casi (ieri +7.313)

Campania 1.280.711: +7.595 casi (ieri +9.179)

Emilia-Romagna 1.223.601: +3.682 casi (ieri +2.279)

Lazio 1.160.165: +8.756 casi (ieri +10.562)

Piemonte 1.009.485: +2.811 casi (ieri +3.206)

Toscana 910.187: +5.203 casi (ieri +6.574)

Sicilia 874.974: +6.002 casi (ieri +6.099)

Puglia 805.869: +6.999 casi (ieri +8.211)

Liguria 363.155: +1.572 casi (ieri +2.019)

Marche 354.260: +2.424 casi (ieri +3.271)

Friuli Venezia Giulia 318.793: +1.046 casi (ieri +1.225)

Abruzzo 283.507: +1.832 casi (ieri +2.345)

Calabria 252.094: +3.405 casi (ieri +4.547)

Umbria 206.787: +2.303 casi (ieri +2.746)

Sardegna 200.734: +2.589 casi (ieri +3.050)

P. A. Bolzano 197.030: +652 casi (ieri +1.115)

P. A. Trento 143.675: +389 casi (ieri +482)

Basilicata 92.649: +825 casi (ieri +1.148)

Molise 43.454: +434 casi (ieri +276)

Valle d’Aosta 31.725: +71 casi (ieri +101)

 

I decessi regione per regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per regione, è quello dei morti totali dall’inizio della pandemia. La variazione indica il numero dei nuovi decessi registrati nelle ultime 24 ore.

 

Lombardia 38.977: +11 decessi (ieri +14)

Veneto 14.008: +11 decessi (ieri +15)

Campania 9.906: +4 decessi (ieri +11)

Emilia-Romagna 16.112: +11 decessi (ieri +17)

Lazio 10.611: +11 decessi (ieri +14)

Piemonte 13.138: +4 decessi (ieri +7)

Toscana 9.278: +10 decessi (ieri +27)

Sicilia 9.796: +29 decessi (ieri +24)

Puglia 7.838: +17 decessi (ieri +9)

Liguria 5.163: +4 decessi (ieri +6)

Marche 3.644: +1 decesso (ieri +5)

Friuli Venezia Giulia 4.844: +3 decessi (ieri +5)

Abruzzo 3.035: +3 decessi (ieri +5)

Calabria 2.197: +6 decessi (ieri +3)

Umbria 1.768: +2 decessi (ieri +4)

Sardegna 2.135: +4 decessi (ieri +10)

P. A. Bolzano 1.430: +1 decesso (ieri +1)

P. A. Trento 1.531: +3 decessi (ieri +1)

Basilicata 800: nessun nuovo decesso (ieri +1)

Molise 581: +2 decessi (ieri +1)

Valle d’Aosta 522: nessun nuovo decesso dal 5 marzo

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO