briatore falciani

UN SACCO BULLONAIRE - BRIATORE: ''LA PUBBLICITÀ SUI GIORNALI? IN ITALIA MI ODIANO. DEVO PAGARE PER FAR VALERE LA VERITÀ'' - FRECCIATA A CROZZA: "DICE CHE HO UNA CUOCA DA SOGNO? LUI INVECE HA UNA BALLERINA DA SOGNO"

Da "Il Giornale"

BRIATORE CASO FALCIANI PAGINA BRIATORE CASO FALCIANI PAGINA "IL GIORNALE"

 

«Caso Falciani, la disinformazione oltraggia la verità. Ecco il documento che prova come la cuoca non ha mai avuto un conto personale presso la banca Hsbc». In uno spazio pubblicitario acquistato e pubblicato l'altroieri dai principali quotidiani italiani Flavio Briatore, ritorna sulla vicenda che riguarda la giovane cuoca del suo team di Formula uno, dopo l'articolo apparso sul settimanale l'Espresso col famoso titolo «Briatore e la cuoca ricca a sua insaputa: le intestò 39 milioni».
 

Briatore, per raccontare la verità adesso compra spazi sui giornali?
«È l'unico modo per farsi ascoltare anche e soprattutto quando si ha ragione. In Italia bisogna pagare per far valere la verità e avere i mezzi in questa Italia dove si scatena l'odio per chi ce l'ha fatta. In questa Italia dove, chi ha fatto i soldi, deve averli fatti per forza in modo illecito e disonesto. In Italia ti perdonano tutto tranne il successo, perché l'Italia è diventata un Paese di odiatori».
 

flavio briatore 5flavio briatore 5

Veniamo ai fatti, lei nell'inserzione a pagamento pubblica la lettera ufficiale della Hsbc. 
«Già e in quella lettera si dice semplicemente la verità: la giovane cuoca del mio team aveva esattamente come gli altri dodici ragazzi impegnati nella società di catering che opera in Formula uno, una carta di credito con un massimale di spesa ben preciso, che lei usava e ha usato per gli acquisti di viveri e quant'altro che ogni week-end, al seguito della Formula, si devono fare in giro per il mondo. Ma questo, come la lettera della banca precisa, non significa affatto che la cuoca avesse un conto personale. Come gli altri dipendenti aveva solo una carta di credito aziendale. Nulla di più».
 

Secondo il padre della cuoca la Guardia di finanza avrebbe confermato l'esistenza del conto. 
«Io non so che cosa abbiano detto esattamente i genitori della cuoca nel corso di una recente trasmissioni televisiva. Se ciò che avrebbe affermato il padre corrispondesse al vero riterrei queste accuse molto gravi. Posso aggiungere che tutti gli altri dodici miei collaboratori di quella società sono stati ascoltati e non è emerso nulla di irregolare».
 

FLAVIO BRIATORE ALLA BOCCONIFLAVIO BRIATORE ALLA BOCCONI

E allora se non c'è nulla di illecito, cosa c'è dietro il caso Falciani sollevato dall'Espresso?
«C'è la volontà ben precisa di colpirmi, affiancando il mio nome a quello di altre persone che hanno avuto problemi con il fisco e con la giustizia italiana. Ma io vorrei ricordare che da 25 anni sono residente fuori dall'Italia, in Italia non produco reddito e quindi in Italia Flavio Briatore come persona fisica non ha tasse da pagare e non ha conti in sospeso con il fisco. La strumentalizzazione di questa vicenda, che risale a cinque anni fa, la dice lunga sulla volontà di sollevare solo un gran polverone per danneggiare me e la mia famiglia».
 

flavio briatoreflavio briatore

Mi sta dicendo che si sente un perseguitato?
«Non voglio usare parole grosse ma è pur vero che nella vicenda Falciani, quando scoppiò, venne persino tirata in ballo mia moglie, Elisabetta Gregoraci, che venne sentita dal pm Paolo Ielo. C'erano dei soldi che, dal mio conto in Svizzera, arrivavano sul suo conto. Non erano niente altro che soldi che le servivano per la gestione familiare. Quando lo dimostrammo al magistrato, lui archiviò subito la sua posizione. Peccato che di quella archiviazione non si è mai parlato. E sa perché? Perché i processi in Italia li fanno certi giornali e certi comici».
 

Allude anche alle frequenti frecciate che le lancia Maurizio Crozza?
«Sì me lo lasci dire: Crozza mi prende in giro e mi tratta sempre come un evasore. Adesso sostiene che io ho una cuoca da sogno, ebbene io gli ricordo, lo scriva pure per favore, che lui stando al gossip, ha o avrebbe invece una ballerina da sogno». 
 

Maurizio CrozzaMaurizio Crozza

È vero che sta preparando una raffica di querele?
«Sì, perché sono stanco di falsità. E i soldi dei risarcimenti li devolverò in beneficenza».

 

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…