mario cerciello rega sergio brugiatelli

LA VERITA’ SULL’OMICIDIO CERCIELLO - BRUGIATELLI CAMBIA (DI NUOVO) VERSIONE: MAI DETTO CHE GLI AGGRESSORI DEL CARABINIERE FOSSERO MAGREBINI MA CHE SI TRATTAVA DI PERSONE CON ACCENTO STRANIERO” - L'UOMO A CUI I DUE RAGAZZI AMERICANI RUBARONO LO ZAINO PRECISA: "LI' DENTRO C'ERANO LE CHIAVI DELLA CASA DOVE VIVO CON MIO PADRE MALATO, MIA SORELLA E MIO NIPOTE. HO AVUTO PAURA CHE POTESSERO FAR DEL MALE A LORO, COSÌ HO CHIESTO AIUTO AL '112'...

F.Fla. per il “Corriere della sera”

 

cerciello rega

«Non ricorda di aver detto subito dopo l' omicidio di Cerciello che gli aggressori fossero magrebini: l' unica cosa che ha detto in quel momento, in cui era sotto choc per quanto accaduto, è che si trattava di persone con accento straniero». Tramite il suo avvocato fresco di nomina, Andrea Volpini, Sergio Brugiatelli (ri)smentisce se stesso nel tentativo di chiamarsi fuori da questa storia.

 

L' uomo a cui i due ragazzi americani rubarono lo zaino dopo che il 47enne presentò loro il pusher Italo Pompei (con la tachipirina al posto della cocaina) continua a cambiare versione su quella sera.

 

brugiatelli

I carabinieri sostengono che nel denunciare il furto e il tentativo di estorsione subiti Brugiatelli parlò di due nordafricani. E lui stesso l' ha confermato in un' intervista, sostenendo di aver avuto paura di rivelare la loro identità (nonostante stesse conducendo Cerciello e Varriale ad arrestarli). Poi, nel verbale successivo al delitto, ha sottolineato che i due ragazzi al telefono avevano un «accento inglese».

 

E questo senza aver mai avuto la possibilità di riparlarci, dunque senza elementi per cambiare idea. «Non sono un pusher né un informatore.

 

Nello zaino c' erano le chiavi della casa dove vivo con mio padre malato, mia sorella e mio nipote. Ho avuto paura - aggiunge - che potessero far del male a loro, così ho chiesto aiuto al 112. Le stesse minacce che avevano rivolto a me, sono state ripetute quando con il telefono in viva voce ho richiamato di fronte ai carabinieri». L' avvocato annuncia che il suo assistito si costituirà parte civile per il furto subito e la tentata estorsione.

SERGIO BRUGIATELLI CON I DUE AMERICANI

 

2 - "NELLO ZAINETTO C'ERANO LE CHIAVI DI CASA MIA"

Edoardo Izzo per “la Stampa”

 

Da un lato le indagini, ormai cristallizzate, sull' omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega. Dall' altro quelle appena partite sulla foto scattata a Christian Gabriel Natale Hjorth, il 19enne americano accusato in concorso con il suo connazionale, Finnegan Lee Elder. Sono i due binari su cui si muovono i carabinieri del Nucleo Investigativo, coordinati dalla procura di Roma, che anche ieri sono tornati all' hotel Le Meridien per acquisire ulteriori elementi. Insieme con loro i legali dei ragazzi, l' avvocato Roberto Capra e il collega Francesco Petrelli.

 

SERGIO BRUGIATELLI

Obbiettivo del sopralluogo tecnico: repertare tracce biologiche e impronte digitali dei due. Gli investigatori puntano, in primo luogo, a individuare le tracce papillari nella zona del controsoffitto, dove era stato nascosto il coltello con cui Elder ha colpito 11 volte Cerciello.

 

La stanza resta comunque sotto sequestro: all' attenzione degli inquirenti anche gli indumenti indossati dai ragazzi e tutto ciò che era presente nelle loro valigie. «Vogliamo blindare il più possibile la scena del crimine», spiegano gli investigatori, che aggiungono: «Abbiamo solidi elementi probatori, non solo la confessione. Soprattutto le immagini delle videocamere e l' arma del delitto».

 

MARIO CERCIELLO REGA E ANDREA VARRIALE

Prove granitiche, anche se restano alcuni dubbi. Per la prima volta ieri pomeriggio ha parlato - tramite il suo legale, Andrea Volpini - l' uomo del borsello: Sergio Brugiatelli. Il 47enne disoccupato ha smentito parzialmente quanto affermato dall' Arma: «Non ho mai detto che gli aggressori fossero magrebini, ma solo che si trattava di persone con accento straniero».

 

Una versione diversa rispetto a quella data due giorni fa in conferenza stampa dal comandante Provinciale, Francesco Gargaro: «Brugiatelli - aveva affermato - ci aveva riferito che erano magrebini, perché aveva il timore di dire che conosceva gli autori dell' omicidio e non voleva essere associato al fatto». Brugiatelli ha confermato solo di aver temuto per sé e per la sua famiglia: «Avevano preso lo zainetto con dentro chiavi di casa e documenti: per questo ho chiamato subito il 112», ha spiegato.

gabe natale copia

 

Intanto proseguono anche le indagini sulla foto di Hjorth ammanettato e bendato nella caserma di via In Selci che ha spinto ben due procure - quella della Capitale e quella Militare - ad aprire un fascicolo d' indagine, al momento contro ignoti, in cui si ipotizza il reato di rivelazione di segreto d' ufficio.

 

Al momento è iscritto sul registro degli indagati un sottufficiale dell' Arma, già trasferito a un incarico non operativo, cui il procuratore facente funzioni, Michele Prestipino e l' aggiunto Nunzia D' Elia, contestano il reato di abuso d' ufficio. Resta ignota l' identità del militare che ha fatto lo scatto e quella dell' eventuale complice che l' ha veicolata via WhatsApp ai media.

 

finnegan lee elder

La foto che in pochi minuti ha fatto il giro del mondo e che ora rischia di compromettere l' intera inchiesta.

GABE NATALEomicidio Cerciello - uno degli interrogati e rilievimario cerciellomario cerciellomario cerciellomario cerciello regamario cerciello regamario cerciello regaomicidio cerciello - il video della fuga dei ladri della borsa a trasteveremario cerciello rega GABE NATALEgabe natale

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”