
LE UNICHE BOMBE NUCLEARI CHE CI PIACCIONO: QUELLE CHE CI SALVANO LA PELLE - C’E’ IL 4% DI POSSIBILITA’ CHE UN ASTEROIDE COLPISCA LA LUNA NEL 2032: PER AZZERARE I RISCHI, NELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA C’È CHI PROPONE DI DISTRUGGERE IL METEORITE CON UNA BOMBA ATOMICA (MEJO DI UN FILM FANTASY) - COSA POTREBBE SUCCEDERE SE L'ASTEROIDE COLPISSE LA LUNA E QUALE BOMBA SERVE PER FARE A PEZZI LA ROCCIA CON UN DIAMETRO DI 60 METRI CHE VIAGGIA A TUTTA VELOCITA' CONTRO DI NOI...
Estratto dell’articolo di Simone Valesini per www.today.it
Il pericolo che l’asteroide colpisca il nostro pianeta è sfumato. Ma potrebbe comunque fare danni: c’è ancora una probabilità del 4 percento che finisca per scontrarsi contro la Luna nel 2032.
E con i suoi 60 metri di diametro, senza un’atmosfera a frenarne la discesa e con una gravità molto minore di quella terrestre, l’impatto rischia di riempire la nostra orbita di detriti, che potrebbero danneggiare i nostri satelliti, e mettere in pericolo persino la Stazione spaziale internazionale.
Per azzerare i rischi, nella comunità scientifica c’è chi propone una soluzione radicale: distruggere 2024 YR4 con una bomba atomica prima della data del fatidico rendez-vous.
L’idea arriva da un gruppo guidato dall’ingegnere aerospaziale Brent Barbee, del Goddard Space Flight Center della Nasa, ed è dettagliata in uno studio depositato per ora sul server di pre-prit Arxiv.org (un archivio in cui vengono pubblicate le ricerche che non sono ancora state accettate da una rivista scientifica).
Nella ricerca vengono ripassate le informazioni che abbiamo a disposizione su 2024 YR4 e la sua traiettoria, e discusse quindi le opzioni disponibili per mitigare il rischio di un impatto con la Luna.
Di norma, la tecnica ritenuta più semplice e sicura da eseguire è quella che prevede di deviare l’orbita di un asteroide utilizzando un impattatore cinetico: tirargli contro una sonda, e alterarne la traiettoria il tanto che basta per evitare che ci colpisca. Nel caso di 2024 YR4 non è però un’opzione sicura, almeno secondo gli autori dell’analisi: la missione andrebbe preparata entro il 2032, e in questo intervallo di tempo saranno disponibili solamente due passaggi ravvicinati.
Ci troveremmo quindi a dover organizzare il lancio in fretta e furia e con informazioni scarsissime sull’asteroide, col rischio di sbagliare qualche calcolo e deviarlo nella nostra direzione. E saremmo costretti inoltre ad organizzare una missione “buona la prima”, senza avere a disposizione finestre di lancio per ritentare più avanti, nel caso in cui qualcosa andasse storto durante il decollo della sonda. […]
Secondo loro, basterebbe una testata da circa 100 chilotoni (quattro o cinque volte la bomba sganciata su Nagasaki) per assicurarsi di distruggere una volta per tutte l’asteroide. Non è chiaro però chi sarebbe disposto a pagare il costo, certamente elevatissimo, di una simile missione. […]