
L’ATOMO FUGGENTE - IL CAPO DELL'ORGANIZZAZIONE PER L'ENERGIA ATOMICA DELL'IRAN, MOHAMMAD ESLAMI, ACCUSA IL DIRETTORE GENERALE DELL’AIEA, RAFAEL GROSSI, DI COMPLICITÀ NEGLI ATTACCHI STATUNITENSI AI SITI NUCLEARI DI NATANZ, FORDOW E ISFAHAN: E' STATA L'AIEA AD ACCUSARE L'IRAN DI ESSERE "INADEMPIENTE" SUI SUOI OBBLIGHI NUCLEARI, FORNENDO IL PRETESTO A ISRAELE PER L'ATTACCO (SALVO POI FARE DIETROFRONT) – L’ESERCITO ISRAELIANO HA COLPITO L’IMPIANTO DI PRODUZIONE DI CENTRIFUGHE A ISFAHAN...
1 - IRAN, GROSSI COMPLICE DEGLI ATTACCHI USA AI SITI NUCLEARI
(ANSA) - Il capo dell'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran (Aeol), Mohammad Eslami, ha inviato una lettera al direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, accusandolo di complicità negli attacchi statunitensi ai siti nucleari di Natanz, Fordow e Isfahan.
"L'Iran ha adottato le iniziative necessarie per difendere i propri diritti di sovranità e adotterà le opportune misure legali, in particolare contro l'inazione e la complicità da parte sua in un crimine così sfacciato, attraverso gli organismi internazionali", si legge nella lettera.
2 - IL CONFLITTO TEHERAN MINACCIA "IL DIRETTORE AIEA LA PAGHERÀ" RAID IDF SULLE NAVI A HORMUZ
Estratto dell’articolo di GA. COL. per “la Repubblica”
Un'altra giornata di bombe israeliane sull'Iran, con l'Idf che attacca anche le navi militari nel porto di Bandar Abbas, il più importante dell'Iran sia dal punto di vista commerciale che militare, affacciato sullo Stretto di Hormuz, che gli iraniani hanno minacciato di bloccare in caso di intervento americano. Il numero delle vittime iraniane della guerra finora sale a 430, la metà almeno civili.
A Qom, ieri l'aviazione israeliana ha colpito e ucciso Saeed Izadi, il capo della divisione palestinese della forza Quds, il corpo che si occupa delle operazioni all'estero dei Pasdaran. Izadi era considerato dagli israeliani l'uomo ponte tra Teheran e Hamas, aveva gestito i finanziamenti e l'addestramento del gruppo armato palestinese prima del 7 ottobre.
In un altro raid è stato assassinato Abu Ali Khalil, conosciuto come Abu Ali Jawad, per molti anni la guardia del corpo di Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, ucciso in Libano nel settembre 2024. […] La campagna militare israeliana dunque non si ferma, e anzi si intensifica, con gli assassini di comandanti e militari e con gli attacchi contro i siti nucleari e le basi missilistiche.
Ieri è stato colpito un impianto per la produzione di centrifughe a Isfahan, «il terzo di questo tipo ad essere stato preso di mira», dice l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. «Conosciamo bene questo impianto. Non c'era materiale nucleare e quindi l'attacco non avrà conseguenze radiologiche», precisa il direttore Rafael Grossi. Che ieri è finito nel mirino di Ali Larijani, ex potente speaker del Parlamento iraniano e consigliere di Khamenei: «Quando la guerra sarà finita l'Iran regolerà i conti con il direttore dell'Aiea», ha scritto in un post su X.
centro di ricerca nucleare a isfahan
Trentasei ore prima dell'attacco israeliano, l'Aiea, su proposta europea e americana, aveva approvato una mozione di censura nei confronti dell'Iran accusandolo di essere "inadempiente" rispetto ai suoi obblighi nucleari. Qualche giorno dopo, incalzato da Christiane Amanpour sulla Cnn, Grossi aveva precisato che l'agenzia era preoccupata per l'arricchimento dell'uranio al 60% e la scarsa visibilità su alcune parti del programma nucleare iraniano, ma che «non aveva alcuna prova di uno sforzo sistematico per arrivare a un'arma nucleare».
[…] Un portavoce dell'esercito iraniano ha detto ad al Jazeera che anche chi aiuta Israele con equipaggiamenti militari e armi potrebbe costituire «un obiettivo legittimo». La tensione sale mentre si prova a portare avanti un negoziato fragile.
IMPIANTO NUCLEARE DI ISFAHAN - IRAN
Ieri il presidente iraniano Pezeshkian ha parlato con Emmanuel Macron, ribadendo che Teheran non rinuncerà ai suoi diritti sul nucleare civile; il leader francese gli ha chiesto di liberare due francesi detenuti in Iran da tre anni «in condizioni disumane». I media iraniani hanno annunciato ieri l'arresto di un ciclista tedesco accusato di spionaggio per Israele nella provincia di Markazi, dove si trova il reattore di Arak. Ma l'agenzia di stampa tedesca Dpa dice che l'uomo è stato in realtà arrestato l'anno scorso ed è detenuto a Evin. Intanto Berlino ha trasferito all'estero il personale dell'ambasciata a Teheran.
rafael grossi
IMPIANTO NUCLEARE DI ISFAHAN - IRAN
ATTACCO ISRAELIANO AL LABORATORIO MILITARE DI ISFAHAN
ATTACCO ISRAELIANO AL LABORATORIO MILITARE DI ISFAHAN
rafael grossi aiea