
PRIGIONE A MISURA D'OMO! - IL CARCERE DI PAVIA DISTRIBUIRA' I PRESERVATIVI AI DETENUTI: IL MOTIVO? LA DIRETTRICE DELL'ISTITUTO PARLA DI "SCOPO TERAPEUTICO" - IL DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA (DAP) BOCCIA LA DECISIONE ("È UN RISCHIO PER LA SICUREZZA"): PUO' ALIMENTARE CONDOTTE VIOLENTE E STUPRI TRA I DETENUTI - INOLTRE, I PRESERVATIVI POSSONO ESSERE UTILIZZATI PER NASCONDERE DELLA DROGA, NASCOSTA NEI PROFILATTICI E INGERITA...
PAVIA: PROFILATTICI IN CARCERE, '720 PEZZI PER MOTIVI TERAPEUTICI'
(LaPresse) - Distribuzione profilattici alle persone detenute per 'motivi terapeutici'. È l'oggetto di un ordine di servizio della direttrice del carcere di Pavia, Stefania Musso destinato all'area sanitaria, al comandante della Polizia Penitenziaria e all'ufficio ragioneria cui LaPresse ha preso visione. "Questa Direzione ha provveduto al primo acquisto di n. 720 profilattici, per motivi terapeutici.
Secondo la circolare interna, i preservativi sono stati consegnati al dirigente sanitario, dottor Davide Broglia, che impartirà le disposizioni operative alle dottoresse Paola Tana e Gabriella Davide. Saranno loro a occuparsi della distribuzione, con l’obbligo di annotare ogni consegna. "I medici avranno cura di annotare la consegna alle persone detenute. Sarà cura adoperarsi per ulteriori successive forniture che dovrebbero rientrare nella competenza dell'aria sanitaria".
DAP, PRESERVATIVI AI DETENUTI A PAVIA? RISCHIO SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 24 SET - Il Dap boccia la decisione della direttrice del carcere di Pavia, Stefania Musso, di distribuire ai detenuti 720 preservativi, come misura a carattere "terapeutico". Una decisione che "risulta essere stata adottata senza alcuna preventiva interlocuzione con gli uffici", spiega il Dipartimento amministrazione penitenziaria che sottolinea i rischi "che attengono direttamente all'ordine e alla sicurezza delle carceri".
"Il provvedimento, per come formulato, non appare idoneo a strutturare in modo adeguato la gestione complessiva dell'iniziativa sotto il versante sanitario, della prevenzione e della sicurezza", aggiunge il Dap. Per il Dipartimento "restano infatti inevase valutazioni essenziali: dalle modalità di controllo, alla prevenzione di condotte violente tra i detenuti, fino ai possibili usi distorti dei profilattici, che potrebbero essere impiegati per occultare sostanze stupefacenti, anche tramite ingestione, eludendo così i normali controlli.
Va altresì evidenziato - conclude il Dap - che l'assenza di una interlocuzione preliminare non ha consentito alla direzione di contemperare le esigenze di prevenzione sanitaria con quelle, imprescindibili, di ordine e sicurezza, secondo le migliori prassi già in essere". Nell'ordine di servizio che dispone la distribuzione dei condom si precisa che la gestione è in capo al dirigente sanitario che dovrà definire le modalità operative e occuparsi della distribuzione ai detenuti, con l'obbligo di registrare ogni consegna.