“CARO TOPINO…” - L’ALTRO ’68 DI BRIGITTE BARDOT E DEL PLAYBOY ITALIANO GIGI RIZZI RIBATTEZZATO DALL'ATTRICE “TOPINO” NELL’ESTATE INTERMINABILE DI SAINT TROPEZ – “LA NOSTRA STORIA FU FATTA DI SEDUTE D’AMORE E DI SCI D’ACQUA MA SAPEVAMO ENTRAMBI CHE SAREBBE FINITA” – I BALLI SENSUALI AL “PAPAGAYO”, I BACI PUBBLICI, LE FESTE MASCHERATE CON ODILE RODIN E BEPPE PIRODDI, LA FUGA IN SARDEGNA SULLO YACHT CHE AL LARGO DI SAINT TROPEZ INCROCIA IL GA 30 DELL’AVVOCATO. LEI: “AVEVO IMBARCATO GIGI, MA LO CHARME DI GIANNI AGNELLI MI È APPARSO DI UN ALTRO LIVELLO”
Estratto dell’articolo di Giangiacomo Schiavi per il “Corriere della Sera”
Non fu soltanto un flirt nel luogo che l’ha eletto a leggenda, quello di Gigi Rizzi con Brigitte Bardot fu un altro ’68, il contraltare spensierato della rivolta studentesca vissuto nell’estate interminabile di Saint Tropez.
Non c’erano molotov e fumogeni in quella Babilonia di carne umana che girava a piedi nudi e si alzava dal letto a mezzogiorno, ma quella love story fu una bomba pazzesca: con il tricolore issato sulla Madrague fulminò una generazione e rese internazionale il mito di «les italiens», playboy di cui Gigi Rizzi era il giovane mattatore.
B.B. aveva 34 anni, dieci più di lui: era un mito universale di fascino e bellezza e Saint Tropez sembrava un intermezzo gioioso tra la durezza economica degli anni Cinquanta e quella ideologica dei Settanta, ha ricordato Massimo Fini: un tempo sospeso nelle notti tra Papagayo ed Esquinade, nelle boites dense di fumo e Cointreu, dove incontravi Johnny Hallyday e Peter O’Toole e dove si accalcavano varie Nadine, Monique, Claudine e Babette circondate da giovanotti con i basettoni e la fronte fasciata da un foulard con i fiori.
Girava a piedi nudi con la sua sfrontata bellezza, la Bardot. E scendeva così dalla Mini Moke o dalla Rolls Royce con l’autista, seminando fotografi e ammiratori, scortata dall’amante di turno. La sera del 28 giugno 1968 era con Jean-Jacques Manigot, un gigante barbuto che viveva in Africa e aveva preso il posto di Gunter Sachs: finì quasi per caso nella bolgia del Papagayo e fu lì che incrociò Gigi Rizzi.
Lui ballava il flamenco come alla festa di Maria Gabriella di Savoia, al «Pirate» di Saint Martin. Lei lo seguì, abbozzando un sensualissimo mambo, come nel film di Vadim. Poi gli sussurrò un invito: colazione alla Madrague, sci d’acqua e bouillabaisse a Chez Camille. Il resto è un’estate d’amore più volte raccontata, l’arrivo di Rizzi nella rocca inespugnabile assediata dai fotoreporter, l’attraversamento del campo minato dei teleobiettivi, le prime immagini sui rotocalchi, i baci pubblici, le passeggiate al Cafè des Arts, le feste mascherate con Odile Rodin e Beppe Piroddi, la fuga in Sardegna sullo Yannik, lo yacht che al largo di Saint Tropez incrocia il GA 30 dell’avvocato Agnelli.
«Anche per lui la Bardot era un mito, irradiava una contagiosa sensualità», ha ricordato nella sua autobiografia Gigi Rizzi, bombardato in quei giorni dalle richieste di amici che volevano vedere da vicino quell’icona mondiale della femminilità. Cosa che infastidiva non poco B.B., che dell’incontro con Agnelli ha però ricordato il garbo nelle sue memoires Iniziales B.B.:
«Avevo imbarcato Gigi, ma lo charme di Gianni Agnelli mi è apparso di un altro livello…». Era difficile in quei giorni diradare fotografi e curiosi, ricorderà Rizzi, e questo la faceva soffrire. Giravano entrambi a piedi nudi, con la bandana in testa, sorridenti e festosi per Saint Tropez: «Giorni e notti indimenticabili».
In due mesi di love story con la Bardot, «lo stile da perdigiorno di Gigi Rizzi si è fatto romanzo», ha scritto Pietrangelo Buttafuoco. Saint Tropez, già famosa e blasonata, è diventata epopea e «les italiens» , Rizzi Piroddi, Rapetti e Parisi sono entrati nel mito delle notti tropeziane. Ma dietro c’era sempre lei, come una luce che brilla: perché lei era Saint Tropez, aleggiava nell’aria, si sentiva in ogni locale, a ogni ora si aspettava una sua apparizione improvvisa.
Con l’amore in corso di B.B., forse Gigi Rizzi ha esagerato, cicaleggiando ancora tra i belli di notte,«perché la vita alla Madrague era spartana e Brigitte era salutista e vegetariana». Lei era anche esigente e volubile. A un certo punto a fine settembre ha chiuso il cancello della famosissima villa e lasciato le valigie di Gigi sull’uscio.
Questo hanno scritto i settimanali rosa. «Non aveva gradito l’invito a fare da madrina al Number One di Roma», ha ricordato lui. Non si può disporre a piacimento di una diva, dell’icona di Francia, della donna più desiderata del mondo. «La nostra storia fatta di sedute d’amore e di sci d’acqua era diventata la storia dell’anno, ma sapevamo entrambi che sarebbe finita…». Senza rancore, Gigi Rizzi ha tolto il disturbo. È stato scritto che è sempre stato l’ex della Bardot, ma secondo Olghina di Robilant lei fu una ex di Gigi.
«Una fra tante famose quanto lei. Lui era un grande seduttore, a sua volta sedotto». Anni dopo, quando Rizzi viveva in Argentina, Brigitte gli ha scritto una tenera missiva.
Iniziava con «Caro topino».
Voleva un aiuto per fermare la caccia alle balene. Era cominciata una nuova stagione. Lui ha risposto.
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il palybot rizzi con la bardot
gigi rizzi e brigitte bardot
Gigi Rizzi con Brigitte Bardot Beppe Piroddi e Odile Rodin in una delle notti scatenate a Saint Tropez
Gigi Rizzi e Brigitte Bardot





