il servizio di ballaro sulla dotazione scadente della polizia

TV TAROCCATA! “BALLARÒ” INTERVISTA UN POLIZIOTTO COL VOLTO OSCURATO CHE MOSTRA CASCHI DANNEGGIATI E PISTOLE DEGLI ANNI ’70: “ECCO COME CI MANDANO IN GIRO”. MA ERA MATERIALE NON PIÙ IN USO, TIRATO FUORI DAI DEPOSITI PROPRIO PER LE TELECAMERE RAI…

1 - «NOI POLIZIOTTI, SENZA MEZZI». MA IN TV A “BALLARÒ” AVEVA TRUCCATO LE PROVE: SOSPESO DIRIGENTE SAP

Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it

 

il servizio di ballaro sulla dotazione scadente della poliziail servizio di ballaro sulla dotazione scadente della polizia

È accusato di aver «truccato» le prove per mettere in difficoltà i vertici della polizia. Sospettato di aver utilizzato equipaggiamenti ormai in disuso da anni, per sostenere la tesi che i caschi e i giubbotti antiproiettile in dotazione agli agenti sono pericolosi e non garantiscono la sicurezza. Per questo F.R., uno dei dirigenti del sindacato Sap, è stato denunciato per reati gravi e sospeso dal servizio. Ad accusarlo è un video girato dai suoi colleghi della Digos, che hanno svolto gli accertamenti, già consegnato alla procura di Roma. Le contestazioni sono peculato, abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, pubblicazione di notizie esagerate false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico, abbandono di posto di servizio.

il servizio di ballaro sulla dotazione scadente della polizia il servizio di ballaro sulla dotazione scadente della polizia

 

Caschi e giubbotti

Il problema delle apparecchiature non idonee a contrastare l’emergenza terrorismo e comunque a garantire il controllo del territorio era stato sollevato nelle scorse settimane da diverse sigle sindacali guidate proprio dal Sap. Il 24 novembre, durante un servizio andato in onda a Ballarò, sui Raitre, è stato intervistato un poliziotto in divisa, con il volto oscurato, che ha parlato della «pericolosità del materiale in dotazione al personale impegnato nelle attività di controllo del territorio» e ha sottolineato che «i giubbetti antiproiettile risultano inadeguati a proteggere l’operatore di polizia in caso di conflitti a fuoco con l’utilizzo di armi con calibro superiore al 357 magnum, mostrando poi alla troupe televisiva alcuni caschi u-bot in pessimo stato di conservazione e una pistola mitragliatrice, modello PM-12, con anno di fabbricazione 1978».

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L’informativa alla Procura

È stato il capo della polizia Alessandro Pansa a chiedere immediate verifiche e l’indagine è stata affidata agli investigatori della Digos. La loro relazione è stata trasmessa la scorsa settimana alla magistratura. In particolare viene denunciato che «l’Assistente Capo F. R. il 23 novembre, giorno precedente al servizio televisivo, era impegnato in servizio di vigilanza con turno 13.00/19.00 presso il Commissariato dove lavora e ha chiesto al personale della pattuglia impegnata in attività di controllo del territorio, di poter essere accompagnato ad acquistare generi alimentari.

 

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Dall’acquisizione delle immagini della videosorveglianza esterna del Commissariato effettuata dalla ditta specializzata, è stato riscontrato che il 23 novembre u.s., alle 14.00 circa, la pattuglia ha parcheggiato negli spazi antistanti il Commissariato, è sceso l’operatore alla guida il quale si è diritto all’interno del Commissariato. L’Assistente Capo F. R., dopo aver ricevuto il cambio nel servizio di vigilanza al corpo di guardia dall’operatore alla guida della pattuglia è uscito dal Commissariato con due caschi (u-bot) e li ha riposti nel cofano posteriore di un’autovettura di con colori d’istituto (alfa romeo 159).

 

Tali caschi, di vecchio tipo e non più in uso perché sostituiti con altri di nuova fabbricazione, erano conservati in un apposito armadio, all’interno del Commissariato. Lo stesso vale per l’arma mostrata nel servizio conservata in apposito armadio blindato all’interno della struttura di Pubblica Sicurezza. Dopo aver riposto il materiale nel cofano posteriore, F.R. , ha aperto lo sportello posteriore sinistro, ha depositato dell’altro materiale non ancora identificato sui sedili posteriori dell’autovettura di servizio, si è posto alla guida della stessa e ha lasciato il Commissariato.

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Durante il tragitto, da quanto ricostruito grazie alle relazioni di servizio dell’operatore che era bordo dell’autovettura con F.R., quest’ultimo avrebbe detto di dover incontrare delle persone con cui parlare delle condizioni logistiche della Polizia di Stato, con particolare riferimento alle dotazioni da lui definite “obsolete”. Giunti in viale del Forte Antenne (luogo ove è stata effettuata l’intervista “travisata”), F.R. ha incontrato tre persone per un periodo di 10/15 minuti.

 

il servizio di ballaro sulla dotazione scadente della polizia  3il servizio di ballaro sulla dotazione scadente della polizia 3

Al termine di tale colloquio, F.R. ha fatto ritorno in Commissariato e ha ripreso il servizio di vigilanza al corpo di guardia, mentre sull’autovettura impegnata nel servizio di controllo del territorio è risalito l’equipaggio iniziale. Da altre relazioni di servizio è emerso, altresì, che all’interno dell’autovettura in questione, il giorno seguente, sono stati rinvenuti quattro caschi u-bot anziché due così come previsto dalle circolari ministeriali». Questa mattina è stato notificato all’agente il provvedimento di immediata sospensione dal servizio.

 

2 - LINK AL VIDEO CHE HA INCHIODATO IL SINDACALISTA SAP

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http://video.corriere.it/noi-poliziotti-senza-mezzi-ma-tv-aveva-truccato-prove-sospeso-dirigente-sap-video-esclusivo/58217334-9e77-11e5-a090-5b8c3aeb1ca0

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