bruno vespa g7 vino

CHE SIA UN FRECCIAROSSA O UN PARTY CON I GRANDI DELLA TERRA, QUANDO C'È DA BRINDARE SI STAPPA SEMPRE IL NETTARE DI VESPA – ALLA CENA INAUGURALE DEL G7, AL CASTELLO SVEVO DI BRINDISI, SARANNO SERVITI ANCHE I VINI DI "BRU-NEO" PER ACCOMPAGNARE I “PIATTI DELLA TRADIZIONE PUGLIESE” – LA NOTIZIA ARRIVA DOPO LA POLEMICA SCATENATA DA “REPUBBLICA” PERCHÉ IL “BRUNO DI VESPA”, IL PRIMITIVO DEL SALENTO PRODOTTO DAL GIORNALISTA PREFERITO DA GIORGIA MELONI, È SERVITO SUI FRECCIAROSSA, INSIEME AD ALTRE POCHE SELEZIONATE ETICHETTE – LA FRECCIATA DI FRANCESCO MERLO: “SUI FRECCIAROSSA DI STATO LE ECCELLENZE ITALIANE NON SONO GAJA E CERETTO...” – LA PRECISAZIONE DI BRUNO VESPA: “DURANTE IL G7 VERRANNO SERVITI 32 VINI DI ALTRETTANTE CANTINE PUGLIESI...”

Lettera di Bruno Vespa a Dagospia

Durante il G7 verranno serviti 32 vini di altrettante cantine pugliesi. Nella cena in cui verrà servito il Donna Augusta saranno presenti altri 5 vini pugliesi di grande qualità. Donna Augusta, uno dei bianchi più premiati, e’ presente da tempo nella carta di Borgo Egnazia che è stata integrata a titolo gratuito.

 

1 - AL G7 SARANNO SERVITI I VINI DI BRUNO VESPA

Estratto dell’articolo di Anna Puricella per https://bari.repubblica.it/

 

bruno vespa

Sarà una cena tutta pugliese, quella che accoglierà l’arrivo dei leader mondiali a Brindisi per il G7. La prima tappa del vertice promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri italiano è la sera del 13 per un incontro informale al castello svevo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

 

E se il menù sarà tutto improntato sugli ingredienti di eccellenza del territorio – “Saranno piatti della tradizione pugliese, ma non solo, pesce proveniente dalla regione e tanto altro”, spiega Pierangelo Argentieri, presidente di Federalberghi e direttore di Tenuta Moreno, resort di Mesagne che si occupa del catering – non potrà essere diversamente neanche per quanto riguarda i vini. […]

 

giorgia meloni bruno vespa cinque minuti

C’è una particolarità, però: alla prima cena dei grandi della Terra in Puglia si berrà anche vino Vespa. Quello prodotto proprio da Bruno Vespa, il giornalista televisivo volto Rai e ideatore e conduttore del programma “Porta a Porta” (che l’altra sera si è collegato proprio con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non appena arrivata a Borgo Egnazia).

 

Vespa è tra le tante cose anche un vignaiolo, ha una tenuta fuori Manduria – masseria Li Reni, che spesso d’estate ospita i politici italiani per una rassegna di incontri – e di recente era finito al centro delle polemiche proprio perché i suoi vini venivano serviti sui treni Frecciarossa.

 

bruno vespa presenta i suoi vini foto di bacco (3)

La segnalazione era partita da un lettore di Repubblica, che aveva inviato una lettera al giornale, lo stesso Vespa aveva replicato dicendo che i vini prodotti nella sua masseria in provincia di Taranto comparivano in rotazione con altre etichette, abitudine ormai consolidata da anni.

 

Ora però quegli stessi vini, che portano nomi che richiamano memorie di famiglia, finiscono anche al tavolo dei capi di Stato che parteciperanno al G7 in Puglia.

 

i vini di bruno vespa

Proprio per la prima cena, quella che segnerà definitivamente l’avvio del vertice e allo stesso tempo permetterà alla Puglia di lasciare il suo biglietto da visita agli ospiti, seppur culinario. Il menu sarà a base di pesce e verdure, la cena durerà in tutto 45 minuti (si ipotizza l’inizio alle 20,45) e sarà aperta da un aperitivo di 15 minuti, in cui primeggerà lo scorfano di Torre Guaceto – accompagnato da erbe aromatiche, barattieri e pomodorini – e che sarà accompagnato proprio dai calici di vini pugliesi. Compresi quelli di Bruno Vespa.

 

2 – LE COLONNE DELL’EUR EMBLEMA ETERNO DEL REGIME DEI FAVORI

Estratto dell’articolo di Francesco Merlo per “la Repubblica”

 

francesco merlo

Vi siete mai chiesti come mai all’Eur, che è il quartiere romano della “Patria di marmo”, le colonne dei due Palazzi delle Arti sono verdi? È infatti un colore fuori luogo nel paesaggio della megalomania fascista, dove sembrano di travertino persino gli uscieri dell’Ente “Eur spa” che amministra (male) i suoi edifici tutti bianchi.

 

Cangiante nella chimica e instabile nel pigmento è, per giunta, un verde stinto, che già in corso d’opera tendeva al grigio. E oggi che il tempo ne ha completato la degradazione sembra cemento sporco e non può essere assimilato, sia pure per un caso del destino dei simboli, al green dell’impegno dei Fridays for Future, alle colonne delle architetture ecosostenibili. [...]

 

Ebbene, la spiegazione sta nascosta in qualche vecchio libro che gli amici architetti mi segnalano a cominciare dal classico, bellissimoGli architetti e il fascismo di Giorgio Ciucci (Einaudi) sino ad Architetture per cinquant’anni di Antonino Terranova (Gangemi). Il famoso Ludovico Quaroni, uno dei progettisti degli edifici della piazza Marconi, racconta che quella pietra verde, che si chiama “cappelaccio cipollino apuano” (o “verde d’Alpi”), gli venne imposta dal regime perché cosi volle il gerarca Renato Ricci che «raccomandò la cava di cappellaccio».

 

bruno vespa presenta i suoi vini foto di bacco (1)

Mussolini lo aveva nominato commissario governativo per l’ente portuale di Carrara e per l’industria e il commercio del marmo. E, come si vede, il linguaggio dei commissari è quello dell’Italia di oggi, che ne ha ben 400, uno per ogni emergenza, dall’acqua alla terra che frana e ovviamente, come allora, c’è pure il commissario del marmo. Del resto lo stesso Quaroni, che era stato scelto da Piacentini di cui era “il figlio illegittimo”, aveva portato nel progetto il suo amico Muratori... Sto descrivendo “il regime dei favori” perché non è provato che l’uso di quel materiale incongruo fosse “corruzione”.

 

bruno vespa presenta i suoi vini foto di bacco (2)

La settimana scorsa l’Istat ha certificato che la corruzione è in calo e «non è corruzione» è stata la difesa del presidente della Liguria Toti: «Il mio aiuto a Spinelli è slegato dai finanziamenti». Immaginando che non lo aiutasse per generosità, Toti ha descritto “la repubblica dei favori”, che nella storia nazionale è in continuità con il cappellaccio cipollino.

 

Insomma, si parte dal colonnato verde muffa dell’Eur e si può persino arrivare alla lista dei vini offerti sui Frecciarossa di Stato, dove le eccellenze italiane non sono Gaja e Ceretto, Antinori e Frescobaldi, Tasca d’Almerita e Planeta… Chissà se l’Istat ha dei misuratori per l’Italia del cappellaccio cipollino.

 

Articoli correlati

MERLO VS VESPA, VOLANO BOTTIGLIATE! - MERLO RISPONDE ALLA MAIL DI BRU-NEO CONFEZIONANDO UN PERFIDO..

SUL FRECCIAROSSA VIENE PROPOSTO IL VINO DI BRUNO VESPA E FRANCESCO MERLO COMMENTA...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

bruno vespa al vinitaly

bruno vespa racconta i suoi vini foto di bacco (2)giorgia meloni bruno vespa cinque minuti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?