
CLAUDIO SCAJOLA, ALLORA È UN VIZIO! L’EX MINISTRO FORZISTA, OGGI SINDACO DI IMPERIA, CADE SEMPRE DAL PERO: SULL’INCHIESTA DELLA PROCURA EUROPEA DI TORINO PER TENTATA TRUFFA AGGRAVATA, SUI FONDI PNRR PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI, FA CAPIRE DI ESSERE STATO ANCORA UNA VOLTA INDAGATO "A SUA INSAPUTA" – IL PRECEDENTE DELLA CASA CON VISTA CON COLOSSEO PAGATA “A SUA INSAPUTA” DALL’IMPRENDITORE DIEGO ANEMONE. IL PROCESSO SI CONCLUSE CON UNA PRESCRIZIONE...
Mattia Mangraviti Marco Sodano per “la Stampa” - Estratti
Claudio Scajola è indagato dalla Procura europea di Torino per tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Il fascicolo riguarda la richiesta di un finanziamento Pnrr da oltre sei milioni di euro legata al progetto per il biodigestore di località Colli, a Taggia (Imperia): un impianto destinato a trattare i rifiuti.
Insieme con l'ex ministro dell'Interno e oggi sindaco di Imperia, nonché presidente della Provincia (è indagato in quest'ultima veste), sono coinvolti anche Riccardo Demicheli, amministratore delegato della società di consulenza Avalon Srl, e Michele Russo, ingegnere ed ex dirigente della Provincia.
L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore europeo Adriano Scudieri, ruota attorno alla partecipazione della Provincia a un bando per accedere ai fondi del Pnrr. Il finanziamento, di poco superiore ai sei milioni e 400 mila euro, era destinato a un'opera dal valore complessivo di centinaia di milioni. Ma il progetto, secondo i sospetti degli inquirenti, non sarebbe stato pienamente conforme ai criteri del bando. Fu la stessa Provincia, dopo aver avanzato dubbi, a chiedere un parere al Ministero.
L'istruttoria si concluse con la revoca del finanziamento. Scajola spiega di non aver ricevuto alcuna notifica ufficiale.
«Ho appreso la notizia dai giornali, come tutti gli altri».
Presidente Scajola, davvero non ha ricevuto comunicazioni sull'indagine?
«No, nessuna. La notizia l'ho letta sui giornali, come ogni altro cittadino. Al momento non ho ricevuto notifiche, documenti, nulla che mi consenta di avere un quadro chiaro di cosa mi venga contestato. E non so nemmeno se arriverà. Posso solo basarmi su quanto riportato dalla stampa».
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Crede che questa vicenda intaccherà il lavoro fatto finora?
«Non credo. Un singolo episodio, peraltro ancora poco chiaro, non può cancellare anni di lavoro serio e premiato dai fatti. Il nostro percorso ha portato benefici concreti al territorio nel corso degli anni: continueremo su questa strada».
Non è la prima volta, dice, che scopre dai giornali di essere coinvolto in un'indagine. Cosa ne pensa?
«Purtroppo no, è già successo. E non solo a me. È qualcosa che amareggia, sia come cittadino sia come uomo delle istituzioni. Mi chiedo da dove escano queste informazioni, chi le diffonda. Una volta che tutto sarà chiarito, come spero e credo, sarà importante capire anche questo».
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