
CLORO A QUESTO CLERO! – LA CORTE D’APPELLO DI CALTANISSETTA HA RIDOTTO A TRE ANNI LA CONDANNA PER GIUSEPPE RUGOLO, IL SACERDOTE DI ENNA ACCUSATO DI ABUSI SESSUALI SU MINORE, CHE IN PRIMO GRADO AVEVA RICEVUTO UNA PENA DI 4 ANNI E 6 MESI – È STATO CONFERMATO L'IMPIANTO ACCUSATORIO PER LE VIOLENZE COMMESSE NEI CONFRONTI DEL GIOVANE CHE HA DENUNCIATO DON RUGOLO, MA I GIUDICI HANNO RITENUTO DI LIEVE ENTITA' I FATTI EMERSI IN RELAZIONE AD ALTRI DUE ADOLESCENTI…
Abusi sessuali su minore: tre anni in appello a don Rugolo
(AGI) - Enna, 1 lug. - Condanna confermata, ma pena ridotta a 3 anni per Giuseppe Rugolo, il sacerdote di Enna accusato di abusi sessuali su minore. La Prima sezione penale della Corte d'appello di Caltanissetta ha riconosciuto le attenuanti in particolare per quanto era contestato al sacerdote in merito ad altre due giovani vittime che erano state individuate nel corso del processo di primo grado, svoltosi dinnanzi al tribunale di Enna, e che si era concluso con la condanna a 4 anni e 6 mesi.
Il processo era scaturito dalla denuncia di Antonio Messina, minorenne all'epoca dei fatti, che aveva presentato un esposto su abusi subiti a opera del sacerdote che a Enna seguiva un folto gruppo di adolescenti nell'ambito di attivita' parrocchiali da lui svolte.
L'impianto accusatorio per i fatti commessi nei confronti del giovane che ha denunciato e' stato confermato, ma sono stati ritenuti di lieve entita' i fatti che emersi in relazione ad altri due adolescenti.
La corte, presidente Roberta Serio, giudici Fabio Pilato e Andrea Gullotta, ha pronunciato la sentenza dopo oltre due ore di camera di consiglio. In aula anche le parti civili con Antonio Messina, il giovane che oggi e' un archeologo e che denuncio' Rugolo, i genitori di Messina, rispettivamente assistiti dagli avvocati Eleanna Parasiliti Molica e Giovanni Di Giovanni.
Presenti anche le associazioni Contro tutte le violenze e Rete l'Abuso con gli avvocati Irina Mendolia e Mario Caligiuri sostituito da Giuseppe Messina del foro di Gela. La Procura generale aveva chiesto la conferma della condanna a 4 anni e 6 mesi e il sostituto procuratore Gaetano Bono ha dichiarato di attendere le motivazioni e valutare se ricorrere in cassazione per alcuni aspetti.