fontana dini

IL COGNATO DI FONTANA SAPEVA IN ANTICIPO DEL CONTRATTO CON LA REGIONE – LA TESTIMONIANZA DELLA PRESIDENTE DI UNA ONLUS INGUAIA IL GOVERNATORE – I DUBBI SULLA DONAZIONE - ALLA FINE DI MARZO COMINCIA LA CONVERSIONE AZIENDALE PER PRODURRE MATERIALE SANITARIO. MA L'ACCORDO CON IL PIRELLONE RISALE AL 16 APRILE. EPPURE SEI GIORNI PRIMA IL COGNATO DISSE DI AVERE UN'ESCLUSIVA – MA LA TESTE AGGIUNGE CHE…

LUIGI FERRARELLA per il Corriere della Sera

 

andrea dini attilio fontana

Una mail del 5 giugno mostra che l'ufficio legale della società d'acquisti regionale «Aria spa» inoltrò al direttore Filippo Bongiovanni «le obiezioni a recepire la proposta» dell'imprenditore Andrea Dini (cognato del presidente della Regione Attilio Fontana) «di parziale conversione in donazione» dei 50.000 camici sino allora consegnati, «e di interruzione dell'ulteriore fornitura prevista contrattualmente» di 25.000 camici.

 

La cui tentata vendita altrove, in un whatsapp di Dini il 20 maggio già 2 ore prima di proporre il cambio di schema alla Regione, per i pm prova il «preordinato inadempimento per effetto di un accordo retrostante».

FONTANA - CAMICE DI FORZA

 

Il messaggio era stato commentato ai pm il 18 giugno dalla sua destinataria, la teste Emanuela Crivellaro, della onlus Il Ponte del Sorriso: «Quando poi vidi "Report", capii che stavano cercando di camuffare la vicenda come donazione», anche perché già il 9 aprile «Dini mi aveva detto che doveva vendere i camici alla Regione in esclusiva».

 

Ma ieri Crivellaro, molto amica della famiglia Dini, ha tenuto a rimarcare che «è una famiglia generosa e molto riservata nelle donazioni», dicendosi ora convinta che il whatsapp sui camici (diversi dai 25.000 dell'ex lotto della Regione, prospetta il legale di Dini, Giuseppe Iannaccone) fosse solo «una comunicazione generica» da parte di Dini, e «non un invito a comprarli».

fontana consiglio regionale

 

 

FONTANA

VALENTINA ERRANTE  per il Messaggero

 

«Ho un contratto di fornitura con la Regione Lombardia». Lo diceva dai primi di aprile Andrea Dini, il cognato del governatore Attilio Fontana che, nell'ultima settimana di marzo aveva cominciato a cercare i tessuti per i camici.

 

i movimenti del conto svizzero di fontana - fonte domani

Eppure è solo il 16 aprile, quando Aria, centrale di acquisti della pubblica amministrazione, sceglie, con la procedura d'urgenza dovuta all'emergenza sanitaria, l'offerta dell'imprenditore. Solo allora Dini firma un contratto da 513mila euro per 75mila camici (sei euro l'uno) e 7mila set sanitari. Nasce da queste circostanze il sospetto dei pm di Milano che ci fosse un accordo preesistente e che quando Dini decide di convertire la sua azienda, la Dama spa, che detiene il marchio Paul&Shark, sa di ave

re il contratto in tasca.

i movimenti del conto svizzero di fontana - fonte domani 1

 

Agli atti dell'inchiesta, che ipotizza il conflitto di interessi come presupposto dell'affidamento della fornitura, c'è il verbale della presidente di una onlus, la stessa alla quale il cognato di Fontana si rivolgerà per piazzare i 25mila capi che ha deciso di non consegnare alla Regione, dopo essere stato convinto dal presidente a trasformare il suo contratto in donazione.

 

Circostanze che rischiano di aggravare la posizione del governatore, indagato solo per frode in pubbliche forniture, aggravata dall'avere bloccato la consegna di merce destinata a ovviare a un pericolo comune. Per i pm, Dini è stato indotto a interrompere la fornitura dal governatore «con l'espediente di trasformarla in parziale donazione», per superare il conflitto di interesse ma riducendo la quantità della merce «in modo da potere destinare la parte di camici non ancora consegnata al mercato». Il resto Fontana pensava di pagarlo di tasca propria col bonifico dalla Svizzera.

 

ATTILIO FONTANA E LA FIGLIA MARIA CRISTINA

IL VERBALE È il 18 giugno quando Manuela Crivellaro, presidente della onlus Il ponte del Sorriso viene sentita dai pm: «Sapevo che Dini stava cercando tessuto per produrre i camici, perché sua moglie, Raffaella Soffiantini, che avevo contattato per chiederle una donazione di denaro, mi aveva riferito che suo marito stava cercando il tessuto e se conoscevo qualcuno che lo producesse. Questa telefonata - dice Crivellaro - è del 25 marzo».

 

La donna precisa: il 7 aprile: «Ho chiesto a Dini la certificazione perché l'ospedale poteva accettare solo camici certificati. Lui mi ha mandato tramite whastapp la certificazione del solo tessuto e mi ha detto che stava completando tutte le pratiche di certificazione dei camici e che il suo riferimento in Regione era Raffaele Cattaneo». (capo della task force sull'emergenza).

attilio fontana

 

Infine la signora aggiunge: «Il 9 aprile ho scritto a Dini che l'ospedale non aveva più camici e lui mi ha risposto domani penso 500', ma il giorno dopo ce ne fece avere solo 300 e già in quell'occasione mi disse che era in trattativa con la Regione Lombardia». «Sa quando Paul&Shark ha convertito la produzione?», chiedono i pm. «Lui stava cercando il tessuto dall'ultima settimana di marzo. Il 6 aprile - aggiunge la donna - mi ha dato insieme al primo campione di camice anche la certificazione del tessuto. Ai primi di aprile, poi, mi ha dato il primo campione e quindi ai primi di aprile ha convertito la produzione».

 

fontana

LA DONAZIONE «Come anticipato per vie brevi..». Così scrive Dini il 20 maggio nel file con il quale comunica all'allora dg di Aria la sua decisione di trasformare il contratto in donazione «certi che apprezzerete la nostra decisione, vi informiamo che consideriamo conclusa la nostra fornitura»: 25mila camici non arriveranno più.

 

Ma i pm, nel decreto di perquisizione alla Dama sottolineano che tra Dini e e il dg di Aria, Bongiovanni «non ci sono state conversazioni precedenti, non risulta dai tabulati e lo stesso indagato lo ha escluso a verbale». Due ore prima, invece, Dini ha tentato di vendere i 25mila camici a 9 euro ciascuno. Il 20 maggio Dini ringrazia. Alle 22,46 dello stesso giorno, orario insolito per la corrispondenza di lavoro, gli risponde anche un'altra dipendente che suggerisce a Dini di ritirare le fatture già emesse per i 50mila camici. Ma la questione non è semplice.

attilio fontana 6

 

Una corrispondenza fittissima tra i dipendenti che si chiedono come sistemare la questione e sulla trasmissione Report, che ha trasmesso alcune domande alla centrale di acquisto della pubblica amministrazione in vista della puntata del 7 giugno sono al centro delle email dei dipendenti. Il 5 giugno arriva però Carmen Schweigl, responsabile della procedura, (indagata) e Bongiovanni ricevono dall'ufficio legale «le obiezioni in ordine alla bozza di determina a firma» del dg «con la quale si era proceduto a recepire la proposta parziale di conversione in donazione e di interruzione della ulteriore fornitura contrattualmente prevista». E così i camici rimangono alla Dama. Ora sono atti sequestrati dai militari del nucleo di polizia valutaria della Finanza. 

attilio fontana 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA