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OCCHIO PER OCCHIO - A COLONIA GRUPPI DI HOOLIGAN E DI ESTREMA DESTRA ORGANIZZANO LA “CACCIA ALLO STRANIERO” CON PESTAGGI E RONDE CONTRO I PROFUGHI - TRA I 19 IMMIGRATI FERMATI PER LA NOTTE DI CAPODANNO NOVE SONO ARRIVATI NEL 2015

Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

 

HELLS ANGELS HELLS ANGELS

Mentre gli inquirenti cercando faticosamente di mettere insieme i tasselli della più drammatica notte di Capodanno, qualcuno ha già deciso chi deve pagare. Gruppi di hooligan, buttafuori, estremisti di destra e membri di club di motociclisti si sono dati appuntamento domenica sera nel centro di Colonia e hanno picchiato selvaggiamente qualsiasi straniero che gli capitasse a tiro. I teppisti avevano concordato la «caccia all' uomo» attraverso alcuni siti Facebook di destra come «Block4» o «Armlaenge».

 

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Alle 18,40 è cominciata la rappresaglia: venti uomini hanno attaccato sei pachistani, neanche mezz' ora dopo altri cinque aggressori si sono avventati su un siriano mandandolo in ospedale. Bilancio: quattro feriti, di cui due gravi. Nel corso della notte la polizia ha controllato centocinquanta persone e ne ha fermate quattro. Tra gli indiziati, gli agenti hanno individuato oltre trenta persone già schedate: 13 estremisti di destra, 18 buttafuori e due simpatizzanti degli «Hells Angels».

 

Hells Angels Harlingen Hells Angels Harlingen

Un' altra notizia inquietante proviene da Duesseldorf, dove un numero crescente di cittadini sta organizzando delle ronde attraverso un sito Facebook chiamato «uno per tutti, tutti per uno» che vuole «proteggere le nostre signore» e che giura di non essere razzista. Ma a giudicare dai commenti, che definiscono ad esempio gli stranieri «feccia», molti partecipanti lo sono. Il primo appuntamento è per sabato, nel centro della capitale del Nordreno Westfalia.

 

E che il clima stia precipitando lo dimostra anche la decisione del Comitato centrale dei musulmani di staccare le linee dei telefoni, intasate da Capodanno dalle migliaia di chiamate di minacce e insulti. «Stiamo vivendo una nuova dimensione di odio», ha dichiarato il capo della comunità musulmana, Aiman Mazyek, al «Kölner Stadtanzeiger».

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Intanto, per aggiungere confusione a confusione, i 135 inquirenti della task force della polizia di Colonia che stanno ricostruendo le aggressioni di Capodanno hanno smentito ieri il ministro della Giustizia Heiko Maas che aveva parlato di un attacco pianificato e coordinato. «Che ci siano stati al livello nazionale - ma anche in altre città europee - episodi criminali simili, fa pensare piuttosto che i crimini non siano stati pianificati al livello temporale, né che ci sia stata una regia». Il numero e le modalità delle aggressioni farebbero pensare, sostiene il rapporto, «che l' azione criminale degli aggressori sia stata principalmente motivata dal punto di vista sessuale e che non puntassero primariamente a commettere dei furti».

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Riportando queste sorprendenti conclusioni degli inquirenti, Ralf Jaeger, ministro dell' Interno del Nordreno-Westfalia è tornato ad attaccare la polizia di Colonia: «il quadro fornito dalla polizia nella notte di San Silvestro è inaccettabile» e «gli interventi sono stati caratterizzati da gravi errori da parte della dirigenza e gravi lacune nella comunicazione». È arrivato il momento, ha detto il politico socialdemocratico, di mettere da parte ogni tabù e timore di non essere politically correct: «dobbiamo una totale trasparenza alle vittime e all' opinione pubblica ma anche ai profughi che vogliono vivere qui in pace».

 

pegida manifestazione coloniapegida manifestazione colonia

Jaeger ha messo anche in fila i pochi fatti prodotti finora dagli inquirenti: tra i 19 sospettati, quasi tutti nordafricani, individuati ad oggi figurano dieci richiedenti asilo, nove dei quali arrivati l' anno scorso in Germania. Altri nove sono migranti irregolari. Altro fatto, i poliziotti erano troppo pochi: «le forze in campo erano troppo scarse per poter fronteggiare seriamente gli aggressori», ha puntualizzato. I capi avrebbero dovuto chiedere rinforzi, ha sottolineato il politico Spd. Fatti che non mancheranno di creare nuove polemiche.

 

 

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