COME È POSSIBILE CHE, NEL DICEMBRE 2024, UN GIUDICE ABBIA STABILITO LA “CESSATA PERICOLOSITÀ SOCIALE” DI VINCENZO LANNI, L’UOMO CHE HA ACCOLTELLATO LA 43ENNE IMPIEGATA DI FINLOMBARDIA A PIAZZA GAE AULENTI, A MILANO? NEL 2015, SUBITO DOPO L’ACCOLTELLAMENTO DI DUE ANZIANI, LO PSICHIATRA RISCONTRÒ UN “DISTURBO SCHIZOIDE DI PERSONALITÀ A DECORSO CRONICO”. MA NEL 2024, I MEDICI DEL CPS DI AZZATE E DI BERGAMO CERTIFICANO “L’ASSENZA DI UNA PATOLOGIA PSICHIATRICA”. POCHI MESI PRIMA ERA STATO TROVATO CON UN COLTELLO DA 34 CENTIMETRI NELLA BORSA TANTO CHE A GENNAIO 2023 ERA STATA PROROGATA LA PERICOLOSITÀ SOCIALE PER UN ANNO, POI CONFERMATA. MA NEL 2024 UN MAGISTRATO RIBALTA LA POSIZIONE…
Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi e Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”
«Sabato verso l’ora di pranzo sono andato in Gae Aulenti a fare un’esplorazione preventiva per vedere i varchi e dove colpire. Facevo il programmatore per una società di informatica che mi mandava dei clienti finali e negli ultimi anni c’è stato come cliente Unicredit. Era già tutta una cosa prevista, io sono partito da Varese con queste due opzioni: o mi richiamano in comunità o faccio questo per vendetta, per rivalsa verso chi mi ha buttato fuori circa 10/12 anni prima».
Due possibilità, bianco o nero. Tornare alla comunità di Varese dalla quale era stato allontanato il giovedì precedente per «aver tirato uno schiaffo» a un altro ospite, oppure uccidere.
Colpire a caso sotto il grattacielo di Unicredit, la Torre Cesar Pelli di 231 metri, sede centrale del gruppo bancario, dove la mattina di lunedì Vincenzo Lanni, 59 anni, ha aggredito senza motivo una manager 43enne che stava andando al lavoro a Finlombarda, società legata a Regione Lombardia: «Il mio obiettivo non era colpire lei ma il mondo finanziario. Volevo farla pagare al sistema finanziario visto che Gae Aulenti è la City di Milano».
nel 2024 il tribunale di sorveglianza dichiara la cessata pericolosita di vincenzo lanni 1
Giovedì la gip Rossana Mongiardo ha convalidato il fermo per tentato omicidio e disposto che Lanni rimanga in carcere. […] Rabbia per quel licenziamento del 2012 da una società informatica che già aveva usato come «scusa» per il duplice ferimento del 2015, quando aveva aggredito senza motivo a coltellate due pensionati in val Seriana.
Lanni racconta le drammatiche fasi dell’agguato: «Lunedì mi sono alzato alle 7.30, ho preso il coltello, ho preso la metropolitana e sono sceso a Porta Garibaldi. E da qual momento ogni momento era buono per colpire. Sono arrivato verso le 8.15, ho iniziato a fare esplorazioni, ho attraversato il parco e sono sceso e poi sono risalito dall’altro lato, poi sono tornato indietro verso la piazza — mette a verbale —. Preferibilmente avrei colpito sotto a Unicredit ma non avevo la certezza che la persona lavorasse per Unicredit, volevo farla pagare a loro per quello che era successo 12 anni prima. Ho aspettato l’occasione; mi sono fermato e ho visto che stava salendo dal parco questa signora, ho tirato un’unica coltellata e mi sono girato; ho inferto il colpo e sono andato via a passo tranquillo».
I carabinieri e la procura stanno continuando a indagare per verificare se ci siano state anomalie nel percorso che ha portato alla libertà definitiva di Lanni a fine 2024. Significative sono due testimonianze del responsabile della comunità «4Exodus» che ospitava il 59enne.
Quando giovedì scorso gli operatori decidono di allontanarlo dopo «lo schiaffo» a un altro ospite, «il personale aveva deciso di accompagnarlo presso l’ospedale di Gallarate per una rivalutazione psichiatrica per poi valutare il da farsi, ma Lanni mostrandosi contrariato aveva invece deciso di recarsi a Milano».
Ma soprattutto che il 10 dicembre 2024 — quando era libero da prescrizioni dei giudici —, Lanni era già scappato dalla comunità e lo avevano trovato alla stazione: «Aveva esternato pensieri ed intenzioni violente nei confronti di personalità della politica, mostrandosi non completamente consapevole di quanto accaduto». Circostanze che oggi gli inquirenti stanno mettendo a confronto con le relazioni, in particolare quelle psichiatriche, che dovevano valutare il suo stato di pericolosità.
Quando nel 2015 colpisce i due anziani nella Bergamasca, lo psichiatra incaricato dal giudice riscontra un «disturbo schizoide di personalità» a «decorso cronico». Tanto che viene riconosciuta l’attenuante del vizio parziale di mente e il conseguente sconto di pena. Nove anni dopo però, nel 2024, i medici del Cps di Azzate e di quello di Bergamo certificano «l’assenza di una patologia psichiatrica» e «che le caratteristiche di personalità di tipo schizoide (introversione, predilezione di attività solitarie, difficoltà relazionali) sono confinate al passato e che nell’attualità non vi è una sintomatologia psichiatrica in atto».
Lanni è guarito, non c’è alcuna necessità di cura. Così il 4 dicembre 2024 il magistrato di sorveglianza di Varese «dichiara cessata la pericolosità sociale» perché Lanni «ha mantenuto una condotta regolare, non è stata ritenuta necessaria una presa in carico al Cps (centro psicosociale, ndr), non è stata riscontrata una sintomatologia psichiatrica e il percorso comunitario procede senza criticità».
nel 2024 il tribunale di sorveglianza dichiara la cessata pericolosita di vincenzo lanni
Questo nonostante le intemperanze di un anno prima quando «aveva violato l’obbligo di non allontanarsi dal Comune di dimora il 22 febbraio e il 30 maggio 2023, data in cui era stato anche denunciato dalla Polfer di Varese dopo essere stato trovato con un coltello da 34 centimetri nella borsa». Violazioni che, unite alle «plurime» mancate presentazioni alle forze dell’ordine per la firma, avevano portato lo stesso giudice del Tribunale di sorveglianza il 23 gennaio 2023 a prorogare la pericolosità sociale per un anno e a confermare il provvedimento il 5 dicembre dello stesso anno.
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