edgar bianchi

COME E’ POSSIBILE CHE UN UOMO CONDANNATO PER 20 VIOLENZE SESSUALI FOSSE LIBERO DI COLPIRE ANCORA? E’ CIO’ CHE HA FATTO EDGAR BIANCHI: HA STUPRATO UNA 13ENNE A MILANO - IL MANIACO SERIALE HA ALLE SPALLE UNA SEQUENZA INQUIETANTE DI VIOLENZE COMMESSE A GENOVA TRA 2004 E 2006, BAMBINE E RAGAZZINE SEQUESTRATE IN ANDRONI E ASCENSORI, 

1 - PRESO L' UOMO CHE HA STUPRATO LA TREDICENNE "MANIACO SERIALE, ERA LIBERO DOPO 25 ABUSI"

Massimo Pisa per “la Repubblica”

 

EDGAR BIANCHI

L'enorme tutore lascia scoperta soltanto la rotula sinistra, il ragazzo che scende le scale per pochi secondi - sono le 13.37 di mercoledì - lascia una traccia indelebile sulla telecamera interna al condominio. «È lui?». L' assistente Salvatore Di Mento e l' agente Alfredo Riggio della volante Sempione usano tutto il tatto necessario mentre chiedono alla 13enne se il maniaco che l' ha violentata poco prima, aggredendola sul pianerottolo, è proprio quell' uomo. «Sì, ma non l' ho mai visto prima». Aveva due anni, la vittima, quando la Mobile genovese arrestava Edgar Bianchi, barista allora 28enne di Prà, nel ponente.

 

Il «maniaco dell' ascensore», che in quasi due anni aveva violentato 25 ragazzine tra i 12 e i 14 anni (tranne una, allora 17enne), scelte e seguite all' uscita di scuola tra le più basse e magre, tra le più indifese. Come due giorni fa, in zona De Angeli. Una storia che la vittima non poteva conoscere.

EDGAR BIANCHI

 

La fuga del pedofilo col tutore dura meno di 24 ore in cui non meno di 150 poliziotti, intere sezioni della Squadra mobile milanese guidata da Lorenzo Bucossi, agenti delle volanti e dei commissariati, battono marciapiedi e quartieri per trovarlo. Per una notte. Invano. Sono l' assistente capo Stefano Giordano e l' agente scelto Paolo Ribaldi della Polmetro ad associare quella sagoma a un abbonato del metrò, che alle 9.44 di ieri mattina striscia la tessera ai tornelli della fermata Segesta.

 

Qualche ora e quella foto viene abbinata al titolare dell' abbonamento. Quando il nome di Edgar Bianchi viene inserito in archivio, la schermata di precedenti leva il fiato. Partono le battute presso i suoi indirizzi milanesi conosciuti, a San Siro, ma di Bianchi non c'è traccia. Deve però arrivargli sentore di quella massa di poliziotti, coi lampeggianti e in borghese, sulle sue tracce.

 

EDGAR BIANCHI

Perché è lui stesso, preannunciato da una telefonata del suo avvocato, a presentarsi alla porta del pubblico ministero Gianluca Prisco, che in procura stava coordinando le indagini, poco dopo le 15. Mette a verbale la sua confessione per il fermo e finisce a San Vittore. Per il momento soltanto per la violenza di mercoledì: non risultano finora analogie col caso della bimba di 6 anni aggredita dentro un portone di Chinatown, la sagoma di quel pedofilo appare diversa dalle immagini. E non aveva un tutore. Ma è chiaro che l' indagine è agli inizi. «È un criminale seriale - sottolinea Bucossi - dobbiamo capire se ha violentato altre vittime».

 

EDGAR BIANCHI

Cominciò a marzo 2004. Sempre sulle ragazzine. Sempre seguendole fino all' ascensore e fermandosi al terzo piano. La firma di quel ragazzo coi capelli lunghi e il piercing al sopracciglio. Prima solo esibizionista, poi sempre più feroce con le sue prede, picchiate e umiliate prima dello stupro. Il 26 settembre 2006, un mese dopo l'ultima violenza, la Squadra mobile di Genova gli presentò il conto.

 

Chiese scusa al processo di primo grado, la requisitoria invocò 24 anni di carcere, arrivò invece una condanna a 14 anni e 8 mesi con l'attenuante di un disturbo di personalità istrionico-narcisistico, anche se venne ritenuto sano di mente. Diventarono 12 in appello. Accorciati ulteriormente di due anni e due mesi dal guo Adriana Petri.

 

Il primo settembre 2014 Edgar Bianchi tornò uomo libero, tra i mugugni delle sue vittime, fece sapere di voler trovare un lavoro per risarcirle. Tre anni dopo, coi capelli corti e una gamba malmessa, è in una città in cui nessuno conosce il suo passato. Con una preda 13enne, ghermita al collo. Trascinata di nuovo in ascensore. Fino al terzo piano.

 

2 - PRESO DOPO GLI ABUSI SU UNA RAGAZZINA ERA STATO CONDANNATO PER 20 VIOLENZE

Gianni Santucci per il “Corriere della Sera”

 

EDGAR BIANCHI

Quando l'hanno arrestato aveva i capelli neri. Sulla foto dell' ultimo documento invece ha la testa bionda, ossigenata. Cambi d'aspetto frequenti. Per camuffarsi. La ragazzina, 12 anni, vittima della violenza di mercoledì pomeriggio, l'ha descritto così: «Maglietta scura, un grosso tutore alla gamba sinistra». Scendendo le scale di un palazzo alla periferia Ovest di Milano, zoppicava. Erano le 13.30. Pochi minuti prima la ragazzina rientrava da scuola. L' uomo l'ha seguita dalla strada. È entrato nel palazzo. L' ha trascinata su un pianerottolo.

 

L' ha sbattuta a terra. Una violenza rapida e feroce. Edgar Bianchi, 39 anni, è entrato in Procura 24 ore dopo, nel primo pomeriggio di ieri: decine di poliziotti a quell' ora giravano intorno ai caseggiati popolari dove viveva, in piazza Selinunte, quartiere san Siro. Era «circondato», s' è costituito. Da questa mattina parte però il secondo tempo dell'indagine: col sospetto che Bianchi sia collegato a una decina di altri casi di violenze, tentate violenze, molestie. Sarebbe una replica del suo passato deviato.

IDENDIKIT DI EDGAR BIANCHI

 

I poliziotti della «quarta sezione» della Squadra mobile hanno tracciato in poche ore i suoi spostamenti in città, dal palazzo dell'aggressione alla fermata del metrò «Segesta» («agganciato» da decine di telecamere, nei filmati si notava per il tutore). A quella fermata ha usato un abbonamento: da quello gli investigatori della Polmetro sono arrivati a un nome e un possibile indirizzo.

 

Ieri sera Bianchi è entrato in carcere dopo una breve confessione. E con una sequenza inquietante di precedenti: una ventina di violenze commesse a Genova tra 2004 e 2006, bambine e ragazzine sequestrate in androni e ascensori, costrette a inginocchiarsi con due coltelli alla gola, minacciate di morte. Arrestato a settembre 2006, Bianchi è uscito dal carcere di Chiavari già nell' autunno 2014, al termine di questo percorso giudiziario: 14 anni e 8 mesi in primo grado, ridotti a 12 in appello, poi ulteriormente scontati da un indulto per i reati «minori» (tentate violenze e atti osceni).

EDGAR BIANCHI

 

L' arresto di ieri blocca una sequenza che, visto il profilo criminale di sex offender , sarebbe andata avanti: «Dopo la violenza di mercoledì, per noi quest' indagine è stata una priorità assoluta, oltre 150 poliziotti hanno lavorato senza un minuto di tregua», ha detto a fine pomeriggio il questore di Milano, Marcello Cardona, dopo aver ricevuto l' apprezzamento del procuratore capo Francesco Greco e del capo della polizia, Franco Gabrielli.

 

Ex barista a Genova, negli ultimi tempi Bianchi ha lavorato in un' azienda di catering. È arrivato a Milano per convivere con la fidanzata. I nuovi accertamenti si concentrano ora sugli ultimi due anni: «È un criminale seriale - hanno spiegato il capo della Squadra Mobile, Lorenzo Bucossi, e il pm Gianluca Prisco - e in queste ore siamo al lavoro per ricostruire i suoi movimenti e capire se abbia commesso altre violenze». Verifiche anche sull' aggressione a un' altra ragazzina, con modalità simili, avvenuta due settimane fa.

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…