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ECCO COME IL TERRORISMO HA “SFIGURATO” PARIGI - BARRIERE ANTI-SFONDAMENTO AL LOUVRE E ALLA TORRE EIFFEL - ALBERGHI, MUSEI E NEGOZI CON AGENTI SPECIALIZZATI E BOLLINO DI SICUREZZA - VIDEOSORVEGLIANZA IN TUTTI I SITI CULTURALI E PATTUGLIAMENTI PER LE STRADE - RISULTATO: I TURISTI IN FRANCIA SONO IN AUMENTO

Barbara Ciolli per http://www.lettera43.it

 

Hotel, musei, negozi e altri luoghi di richiamo per visitatori etichettati con un certificato di sicurezza del prefetto, da esporre in vetrina accanto ai voti di TripAdvisor. Un muro di cristallo anti-attentati a difesa della Torre Eiffel e altre barriere in cemento contro gli attacchi con auto e camion come spuntate al Louvre.

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Quattro milioni di euro per corazzare i festival e altri investimenti nel pattugliamento e nella videosorveglianza di tutti i siti culturali, turistici o ritenuti sensibili. Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la fine, nel novembre 2017, dello stato d'emergenza proclamato in Francia dopo gli attentati a catena del 13 novembre 2015, disponendo anche contestati tagli alla Difesa.

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Ma dall'estate Oltralpe è scattato il piano del governo "turisti sicuri" che, con l'impegno per fare il possibile a protezione di cittadini e visitatori, punta a riportare la Francia al numero di prenotazioni pre-allarme, spingendolo ancora più in alto dopo l'anno nero del 2016.

 

Possibile perché il trend è di nuovo positivo, nonostante il calo del 2,5% dell'anno passato per la paura di attentati: circa 1 milione e 300 mila visitatori in meno con perdite lamentate di 650 milioni di euro. Non ci credevano neanche gli operatori, ma poi dall'inizio del 2017 in Francia i turisti erano già tornati ai livelli del 2015, ad aprile si sono addirittura registrati i numeri migliori dalla primavera del 2001 e il flusso negli aeroporti e delle prenotazioni indica dati in crescita anche tra luglio e settembre.

 

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L'esecutivo di Macron conta di toccare quota 89 milioni alla fine dell'anno: un +6% rispetto al 2016 e, con la buona notizia, partirebbe il rilancio del progetto per raggiungere i 100 milioni di turisti stranieri e 50 miliardi di euro di ricavi entro il 2020. La Francia (in special modo Parigi) è il Paese più visitato al mondo: un indotto per circa 2 milioni di lavoratori, che contribuisce al 7-8% del Prodotto interno nazionale lordo (Pil) e che si vuole rendere un'opportunità, nei prossimi tre anni, per altri 300 mila addetti. Serviranno, guardando ai piani dell'Eliseo, soprattutto addetti alla sicurezza e personale per il coordinamento dei controlli, anche informatici, traduttori e formatori, oltre ai canonici lavoratori delle strutture d'accoglienza.

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PIANO TURISTI SICURI. Passata l'estate il governo ha in agenda un nuovo punto, con sindacati e professionisti del settore, dopo l'intesa del marzo scorso alla riunione nazionale su "Turismo e sicurezza" che ha fissato cinque aree d'intervento per i miglioramenti, secondo le linee guida del Comitato economico di emergenza sul turismo, istituito in reazione alle gravi perdite del comparto nel 2016: entrate che, rispetto al 2015, per gli hotel di Parigi hanno sfiorato il -15% e per quelli della riviera il -3%. Uno dei riflessi della tragedia degli oltre 230 uccisi in Francia, tra il 2015 e il 2016, negli attacchi di terroristi islamici, inclusi gli 86 morti dell'attentato col tir sul lungomare di Nizza per la festa nazionale del 14 luglio 2016.

 

Il primo campo potenziato è il pattugliamento di treni, stazioni, scali e altri snodi dei flussi con guardie della security, agenti e forze di sicurezza, già abbondantemente schierati nei luoghi sensibili per lo stato d'emergenza: rinforzi che prevedono anche l'aumento, tra l'altro, di pattuglie miste con stazioni e ufficiali di polizia anche stranieri, specie nelle zone di confine e durante il picco di turisti. La seconda area d'intervento si concentra a Parigi e nell'hinterland, dove sono state e saranno dispiegate nuove telecamere di sorveglianza, e negli investimenti milionari per rafforzare la sicurezza dei festival e di 30 istituzioni culturali ritenute prioritarie dal governo.

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CENTRO DI COORDINAMENTO. Il terzo campo d'azione mira all'assistenza e all'ascolto dei turisti, che potranno fare reclami e segnalazioni a tutte le forze di sicurezza interne in più di 30 lingue, fornendo all'evenienza testimonianze preziose per la prevenzione e la ricostruzione degli eventi.

 

La quarta direttiva fissa la creazione di una struttura di Coordinamento della sicurezza del turismo in Francia, con dipartimenti e reparti responsabili della copertura dei rispettivi siti in concerto con il prefetto, i sindaci e per alcune funzioni anche con i procuratori locali. Quinto pilastro del piano, infine, il bollino di "luogo sicuro" rilasciato dal prefetto per musei, hotel e altre attività. Un'etichetta priva di valore giuridico e non vincolante ma che il ministero dell'Interno, in prospettiva, vuole estendere a «tutti i siti».

 

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ALBERGHI CERTIFICATI. Nel formulario per il rilascio del certificato di sicurezza, si chiede alle strutture dell'ambiente più o meno sensibile loro limitrofo, sulla presenza di telecamere di sorveglianza nella zona e internamente, del loro livello di controllo dei visitatori e della presenza o meno di agenti di sicurezza specializzati, se vi siano toilette accessibili al pubblico, verifiche del personale, sistemi d'allarme, contatti con il commissariato e piani d'evacuazione d'urgenza e per la protezione di informazioni sensibili. Informazioni utili, a disposizione del consumatore per scegliere di pernottare in un luogo piuttosto che altrove.

 

iniziale, personale di sicurezza interno e sistemi di controllo e sorveglianza avanzati sono appannaggio del Louvre e di altri musei pubblici e degli hotel di lusso e di grandi resort: i primi a firmare la convenzione e farsi certificare dalle autorità «Securi-site», sito sicuro.

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L'intero comparto turistico d'Oltralpe ha comunque accolto con favore il piano di investimenti per più sicurezza: «Condizione non negoziabile se vogliamo attirare più stranieri» ha commentato l'associazione di categoria Umih. Investimenti statali nel settore andranno anche nel digitale, nella formazione e sulla qualità dell'accoglienza.

 

IL PACCHETTO SICUREZZA. In generale il pacchetto di sicurezza del governo Macron (varato dal Consiglio dei ministri e in approvazione al parlamento) aumenta i poteri del ministero dell'Interno e dei suoi prefetti, che avranno voce in capitolo anche su perquisizioni e chiusura temporanea di luoghi di culto e zone pericolose, amplia l'uso delle intercettazioni e inasprisce i controlli alle frontiere. Gli operatori turistici hanno chiesto al governo di tenere anche un «registro dei turisti stranieri, come già negli alberghi». Dati al setaccio, come tra compagnie aeree e Inter- ed Europol. Ma la collaborazione di tutti è l'unica risposta efficace al terrorismo.

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