
CONOSCETE IL “DOGGING”? E’ IL DIVERTIMENTO DEI FETICISTI CHE AMANO FARE SESSO ALL’APERTO, GUARDATI DA ALTRI – BARBARA COSTA: “NON SEMPRE QUESTO AVVIENE IN COPPIA. CI SONO ANCHE QUELLI CHE AMANO ESSERE GUARDATI MENTRE SI MASTURBANO. MA QUESTO TIPO DI ESPERIENZA HA REGOLE PRECISE. E UNA BELLA SCREMATURA SI FA NELLE CHAT DI DOGGING: CHI CERCHI, CHE VUOI? UN DOGGISTA SERIO SPECIFICA SE È ATTIVO O PASSIVO, E NON NECESSARIAMENTE IN CAMPO OMOSEX: UN DOGGISTA ATTIVO SCOPA, UN PASSIVO MAGARI USA LA LINGUA, E BASTA, SULLA DONNA, E, A VOLTE, SULL’UOMO. O PUÒ ANCHE SOLO USARE LE MANI…”
Barbara Costa per Dagospia
E tu come stai messo a dogging? Ti piace? Hai il coraggio di farlo? E lo sai fare? Davvero? E le conosci le regole? Il dogging è il divertimento di chi, feticista, gli garba fare sesso all’ aperto, guardato, in macchina, ma mica sempre in coppia. Si cade in fallo ad associare il dogging solo a una varietà del cuckold, dello scambio di coppia, perché non tutti i doggisti sono accoppiati.
Ci sono i doggisti singoli, i quali si dividono in due rami: i doggisti a cui piace soltanto vedere, o farsi vedere, mentre si masturbano, e i doggisti che invece vanno a fratte per trovare una p*ssera (o di più) a cui infilarlo. Per poi andarsene, dopo l’orgasmo, pure senza saluti. Non sono necessari, perché l’educazione dogging è originale e segue regole sue. E precise.
È importantissimo che queste regole si sappiano, pena la cacciata dal gioco. La prima regola si sancisce online, nella scrematura che si fa nelle chat di dogging: chi cerchi, che dogging vuoi? Un doggista serio specifica se è attivo o passivo, e non necessariamente in campo omosex: un doggista attivo sc*pa, un doggista passivo può significare che è uno che usa la lingua, e basta, sulla donna, e, a volte, sull’uomo. Un passivo può anche solo usare le mani.
È bene confessare se si è doggisti alle prime armi: in tal modo la lei a cui si è dato appuntamento, per lo sc*pamento, lo sa, e non si lagnerà, "dopo", in chat, e fuori, che “è venuto dopo appena 10 secondi che lo toccavo!”. Ci sono poi doggisti che cercano esclusivamente ostentazioni hot, ci sono altri che amano le gang bang, altri ancora bramosi di soddisfazioni orali.
Come si capisce che doggista si ha di fronte? Oltre le descrizioni in chat, o nel caso si vada a dogging "a occhi chiusi", ovvero alla cieca, senza sapere con chi, si imparino a rosario questi comandamenti fondamentali: usualmente il dogging si fa in macchina, siamo d’accordo, ma se una macchina in dogging non ti lampeggia, non ti avvicinare! Non puoi! Se l’auto non lampeggia, le classiche tre volte, ma sta al buio, stai davanti a doggisti ancora indecisi sul da farsi.
Se la macchina lampeggia ti puoi accostare ma attento a fare: se ha la luce interna accesa, indica che lo spettacolo è in sviluppo ma è dedicato ai soli voyeur. Guardare ma non toccare! (e in questi spettacolini vanno forte le doggiste lesbiche, per una platea etero-maschile…). Se la macchina ha le luci interne accese e in più gli sportelli semi aperti, significa che ti puoi avvicinare e che, se alla protagonista tu piaci, evviva, puoi aderire all’azione, e fare e/o farti fare, e sempre con il consenso di tutti. Va bene, ma le dogging di gang bang?
Per capire che si è in stato di ammucchiata, l’auto è con le porte spalancate, o è aperta sul lato portabagagli: è così che è chiaro che la signora che fa dogging accetta di prenderne uno dopo l’altro, magari in più buchi! E se si arriva e l’azione è già in pieno svolgimento? In tal caso non si sgomita, si fa il dogging-gentiluomo, ché la lady non si stanca presto di quel che sta facendo, anzi!
Ma dove si ingroppa chi fa dogging? I posti non mancano, e non ti prendo in giro se ti dico che i preferiti sono le piazzole fuori dai cimiteri. Sul serio! Sono i posti ideali e super tranquilli. Hanno il loro perché i parcheggi dei noti centri commerciali che iniziano con la I, i parcheggi di stazioni, delle palestre, e le uscite autostradali, e i posti nascosti in boschi e spiagge. A Ferragosto ci sta il pienone.
È in disuso segnalare la disponibilità a doggare stando in auto con luci accese e un quotidiano aperto, o appendendo agli specchietti dei nastrini rossi. E attenti a chi, nelle chat di dogging, non fa che lodarsi il pacco e la sua resistenza ed efficienza nel sesso: possono essere mercenari, dei falsi doggisti che pretendono un compenso, dopo aver copulato. Questi ti rovinano la festa. E può succedere di "andare a caccia" (gergo dogging) e di ritornare a mani vuote (e a pisello pieno). Che farci. Il dogging è mistero e improvvisazione. È un azzardo. Ogni volta. Sta proprio e tanto in questo, il bello e il gusto di farlo.
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