benjamin netanyahu ostaggi hamas israele israeliani

IL POTERE DI NETANYAHU INIZIA A SGRETOLARSI – LA CORTE SUPREMA ISRAELIANA RIFILA UN CEFFONE A “BIBI”: HA BOCCIATO LA “CLAUSOLA DI RAGIONEVOLEZZA”. SI TRATTA DELL’ELEMENTO CHIAVE DELLA RIFORMA GIUDIZIARIA VOLUTA DAL PREMIER, CHE PRIMA DELLA GUERRA AVEVA SCATENATO PROTESTE DI MASSA – IL RICHIAMO DI CINQUE BRIGATE DA GAZA E I NEGOZIATI IN EGITTO PER UN CESSATE IL FUOCO DEFINITIVO…

1. ISRAELE, CORTE SUPREMA BOCCIA LA LEGGE CHIAVE DELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NETANYAHU

Estratto da www.ilfattoquotidiano.it

 

BENJAMIN NETANYAHU

La Corte Suprema isrealiana ha bocciato la cosiddetta “Clausola di ragionevolezza“, l’elemento chiave della controversa riforma giudiziaria intrapresa dal governo di Benjamin Netanyahu. L’emendamento, approvato a fine luglio tra le proteste delle opposizioni al Knesset e di migliaia di persone per le strade di Tel Aviv, depotenziava, di fatto, la stessa Corte Suprema. Il testo infatti impediva ai giudici di impugnare […] provvedimenti del governo, del premier e dei ministri come invece avvenuto finora. […]

 

israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyhau 4

La Corte si è spaccata a metà: otto dei 15 giudici che hanno esaminato la questione si sono espressi contro quell’emendamento. Dodici dei 15 giudici hanno inoltre stabilito che la Corte Suprema ha la prerogativa di annullare una legge fondamentale. È la prima volta che la Corte Suprema interviene su un emendamento alla Legge fondamentale, che in Israele ha uno status quasi costituzionale.

 

La “Clausola di ragionevolezza” era l’unico provvedimento finora adottato della contesta riforma giudiziaria del governo Netanyahu. […] La riforma giudiziaria ha diviso Israele, con massicce manifestazioni di protesta, prima dell’attacco di Hamas il 7 ottobre che ha scatenato la guerra a Gaza.

 

proteste contro netanyahu a tel aviv

Alcuni ministri del governo Netanyhau, il più a destra della storia d’Israele, avevano anticipato di non voler rispettare un’eventuale bocciatura della legge sulla ragionevolezza. Ma questo accadeva prima dello scoppio del conflitto. Non è chiaro se oggi gli stessi ministri siano pronti a rischiare lo scontro istituzionale mentre è in corso la guerra. […]

 

2. L'ANNUNCIO DELLE FORZE ISRAELIANE "COMBATTEREMO TUTTO L'ANNO" L'ALTA CORTE BOCCIA NETANYAHU

Estratto dell’articolo di Nello Del Gatto per "la Stampa"

 

BENJAMIN NETANYAHU E LA VENDITA DI ARMI ISRAELIANE - VIGNETTA BY NATANGELO

Ci vorrà tutto il 2024 per terminare la guerra a Gaza. È il pensiero dei vertici dell'esercito che stanno organizzando la nuova fase dei combattimenti. La fanteria è ancora impegnata nel centro e sud della Striscia […]. Negli ultimi giorni sono stati colpiti appartamenti di proprietà di Yaya Sinwar, il capo di Hamas a Gaza.

 

I militari operano casa per casa, […] sostenuti dall'aviazione che ha bombardato anche alcune zone di Rafah. Qui centinaia di migliaia di profughi hanno trovato rifugio in una zona designata dall'esercito, ma incapace di contenere tutti. Il maltempo e le piogge hanno fatto diventare l'area un acquitrino, con un enorme pericolo di diffusione di malattie.

 

Proprio contro queste, Israele ha favorito l'ingresso di vaccini per i bambini a Gaza. […] E a preoccupare negli ultimi giorni, è la fame, vista la carenza di alimenti per i profughi. Da qualche giorno i lanci di razzi dalla Striscia verso Israele si stanno facendo meno intensi, forse segno che la capacità bellica di Hamas e del Jihad Islamico Palestinese si sta affievolendo.

foto di benjamin netanyahu bruciata in pakistan

 

Per questo, da un lato i vertici israeliani sono contrari al cessate il fuoco, dall'altro hanno richiamato cinque brigate dalla Striscia. Non significa che non si combatta. […]

Il pericolo continua a venire anche dal nord, dove Hezbollah ha intensificato gli attacchi così come sono diventate più intense le risposte israeliane, anche verso la Siria. Gli occhi sono puntati sul mar Rosso, dove la minaccia degli Houthi yemeniti si fa sempre più forte.

 

BENJAMIN NETANYAHU AL CONFINE CON GAZA

[…] Le battaglie sui diversi fronti del campo, non fermano i tentativi di arrivare a un cessate il fuoco. Da Doha le parti si sono spostate al Cairo, dove da un paio di giorni è registrata la presenza di una delegazione di Hamas, e indiscrezioni di stampa vogliono nel Paese dei faraoni anche una delegazione israeliana per discutere del piano in tre punti presentato dall'Egitto.

 

La prima fase del piano prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane, estendibile a tre o quattro, in cambio del rilascio di 40 ostaggi israeliani, donne, minori e uomini anziani, soprattutto malati. In cambio, dalle carceri del Paese ebraico dovrebbero essere rilasciati 120 prigionieri […].

 

BA-HAMAS - MEME BY EMILIANO CARLI

In questo periodo, ci sarebbe il blocco delle attività belliche e ingresso di maggiori aiuti. La seconda fase […] riguarda l'inizio di una unione palestinese per porre fine alla divisione tra Gaza e Cisgiordania, tra Fatah e Hamas, per arrivare a un governo palestinese nella Striscia, con nuove elezioni. La terza fase includerebbe un cessate il fuoco globale, il rilascio dei restanti ostaggi israeliani, compresi i soldati, in cambio di un numero da determinare di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. […]

 

Nel Paese ebraico il fronte anti governativo si allarga. Nei giorni scorsi ci sono state forti proteste di piazza nelle quali si sono chieste le dimissioni di Netanyahu. Ieri, in uno storico pronunciamento, la Corte Suprema ha deciso di annullare l'emendamento della cosiddetta "Clausola di ragionevolezza", un elemento chiave della riforma della giustizia voluta dal premier.

ehud barak con benjamin netanyahu BENJAMIN NETANYAHU AL CONFINE CON GAZAisraele proteste contro la riforma della giustizia di netanyhau 1MOHAMMED BIN SALMAN - JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU proteste contro netanyahuisraele proteste contro la riforma della giustizia di netanyhau 3benjamin netanyahu negli anni 70 quando serviva nel sayeret matkal

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…