CHE COS’È LA POLMONITE INTERSTIZIALE CHE HA CAUSATO LA MORTE DI PEPPE VESSICCHIO? – DELLA MALATTIA SI È PARLATO MOLTO DURANTE LA PANDEMIA, PERCHÉ ASSOCIATA AL VIRUS SARS, MA NON C’È SEMPRE IL COVID DIETRO – LO PNEUMOLOGO STEFANO NAVA: “L’INTERSTIZIALE È CAUSATA DA DIVERSI AGENTI INFETTIVI FRA VIRUS, BATTERI E FUNGHI. CHI HA AVUTO IL COVID IN QUEGLI ANNI IN GENERALE NON DOVREBBE AVER SVILUPPATO UNA PREDISPOSIZIONE PARTICOLARE A QUESTA FORMA DI POLMONITE. I SUOI SINTOMI SONO SUBDOLI PERCHÉ POSSONO ESSERE SCAMBIATI CON QUELLI DI…”
Estratto dell'articolo di Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”
Di polmonite interstiziale si è molto parlato durante la pandemia, perché il virus della Sars era spesso associato a questa malattia. Ma non c’è sempre il Covid dietro: «No, l’interstiziale è causata da diversi agenti infettivi fra virus, batteri e funghi. Chi ha avuto il Covid in quegli anni in generale non dovrebbe aver sviluppato una predisposizione particolare a questa forma di polmonite», spiega Stefano Nava, direttore di Pneumologia e terapia intensiva respiratoria al Sant’Orsola di Bologna.
[…] Il professor Nava definisce i suoi sintomi «subdoli»: «Inizialmente è difficile associarli alla interstiziale, possono essere scambiati con quelli di una sindrome influenzale. Nei primi giorni si avvertono febbricola, stanchezza, malessere. Molto diverso dalla polmonite classica, quella ai lobi, che esordisce con febbre molto alta, catarro, difficoltà nel respiro. Fra le due c’è un’altra differenza. L’interstiziale è difficile da auscultare, il medico nel 50% dei casi può non riconoscerne i suoni. Dopo 3 o 4 giorni la situazione si aggrava, il dolore toracico si fa sentire e c’è bisogno di una Tac per andare a fondo».
Si può fare prevenzione? «Certo, anzi è importante e ci sono gli strumenti. I vaccini. L’antinfluenzale, in quanto l’influenza può spalancare la porta a infezioni polmonari. Per over 60 e persone fragili, raccomandato quello contro lo pneumococco, responsabile del 20/30% delle polmoniti».





