almerina mascarello

“COSÌ HO RECUPERATO IL TATTO" - PARLA LA DONNA VENETA CHE PER PRIMA INDOSSA UNA MANO BIONICA’ INTELLIGENTE’: "SONO RIUSCITA A SENTIRE LA DIFFERENZA TRA LA STOFFA, LA CARTA, LA PLASTICA. NON PROVAVO QUESTE SENSAZIONI DA QUANDO PERSI LA MIA MANO SOTTO UNA PRESSA” - VIDEO

 

Valentina Arcovio per la Stampa

 

almerina mascarello

«Stringere la mano di un' altra persona. È la prima cosa che mi è venuta in mente quando mi hanno detto che avrei avuto una mano bionica tutta mia».

 

Per Almerina Mascarello, 55 anni, di Montecchio Precalcino (Vicenza), è difficile spiegare agli altri come è cambiata la sua vita con una mano nuova di zecca. È infatti passato troppo tempo, quasi 25 anni, dall' ultima volta che ha potuto contare su entrambe le mani, e ora lei stessa fatica a credere di poter ritornare a fare le cose nello stesso modo di prima di quel maledetto incidente nel 1993.

 

Eppure è così: la sua vita è di nuovo cambiata, ma questa volta in meglio. Almerina è la prima donna e la prima italiana a «indossare» una mano bionica intelligente, che permette di afferrare e percepire la consistenza degli oggetti. A compiere il miracolo tecnologico sono stati i ricercatori della Scuola Superiore Sant' Anna di Pisa, i «papà» della mano bionica, e Paolo Maria Rossini, direttore dell' Istituto di Neuroscienze del Policlinico Gemelli di Roma che ha seguito la sperimentazione e fatto l' intervento di impianto a giugno del 2016.

 

MANO BIONICA ALMERINA MASCARELLO

Il prototipo testato dalla coraggiosa donna veneta, mamma di due figli, non è il primo in assoluto. Già nel 2014 un paziente danese ha provato una prima versione di questa mano robotica. Solo che era molto più ingombrante e impossibile da portare fuori dal laboratorio. Quella di Almerina Mascarello, invece, ha tutti i sistemi - da quello che registra i movimenti dei muscoli e li traduce in segnali elettrici poi trasformati in comandi per la mano a quello che trasforma l' informazione registrata dai sensori della mano in segnali da inviare ai nervi e quindi in informazioni sensoriali - racchiusi tra l' arto bionico e uno zainetto.

 

Un minuscolo «bagaglio» che può essere portato a spasso, come ha fatto la donna italiana fuori dal Policlinico romano.

 

Signora Mascarello, che sensazione si prova a «indossare» una mano robotica?

«È surreale. Dopo aver passato quasi 25 anni senza la mia mano sinistra è stato strano averne una robotica collegata al mio cervello. A un tratto mi sono ritrovata a poter toccare, schiacciare e afferrare gli oggetti e soprattutto a percepirne la loro consistenza. È una sensazione incredibile. Sono riuscita a sentire la differenza tra la stoffa, la carta, la plastica. Non provavo queste sensazioni da quando persi la mia mano sotto una pressa».

 

ALMERINA MASCARELLO

Come è cambiata la sua vita da quando ha una mano bionica?

«In realtà, al momento ho solo testato il prototipo. Avrò una mano bionica tutta mia solo a maggio. Cosa succederà dopo non riesco a immaginarlo. Con il tempo mi sono abituata a fare tutto solo con una mano. Ricordo di aver provato anche protesi normali, ma servivano solo a migliorare l' aspetto estetico. E non ne valeva la pena rispetto al peso di portarle.

A causa di una normale protesi, mia figlia ha rischiato di cadere dalle mie braccia. Così, ho deciso che non ne avrei utilizzata più nessuna».

 

Perché ha deciso di dare fiducia a questa nuova protesi?

«Perché ho capito da subito che era qualcosa di diverso a quelle che avevo già provato in passato. Incoraggiata dalla mia famiglia, ho deciso quindi di buttarmi e fare da cavia a questa sperimentazione».

È stato doloroso?

«Un po' dopo l' intervento ma per il resto è andato tutto bene. I test sono stati estenuanti ma oggi so che ogni sacrificio verrà ben ripagato. Ne è valsa la pena per me e per gli altri».

 

Chi sono gli altri a cui fa riferimento?

«Le persone costrette a vivere nella mia stessa condizione.

Almerina Mascarello mano bionica

Per me oggi forse è più facile gestire la mia disabilità. Non nascondo che non vedo l' ora che mi chiamino per dirmi che la mia mano bionica è pronta.

Ma allo stesso tempo mi rende orgogliosa sapere che è anche grazie a me se un giorno molte altre persone potranno trarne beneficio».

Almerina Mascarello mano bionica2

 

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