alzano lombardo bergamo

CRONACA DI UNA STRAGE ANNUNCIATA – COME MAI IN LOMBARDIA NESSUNO SI È PREOCCUPATO DELL’ONDATA DI “STRANE” POLMONITI IN VAL SERIANA A DICEMBRE? I MEDICI AVEVANO SEGNALATO LE INFEZIONI, EPPURE FINO A GENNAIO NESSUNO MUOVE UN DITO – I PM ESAMINERANNO LASTRE E TAC. LA REGIONE SAPEVA DEL RISCHIO EPIDEMIA ALMENO DAL 22 GENNAIO, QUANDO ARRIVÒ LA CIRCOLARE DI SPERANZA…

Claudia Guasco per “il Messaggero”

nembro

 

È una «strage annunciata», quella avvenuta nella bergamasca dove il Covid ha fatto 6.000 vittime. Lo si legge, nero su bianco, nello oltre cinquanta denunce depositate da chi ha perso un familiare alla procura di Bergamo, che indaga per epidemia colposa.

 

alzano lombardo

«La Regione Lombardia sapeva del rischio epidemia sin dal 22 gennaio. Quel giorno il ministero della Sanità diramò una circolare che informava del pericolo del virus e le invitava le Regioni a organizzarsi.

 

Tanto è vero che l'assessore al Welfare Giulio Gallera convocava il 23 gennaio una riunione urgente, si suppone per dare seguito alle indicazioni ministeriali e predisporre un piano antipandemia per la Lombardia», è uno dei passaggi cruciali riportato negli esposti.

 

LE POLMONITI

GIULIO GALLERA

La Regione Lombardia ha fatto tutto il possibile per evitare il disastro? Il pool di magistrati guidati da Maria Cristina Rota sta raccogliendo tutti gli elementi per tracciare un quadro preciso di ciò che, da novembre in poi, è accaduto sul territorio.

 

A cominciare da quelle 110 polmoniti da «agente non riconosciuto» classificate in ospedale come «codice 486» da novembre a gennaio.

 

maria cristina rota a palazzo chigi 1

Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia di Padova e consulente dei magistrati bergamaschi, afferma che in Veneto «abbiamo ritestato tutti i tipi di polmoniti, nessuno degli oltre tremila casi tra ottobre e gennaio ha evidenziato la presenza del Covid».

 

ANDREA CRISANTI

I pm hanno ascoltato i medici dell'ospedale di Alzano Lombardo, focolaio dell'epidemia, e hanno chiesto all'Ats altri dati fondamentali: gli accessi al pronto soccorso, le richieste di radiografie e tac al torace prescritte dai medici di famiglia, il consumo di antibiotici utilizzati nelle complicanze batteriche di polmoniti virali.

 

In Val Seriana i medici di base hanno segnalato un'ondata di polmoniti «strane». Nessuno ha pensato di svolgere approfondimenti e si arriva al 31 gennaio, con la delibera del Consiglio dei ministri che dichiara lo stato di emergenza per patologie da agenti virali trasmissibili.

 

«Ma questo evidentemente non basta alle autorità sanitarie locali e regionali per alzare il livello di guardia - scrive nella sua denuncia Annamaria, che ha perso il padre Antonio - approvvigionarsi di dispositivi di protezione da distribuire a medici e strutture, attivare una sorveglianza sanitaria più stringente su queste segnalazioni di anomalie nelle affezioni polmonari, redigere un piano regionale e protocolli di azione in caso di pandemia».

 

Attilio Fontana e Giulio Gallera mejo di Bob Behnken e Doug Hurley di Space x by lughino

Non si può non rilevare, si legge, che la Regione Lombardia «aveva sul tavolo ben due piani contro le pandemie a partire dal 2006» e tra le disposizioni c'è quella che recita: «Fate scorta di dispositivi di protezione, mascherine, guanti, tute». Ma quando è arrivato l'assalto del virus la Regione entra in battaglia totalmente sguarnita.

 

LE RICHIESTE DEI MEDICI

ospedale pesenti fenaroli alzano lombardo 1

La storia di Annamaria si conclude in modo triste come quelle di altre migliaia di concittadini: «L'11 marzo la salma di mio padre è stata messa dal servizio di pompe funebri in un sacco nero e portata via. Nessuno l'ha visto, non sappiamo se sia stato vestito o se gli siano stati messi fiori come avevamo richiesto.

 

Abbiamo saputo dopo una settimana che il suo corpo sarebbe partito per Alessandria per essere cremato. Nessuno ci ha mai comunicato del rientro delle ceneri».

 

Ora l'Ordine dei medici di Bergamo scrive adAts Bergamo, alla Regione Lombardia e alla Conferenza dei sindaci per proporre una serie di interventi sull'assistenza territoriale e la necessità di preparare una strategia nel caso di una seconda ondata di Covid.

 

Dai vaccini già ad ottobre, alla «riorganizzazione del confuso sistema informatico di richiesta dei tamponi e di trasmissione delle risposte, auspichiamo un cambiamento immediato. Non vogliamo essere identificati tra i responsabili di decisioni formate in assenza di un adeguato supporto tecnico gestionale

luigi cajazzoalzano lombardoospedale pesenti fenaroli di alzano lombardomaria cristina rota 2

 

alzano lombardo nembrocoronavirus nembro 2nembronembronembro

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....