pistacchi

LA DIETA DA SCRIVANIA – ECCO LE REGOLE PER NON SGARRARE COL CIBO IN UFFICIO - SONO CONCESSI 49 PISTACCHI AL GIORNO (MIZZICA!) E AL POSTO DELLE MERENDINE UN QUADRATINO DI CIOCCOLATO FONDENTE ALL’80% - IN OGNI CASO, PORTATEVI IL CAMBIO E QUANDO USCITE CORRETE A FARE SPORT….

Alice Rosati per Vanity Fair

insalata

 

Se la vostra collega del cuore non è una super salutista che dal cassetto della sua scrivania tira fuori solo mandorle, pistacchi, frutta fresca o, al più, delle gallette di riso che hanno lo stesso sapore dell’aria, sgarrare durante le ore di lavoro è un attimo. Solitamente l’ora X scatta alle 12, quando lo stomaco inizia a brontolare perché gli effetti della colazione, anche se l’avete fatta proteica e ricca di fibre come da manuale, iniziano a svanire, e tra le 16 e le 17, quando c’è un calo di attenzione e la stanchezza invoglia a sgranocchiare qualcosa.

 

L’abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue, fa scattare l’astinenza da carboidrati ed è per questo che il rischio di cedere a barrette e cioccolato è molto alto. Fatta eccezione per un quadratino di cioccolato fondente all’80% (la vostra collega magra e salutista ce lo avrà sicuramente), il resto sono le cosiddette calorie vuote, ovvero che fanno ingrassare ma non apportano nutrienti.

 

insalata

Uno degli snack più salutari e buoni senza compromessi sono i pistacchi. Non finiscono subito perché vanno sgusciati, il che aumenta la soddisfazione, e se ne possono mangiare fino a 49 al giorno per un totale di 160 calorie. Inoltre stimolano anche la concentrazione perché sono ricchi di vitamina B6, rame e potassio.

 

Uno studio della Loma Linda University e un’indagine condotta dall’istituto di ricerca Focus Vision negli USA suggeriscono infatti che uno spuntino a base di pistacchi americani può stimolare le capacità intellettuali e aumentare i livelli di concentrazione a lavoro.

 

Per non far finire i buoni propositi della dieta insieme ai file eliminati nel cestino, la nutrizionista Evelina Flachi e l’American Pistachio Growers, che rappresenta i produttori di pistacchi in California, hanno stilato una to-do-list di abitudini alimentari per l’ufficio.

pistacchi

Pranzo al bar: cosa mangiare

Insalatona sì, ma con un solo tipo di alimento proteico. Per esempio va bene una insalata mista di verdure con il tonno oppure la mozzarella oppure l’uovo sodo con una fetta di pane integrale. Se proprio non potete fare a meno del panino, sceglietelo semplice col prosciutto o tonno, ma senza salse e con qualche foglia di insalata e pomodoro o verdura grigliata.

 

La schiscetta

pistacchi

Se vi preparate la schiscetta da mangiare davanti al pc, scegliete cibi che vi aiutano a combattere lo stress della giornata. Ovvero, ricchi di calcio, magnesio e di aminoacidi come il triptofano, precursore della serotonina, la sostanza del buonumore. Una buona opzione è la pasta integrale ricca di triptofano o una porzione di formaggio che oltre a questo aminoacido fornisce anche calcio e magnesio, minerali con azione calmante e rigenerante del sistema nervoso. L’abbinamento ideale è quello con la verdura cotta o cruda ricca di acqua, minerali, vitamine e fibre. 

 

Lo snack

schiscetta

I pistacchi sono i vostri colleghi più simpatici. La porzione ideale è di 30 grammi che fornisce 160 calorie. Ovvero, potete sgusciare 49 pistacchi, e beneficiare dell'aiuto che danno per favorire la concentrazione senza aumentare di peso. 

 

Il diario alimentare

Tenete una agenda di quello che mangiate, vi aiuterà ad avere la situazione sempre sotto controllo. 

 

Attenzione alle calorie

diario alimentare

Durante la pausa snack in ufficio è importante evitare le cosiddette calorie vuote. Ovvero quei cibi che fanno aumentare di peso ma sono privi di nutrienti. Quello di cui abbiamo bisogno sono la tiamina, la vitamina B6, il rame e il potassio. 

Post-ufficio

Portatevi il cambio in ufficio e fatevi una bella corsetta per tornare a casa oppure una camminata a ritmo sostenuto per 40 minuti. Fa bene anche all'umore perché stimola la produzione di serotonina. 

running coppia

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…