george floyd derek chauvin

BUTTATE LA CHAUVIN - IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA USA HA DIFFUSO LA PRIMA FOTO DI DEREK CHAUVIN, CONDANNATO PER L'OMICIDIO DI GEORGE FLOYD: E' VIGILATO PER EVITARE TENTATIVI DI SUICIDIO E POTENZIALI AGGRESSIONI DEGLI ALTRI, VISTO CHE È RINCHIUSO IN UNA PRIGIONE DI MASSIMA SICUREZZA, DOVE I  PRIGIONIERI PIU' PERICOLOSI SONO QUELLI HANNO AMMAZZATO UN POLIZIOTTO - LA FAMIGLIA DI FLOYD: "SIAMO IN GRADO DI RESPIRARE DI NUOVO" - VIDEO

 

 

 

Dagotraduzione per Mailonline

 

Chauvin

Questa mattina il Dipartimento di Giustizia americano ha diffuso la prima fotografia di Derek Chauvin scattata nel carcere di massima sicurezza dove è rinchiuso. L'uomo è stato ritenuto colpevole dell'omicidio di George Floyd e ora sconterà la sua pena all'MFC-Oak Park Heights, in Minnesota. Vestito con una tuta arancione, il 45enne è apparso stanco, con gli occhi gonfi e i capelli in disordine.

 

Martedì, quando il verdetto è stato emesso, fuori dal tribunale di Minneapolis e in tutta l'America si sono scatenati applausi e celebrazioni, mentre Joe Biden ha promesso di portare avanti la riforma dei diritti civili perché quest'omicidio è una «macchia sull'anima della nazione».

 

Biden ha anche telefonato alla famiglia di Floyd per dire loro che la sua morte «cambierà il mondo». Il presidente è stato sostenuto da altri alti democratici, tra cui Barack Obama: «Sappiamo che la vera giustizia è molto più di un singolo verdetto in un singolo processo».

 

Joe Biden

La sua telefonata, quella della vicepresidente Kamala Harris e quella della first lady Jill Biden, sono state trasmesse in vivavoce dall'avvocato Benjamin Crump. «Mi sento meglio ora», ha detto Biden ai familiari in lacrime e agli ascoltatori che si sono riuniti intorno al telefono di Philonise Floyd, il fratello minore di George, «Niente migliorerà le cose. Ma almeno, Dio, ora c'è un po' di giustizia».

 

La giuria ha impiegato poco più di dieci ore di camera di consiglio prima di ritenere Chauvin colpevole di omicidio di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo di secondo grado. Le prove e le testimonianze presentate al tribunale di Hennepin durante i 15 giorni di processo sono state tantissime. Per ogni capo d'accusa, infatti, i giurati hanno dovuto valutare se le azioni di Chauvin sono state un «fattore causale sostanziale» nella morte di Floyd e se l'uso della forza è stato irragionevole.

le reazioni dopo la condanna di derek chauvin 8

 

Dopo il verdetto il giudice Cahill ha revocato la cauzione,  Chauvin è stato portato via in manette e spedito nell'unica prigione di massima sicurezza del Minnesota, l'MCF-Oak Park Heights, ad aspettare di conoscere la sua pena. L'ex poliziotto rischia dai 12,5 ai 40 anni per omicidio di secondo grado.

 

La pena si baserà infatti solo su quest'accusa, perché tutti i e tre i capi d'imputazione provengono stesso crimine. I pubblici ministeri non sono stati chiari su quanti anni chiederanno al giudice di comminare all'uomo, ma vorrebbero che considerasse i fattori aggravanti e che andasse oltre le linee guida sulla condanna.

 

le reazioni dopo la condanna di derek chauvin 9

Il carcere di MCF-Oak Park Heights, da cui nessun prigioniero è mai fuggito, si trova a circa 25 miglia a est di Minneapolis, vicino al confine con il Wisconsin, e ospita circa 500 tra i detenuti più pericolosi dello Stato.

 

Qui Chauvin è sorvegliato da vicino dalle guardie che devono garantire la sua sicurezza: oltre a temerne il suicidio, le autorità devono proteggerlo dai detenuti particolarmente violenti, soprattutto con le forze dell'ordine. Jim Bruton, ex direttore di Oak Park Heights, ha raccontato in un libro uscito nel 2004 che la gerarchia tra i detenuti è determinata dal crimine commesso. I più potenti sono quelli che hanno ucciso un agente di polizia. Ultimi i molestatori sessuali, ultimi fra gli ultimi i pedofili.

Chauvin in tribunale

 

L'ex poliziotto presenterà un appello contro la sua condanna. Nel corso del processo il suo avvocato difensore Eric Nelson ha ripetutamente espresso la preoccupazione che la massiccia attenzione dei media al caso potesse influenzare la giuria e impedire al suo cliente di ricevere un processo equo. Il tribunale, però, ha già rifiutato nove dei dieci ricorsi presentati. La strada per l'avvocato di Chauvin in salita.

le reazioni dopo la condanna di derek chauvin 12

 

Nel suo ricorso l'avvocato Nelson fa ermegere quattro punti chiave, tutti respinti dall'attuale giudice Cahill. Il primo è il luogo del processo: se è vero che la morte di Floyd ha provocato proteste in tutto il mondo, in nessun posto come a Minneapolis il dolore e l'angoscia sono stati così forti. Secondo punto: l'eco della morte di Daunte Wright, un uomo di colore di 20 anni ucciso da un poliziotto bianco l'11 aprile scorso a Minneapolis, potrebbe aver influenzato ulteriormente i giurati.

 

le reazioni dopo la condanna di derek chauvin 11

Terza questione: i commenti della deputata Maxine Waters, che alla vigilia della sentenza ha partecipato a una manifestazione al Brooklyn Center chiedendo ai partecipanti di «diventare più conflettuali» se la giura non avesse condannato per tre volte Chauvin.

 

La mozione è stata respinta (come le altre), ma il giudice Cahill ha detto che la Waters ha così consegnato alla difesa elementi per un «appello che potrebbe ribaltare l'intero processo». Quarto e ultimo punto: la decisione della città di Minneapolis - resa pubblica prima del processo - di pagare alla famiglia Floyd 27 milioni di dollari. Questa scelta potrebbe aver influenzato la giuria e contaminato il processo, anche se Cahill si è accertato di sostituire i due giurati che ne erano a conoscenza.

Festa a Minneapolis

 

Subito dopo la sentenza, la famiglia di Floyd, con la figlia Gianna di 6 anni tra le lacrime, ha tenuto una conferenza stampa. «Siamo in grado di respirare di nuovo», ha detto il fratello minore Philonise. «La giustizia per George significa libertà per tutti»

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Veduta aerea della prigione

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Chauvin ammanettato

Chauvin ammanettatoChauvin e FloydDue testimoni dell'omicidioIl fratello di FloydLa figlia di FloydGli interni della prigione

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