banca etruria boschi renzi pensionato

PAPÀ BOSCHI, TU NON SAPEVI NULLA? I PM TROVANO LE MAIL CON LE QUALI LA DIREZIONE GENERALE DI BANCA “ETRURIA” ORDINÒ DI VENDERE LE OBBLIGAZIONI SUBORDINATE ANCHE AI PICCOLI RISPARMIATORI - INDAGATI E PERQUISITI DALLA FINANZA DUE DIRIGENTI - MA SI RISCHIA UN NUOVO TERREMOTO

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi  7il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 7

La prova è stata trovata nelle email inviate dalla direzione generale ai responsabili di numerose filiali: i vertici di Banca Etruria ordinarono di vendere obbligazioni subordinate anche ai piccoli risparmiatori e non solo, come avrebbero dovuto, ai clienti «istituzionali».

 

Nel 2013, prima che si decidesse l’emissione, sarebbe stata creata una vera e propria «cabina di regia» per fornire indicazioni utili al rafforzamento patrimoniale della banca che già era in gravi difficoltà. E proprio dai responsabili di quell’organismo partirono circolari che indicavano tra i possibili investitori anche quelli che sicuramente «non avevano un profilo finanziario adeguato».

il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi  6il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 6

 

LA CIRCOLARE 2013

Una in particolare, un documento che metteva nero su bianco i comportamenti da tenere nel rapporto con la clientela. Per questo sono stati indagati e perquisiti dalla Guardia di Finanza su ordine della procura di Arezzo due dirigenti dell’Istituto di credito aretino, accusati di truffa aggravata.

 

È il primo passo di un filone investigativo che potrebbe avere a breve nuovi sviluppi. Non è l’unico. Anche le verifiche per la bancarotta fraudolenta, per cui sono indagati i componenti dell’ultimo Cda, hanno fatto emergere altre irregolarità da contestare a chi è sospettato di aver portato Etruria al dissesto.

 

LA CLIENTELA RETAIL

il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi  5il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 5

La conferma delle disposizioni ricevute dalla sede centrale è arrivata da numerosi direttori di filiale interrogati dal pool di pubblici ministeri coordinati dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi. Il resto è stato trovato nel corso delle perquisizioni effettuate nei mesi scorsi dopo la presentazione di oltre 400 denunce di cittadini che lamentavano di essere stati ingannati da chi aveva proposto loro «un investimento sicuro», omettendo di prospettare i rischi legati all’acquisto di quelle obbligazioni.

 

LUIGINO DANGELO MOGLIELUIGINO DANGELO MOGLIE

In particolare il decreto che dispone la perquisizione negli uffici e nelle abitazioni dei due dirigenti evidenzia come «la sottoscrizione sia stata rivolta a una clientela retail e non a quella professionale».

 

Un modus operandi già emerso nel corso dei controlli effettuati dal Nucleo valutario per ordine della procura di Civitavecchia che indaga sul suicidio del pensionato Luigino D’Angelo, che si è impiccato nel novembre scorso, cinque giorni dopo il decreto «salvabanche» del governo che ha reso carta straccia le obbligazioni causandogli una perdita di oltre 100 mila euro. E denunciato da migliaia di piccoli risparmiatori in tutta Italia.

il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi  4il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 4

 

I SOLDI «SPOSTATI»

È la stessa Procura, in una nota, a confermare che «gli investimenti in subordinate, su proposta dei responsabili d’area e degli uffici territoriali, sono stati prospettati a vari clienti come investimento sicuro e analogo a quelli in obbligazioni ordinarie e titoli di Stato. Talvolta, il cliente è stato addirittura spinto a effettuare il disinvestimento di operazioni a capitale garantito per favorire l’acquisto delle obbligazioni subordinate, che gli era stato proposto come una promozione della banca rivolta ai propri clienti migliori, ma che doveva essere sottoscritto in tempi brevissimi».

 

lorenzo rosi pier luigi boschilorenzo rosi pier luigi boschi

LA BANCAROTTA

La necessità di ottenere denaro derivava dalla disastrosa gestione dei vari Cda e in particolare l’ultimo, quello guidato dal presidente Lorenzo Rosi e dai suoi vice Alfredo Berni e Pierluigi Boschi, padre del ministro per le Riforme Maria Elena. Tutti indagati per bancarotta e sospettati — insieme ai consiglieri — di aver dissipato il patrimonio.

 

LUCA BRONCHI ETRURIALUCA BRONCHI ETRURIA

È la relazione del commissario liquidatore Giuseppe Santoni a stigmatizzare «la concessione di finanziamento da milioni di euro senza avere le adeguate garanzie di rientro», l’autorizzazione «di prestiti ad aziende in conflitto di interessi visto che erano riconducibili ad alcuni consiglieri o allo stesso Rosi», la concessione «di consulenze inutili per oltre 17 milioni di euro». E su questa base si sta muovendo la Procura che già prima dell’estate potrebbe chiudere alcuni filoni di inchiesta con le richieste di rinvio a giudizio. Un passo che agevolerebbe anche la richiesta di risarcimento che numerosi investitori hanno già presentato.

roberto rossiroberto rossiprotesta dei risparmiatori davanti banca etruria  9protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 9rignano   funerale del risparmio   caos etruria 4rignano funerale del risparmio caos etruria 4

 

 

rignano   funerale del risparmio   caos etruriarignano funerale del risparmio caos etruriarignano   funerale del risparmio   caos etruria rignano funerale del risparmio caos etruria

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?