controlli coronavirus

SIETE PRONTI PER IL LOCKDOWN DI NATALE? - DOMANI SCATTA LA ZONA ROSSA IN TUTTA ITALIA: MOBILITATI 70 MILA AGENTI PER I CONTROLLI A TAPPETO IN CITTÀ E SULLE AUTOSTRADE - PER USCIRE DI CASA SARÀ DI NUOVO NECESSARIA IN TUTTA ITALIA UN’AUTOCERTIFICAZIONE - NELL’ULTIMA SETTIMANA, SONO STATE CONTROLLATE QUASI 560 MILA PERSONE CON 5.107 LE MULTE PER VIOLAZIONI DELLE NORME ANTI-CONTAGIO E 103 DENUNCE PER “EVASIONE” DALLA QUARANTENA DOMICILIARE DI PAZIENTI POSITIVI  

Rinaldo Frignani per www.corriere.it

 

Il giorno è arrivato. Oggi è l’ultimo prima del lockdown di Natale: da domani e fino al 6 gennaio per uscire di casa sarà di nuovo necessaria in tutta Italia un’autocertificazione (scarica qui il modulo in pdf). Come fra marzo e aprile scorsi. Come è successo anche dall’autunno in regioni «rosse» e «arancioni». E come sarà necessario adesso fino all’Epifania. Con i controlli delle forze dell’ordine che da lunedì sono ripresi in maniera massiccia perché c’è il divieto di spostamento fra regioni, senza giustificato motivo, urgenza e necessità.

controlli coronavirus stazione termini roma 1

 

Anche se proprio ieri il capo della polizia Franco Gabrielli ha sottolineato nella circolare ai questori che gli agenti — e con loro carabinieri, finanzieri, vigili urbani e militari dell’Esercito, in tutto circa 70 mila — dovranno avere «un approccio comprensivo e improntato al buonsenso» con la cittadinanza, sebbene i servizi di vigilanza dovranno comunque essere «particolarmente scrupolosi» sulla viabilità nazionale, le grandi arterie cittadine, le reti di trasporto, pur mantenendo un’«attenzione doverosa nei confronti dei cittadini, soprattutto delle fasce deboli, che a causa delle varie limitazioni potrebbero avere bisogno di maggiore aiuto e sostegno».

 

coronavirus, stazioni e controlli 4

Il tema dei controlli è anche al centro della circolare inviata ai prefetti dal capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi, che raccomanda «efficaci servizi per garantire la corretta osservanza delle misure» di sicurezza, «per prevenire — sottolinea — possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità, situazioni di assembramento e di mancato rispetto del distanziamento personale».

 

Nell’ultima settimana, secondo i dati del ministero dell’Interno, sono state controllate quasi 560 mila persone e ispezionati oltre 100 mila esercizi commerciali: 5.107 le multe per violazioni delle norme anti-contagio, con 103 denunce per «evasione» dalla quarantena domiciliare di pazienti positivi e 86 attività chiuse su 335 sanzionate. Numeri, nell’ultima settimana di shopping natalizio, superiori a quelli dei sette giorni precedenti.

 

controlli carabinieri via aurelia foto mezzelani gmt01

Quindi da domani tutta Italia sarà «rossa», in uno scenario che lo stesso Frattasi descrive «di massima gravità» e con «un livello di rischio alto» (tipo 4), eccezion fatta per il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio con il declassamento della Penisola ad «arancione»: negozi aperti, bar e ristoranti chiusi, spostamenti autorizzati da comuni con meno di 5 mila abitanti — non capoluoghi di provincia — e per una distanza non superiore ai 30 chilometri.

 

coronavirus, stazioni e controlli 6

Nello scenario «rosso» — oltre all’autocertificazione, poter uscire di casa per passeggiate nei dintorni e l’attività sportiva da soli — sarà consentito, una volta al giorno, fra le 5 e le 22, lo spostamento verso un’unica abitazione privata (compresa la propria) di due persone con minori di 14 anni (con patria potestà), oppure con disabili e non autosufficienti, ma conviventi.

 

Cosa si può fare in zona gialla

coronavirus, stazioni e controlli 7

Non avranno limiti di orario negli spostamenti invece coloro che si occupano di volontariato, «anche in convenzione con enti locali», e «a favore di persone in condizione di bisogno e di svantaggio». Ok all’accesso «ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose», ma sempre nel rispetto del coprifuoco delle 22 e del Dpcm del 3 dicembre scorso (chiesa vicino a casa). Papa Francesco ha anticipato la messa di Natale alle 19.30 di domani, molte parrocchie si sono organizzate per funzioni fra le 18.30 e le 20.30, mentre quelle di dopodomani saranno celebrate negli orari tradizionali: alle 12 a San Pietro con la benedizione Urbi et Orbi. Come fosse un Natale normale.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…