david kozak

"I 'MASS SHOOTING' SONO IN FORTE AUMENTO ANCHE IN EUROPA. VEDREMO SEMPRE PIÙ SPARATORIE CON TANTE VITTIME" - DOPO LA STRAGE DI PRAGA, CRESCE L'ALLARME SPARATORIE NEL VECCHIO CONTINENTE - LE SOMIGLIANZE (E LE DIFFERENZE) CON QUELLE IN AMERICA: "NEGLI STATI UNITI GLI ATTACCHI SONO CONTRO TARGET SPECIFICI, C'È UNA FORTE MOTIVAZIONE RAZZIALE O CULTURALE. I MASS SHOOTER EUROPEI COLPISCONO AMBIENTI FAMIGLIARI, DOVE È CRESCIUTO IL LORO ODIO" - "GLI ELEMENTI IN COMUNE SONO L'ETA' DEI KILLER E LA MALATTIA MENTALE…"

Estratto dell'articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

[…]

DAVID KOZAK - L AUTORE DELLA SPARATORIA ALL UNIVERSITA CAROLINA DI PRAGA

«Non c'è dubbio che i mass shooting siano in forte aumento anche in Europa», ci dice Ragy Girgis direttore del Center of Prevention and Evaluation della Columbia University. Sulla tendenza Alexei Anisin, della School of International Relations and Diplomacy di Praga, ha raccolto dati e pubblicato un libro (Mass Shootings in Centrale and Eastern Europe) in cui – racconta a La Stampa – la conclusione è «che vedremo sempre più sparatorie con tante vittime».

 

Sembra un fenomeno nuovo, eppure Anisin ricorda «che ci sono stati 76 tentativi di mass shooting nei Paesi che una volta erano parte dell'Urss negli ultimi tre decenni». Nella sola Repubblica ceca ci sono stati 4 episodi dal 2015 e «parliamo di un Paese fra i più sicuri al mondo con un tasso di omicidi dello 0,62 (per 100mila abitanti), a fronte di quello Usa oltre il 5».

 

SPARATORIA UNIVERSITA DI PRAGA

Girgis riferisce di 130 mass shooting allargando lo spazio temporale alla seconda metà del Novecento. Numericamente siamo lontani anni luce alle cifre statunitensi. Quest'anno sono stati (fonte Gun Violence Archive) 642, appena 5 meno del 2022, ma […] Ci sono similitudini fra Usa ed Europa e qualche macroscopica differenza su motivi e tipologia degli attacchi.

 

«In Europa – spiega Anisin – l'elemento ideologico pesa meno, negli Stati Uniti gli attacchi sono contro target specifici, c'è una forte motivazione razziale, culturale. Un esempio è l'eccidio a Orlando, l'obiettivo era la comunità Lgbtq». […] generalmente «i mass shooter europei colpiscono ambienti famigliari, che conoscono, e dove è cresciuto il loro odio».

 

amburgo, sparatoria in una chiesa dei testimoni di geova 8

Altri punti in comune sono l'età dei killer e il tema della malattia mentale, fattori spesso scatenanti anche se, precisa lo studioso, «è sempre difficile dire cosa abbia innescato la furia omicida perché nella stragrande maggioranza dei casi gli assalitori o si tolgono la vita o vengono uccisi».  

 

Al netto della facilità con cui si compra una pistola negli Stati Uniti, «i dati ci dicono che in Europa i fucili dei killer di massa sono nel 60% semiautomatici, mentre negli Stati Uniti rappresentano il 30% delle armi usate in queste azioni». È questo il motivo, aggiunge lo studioso della Columbia University, per cui le stragi nel Vecchio Continente sono mediamente con un maggior numero di vittime. La diffusione delle armi ha un ruolo marginale nel trend europeo almeno. Per restare alla Repubblica Ceca le statistiche dicono che ci sono dieci volte meno pistole e fucili in giro rispetto agli States, 1,3 milioni.

sparatoria a rotterdam 2

 

Che si comprano seguendo regole stringenti: esami, visite mediche, test psico-attitudinali e anche prove pratiche. Tre invece sono i punti di contatto, secondo Girgis: nel 50% dei casi il killer vuole morire durante la sua "spedizione"; c'è una condivisa fascinazione per armi; e infine un aspetto intrecciato alla cultura odierna, ovvero «la spiccata voglia di notorietà e la fama che portano all'esaltazione del narcisismo e alla mancanza di empatia per le altre persone». È in questa dimensione, concordano gli analisti, che Internet i social network giocano un ruolo importante.

 

«Sia nella presentazione di modelli cui i giovani tendono, sia – dice Anisin – perché Internet consente l'emulazione, fornisce gli strumenti per copiare uno schema, produrre e usare un'arma». […]

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